Anno 1979: Il ritorno della Virtus nel segno di Caglieris

Anno 1979: Il ritorno della Virtus nel segno di Caglieris

Un anno che si tinge di bianco e nero. Pur non essendo un'annata, nel complesso, esaltante per i colori italiani, con una buona Nazionale che, nelle mani di Giancarlo Primo, non va oltre il quinto posto agli Europei giocati in casa, il 1979 scrive un piccolo pezzo di storia della pallacanestro tricolore. Innanzitutto con il ritorno alla vittoria della Virtus Bologna di coach Terry Driscoll: al primo anno da head coach delle V Nere dopo il ritiro con la stessa canotta e a distanza di tre anni dal primo tricolore in bianconero, Driscoll si iscrive così a quel ristretto club di chi, nella storia, ha vinto almeno un titolo sia da giocatore che da allenatore e diventando ancor più icona sotto le due Torri.  

Una squadra, la Virtus, che poteva contare su tanti talenti, ma soprattutto sulla sapiente regia di Carlo Caglieris, ufficialmente eletto da questa rivista come giocatore dell'anno. Bresciano di nascita ma torinese di formazione cestistica, Charlie è stato uno dei playmaker più forti della storia italiana. Nel suo palmares può vantare tre Scudetti, tutti con la maglia della Virtus, nel 1976, nel 1979 e nel 1980, oltre a essere stato uno degli eroi di Nantes e del primo, storico, oro europeo conquistato dall'Italia nel 1983. Non solo il tricolore.

La Sinudyne, infatti, manca per appena un punto (178-177 il computo del doppio confronto) l'accesso alla finale di Coppa delle Coppe, lasciando strada agli olandesi dell'EBBC Den Bosch. I giustizieri dei bolognesi, però, non possono nulla al cospetto di una Gabetti Cantù, guidata in panchina da Arnaldo Taurisano, tecnico dell'anno per Superbasket, che chiude un ciclo quasi perfetto di vittorie (con la perla del tris nel 1975), e in campo da stelle del calibro di Recalcati, Marzorati e un giovane Antonello Riva, capace di ottenere il terzo successo consecutivo in questa competizione. 

Un successo che, almeno in parte, addolcisce l'epilogo della campagna europea per le italiane. Da un possibile en-plein azzurro, infatti, si passa a masticare amaro per le due finali perse, quella dell'Emerson Varese, in Coppa dei Campioni, contro il Bosna Sarajevo, e quella della Arrigoni Rieti, in Coppa Korac contro il Partizan Belgrado di un certo Dragan Kicanovic. Se per i laziali si tratta di un clamoroso exploit, sotto il Sacro Monte sono da tempo abituati a certi palcoscenici. Merito anche di Giovanni Borghi, personaggio dell'anno per Superbasket, che, dal 1956 al 1981 è stato l'artefice principale dell'età dell'oro varesina.

Nove Scudetti, quattro Coppe Italia, cinque Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe e tre Intercontinentali sono il bottino che Borghi è riuscito a ottenere da proprietario biancorosso, portando a Varese giocator mai dimenticati come Morse, Raga e Yelverton. Dopo oltre 25 anni di trionfi in Italia e nel mondo, Borghi, nell'81, decide di passare la mano interrompendo così quel binomio Ignis-Mobilgirgi che tutt'oggi è ancora nei cuori di tutti i tifosi prealpini. 

Infine, un graditissimo ritorno nel basket in rosa. Con le squadre azzurre a secco nelle competizioni europee (l'anno prima il Geas Sesto San Giovanni conquistò la prima, storica, Coppa dei Campioni femminile), i riflettori sono puntati su Torino: dopo oltre dieci anni, infatti, la allora Teskid riporta sotto la Mole il tricolore, preludio alla successiva e indimenticabile stagione.  

 

  • Personaggio dell'anno

    Giovanni Borghi

  • Allenatore dell'anno

    Arnaldo Taurisano

  • Atleta dell'anno

    Carlo Caglieris

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Europei, 5° posto

  • Scudetto maschile

    Sinudyne Bologna

  • Coppa Italia maschile

    non disputata

  • Supercoppa maschile

    non disputata

  • Coppa Campioni maschile

    Bosna Sarajevo

  • Coppa delle Coppe

    Gabetti Cantù

  • Coppa Korac

    Partizan Belgrado

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Superga Mestre, Jollycolombani Forlì,
    Eldorado Roma, Pinti Inox Brescia

  • Promosse in Serie A2 maschile

    Liberti Treviso e Fabriano Basket

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Mondiali, 5° posto

  • Scudetto femminile

    Teskid Torino

  • Coppa Italia femminile

    non disputata

  • Supercoppa femminile

    non disputata

  • Coppa Campioni femminile

    Stella Rossa Belgrado

  • Coppa Ronchetti

    Levski Sofia  

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 18

Redazione Superbasket

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