Anno 2009: La Mens Sana vince, Capobianco inizia a stupire

Anno 2009: La Mens Sana vince, Capobianco inizia a stupire

In un anno dove la Nazionale non ha partecipato a manifestazioni, Siena cala il suo personale tris di scudetti. È ancora la Montepaschi, infatti, a conquistare il tricolore al termine, forse, dell'annata più dominante di sempre. In trenta partite, infatti, gli uomini di Pianigiani sono capaci di ottenere ben 29 vittorie a fronte di un'unica sconfitta, quella contro una Fortitudo Bologna sempre più in crisi e, a fine anno, retrocessa in A2. Nei playoff, poi, i biancoverdi diventano ancor più spietati: 3-0 su Pesaro, stesso risultato su Treviso prima del netto 4-0 inflitto ancora all'Olimpia Milano.

E il numero tre, quest'anno, ritorna frequentemente in casa Montepaschi. Per la prima volta in assoluto, infatti, Siena firma il “Grande Slam italiano”, conquistando anche la propria quarta Supercoppa e alzando al cielo la tanto agognata prima Coppa Italia. Ancora una volta la sconfitta è la Virtus Bologna, anche se il 2009, per le V Nere, come vedremo, rimarrà in un certo senso storico.

Tornando al campionato, anche nel 2009 le sorprese non mancano. Da un lato c'è Biella capace di centrare un'altra qualificazione ai playoff ed eliminando addirittura Roma in una storica gara-5 vinta al PalaLottomatica. Successo che così le spalanca le porte di una storica semifinale nella quale gli uomini di Luca Bechi danno filo da torcere a Milano, cedendo solo in gara-4. Dall'altro c'è Teramo che, sotto la guida di Andrea Capobianco, reduce da una semifinale e una finale promozione a Jesi, ottiene il terzo posto in regular season e arriva sino al penultimo atto della Coppa Italia, fermata soltanto dalla Virtus Bologna. Per il tecnico campano, allenatore dell'anno per Superbasket, è la prima, grande, recita sul palcoscenico maggiore che gli varrà, negli anni, la chiamata della Federazione per lavorare nel Settore Agonistico delle Nazionali, un incarico che, nel 2014, gli regalerà la soddisfazione maggiore, la vittoria nel “MondialinoUnder 18 di Mannheim, oltre a diventare vice allenatore dell'Italia maschile e head coach di quella femminile.

Il 2009, però, registra anche l'addio della Fortitudo Bologna. L'Aquila, targata Gmac, incappa in una clamorosa retrocessione, maturata all'ultima giornata a Teramo, antefatto del fallimento nella stessa estate che tanto turberà tutte le vicende, anche future, della Effe. Per contro, l'altra parte del capoluogo felsineo torna a gioire. La Virtus, infatti, conquista l'Eurochallenge, tornando ad alzare al cielo un trofeo. Merito di una squadra ben assortita intorno alla grande stella Earl Boykins che, dall'NBA, accetta il progetto bianconero e regala una vittoria attesa otto anni. Ma merito anche di Claudio Sabatini, personaggio dell'anno per Superbasket, l'uomo che ha riportato in alto la Virtus salvandola dal fallimento del 2003. La promozione nel 2005, le finali di una Coppa Italia contesa più volte davanti al proprio pubblico, oltre all'abilità di mettere tutti d'accordo per l'intento comune: far tornare la Virtus sul palcoscenico che merita.

Una campagna d'Europa che, invece, per le altre italiane non riserva grandi risultati: in Eurolega Avellino viene immediatamente eliminata, poi escono di scena Milano e Roma, nelle Top 16, e Siena, battuta 3-1 nel playoff dai futuri campioni del Panathinaikos. Europa amara come quella della Nazionale che nemmeno riesce a qualificarsi per il torneo continentale, che vede trionfare la Spagna davanti alla Serbia e alla Grecia.

Una piccola consolazione arriva perlomeno dalla Serie A2, dove, insieme alla sorpresa Soresina, Varese torna nel massimo campionato dopo un solo anno di purgatorio.

Da segnalare, però, anche gli exploit in rosa: con Schio e Como a bocca asciutta, a esultare sono la Taranto di Betta Moro con lo Scudetto e la Supercoppa e la Faenza di Simona Ballardini che conquista la Coppa Italia.

Infine, il riconoscimento per un'icona della pallacanestro. Nel 2010, infatti, la Fip inserisce nella sua Hall of Fame un compianto personaggio del calibro di Pino Brumatti, giocatore dell'anno per Superbasket. Goriziano doc ma simbolo dell’Olimpia Milano negli anni Settanta, con i meneghini ha vinto uno Scudetto e una Coppa Italia nel 1972 e tre Coppe delle Coppe (1971, 1972, 1976), senza dimenticare le promozioni ottenute con Reggio Emilia nel 1985 e con Siena nel 1990. In serie A e A2 tra Milano, Torino, Reggio Emilia, Verona e Siena complessivamente ha giocato 670 partite e segnato 8.755 punti (quattordicesimo di sempre), tutti realizzati quando ancora non esisteva il tiro da tre punti.

 

  • Personaggio dell'anno

    Claudio Sabatini

  • Allenatore dell'anno

    Andrea Capobianco

  • Atleta dell'anno

    Giuseppe Brumatti

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto maschile

    Montepaschi Siena

  • Coppa Italia maschile

    Montepaschi Siena

  • Supercoppa maschile

    Montepaschi Siena

  • Eurolega

    Panathinaikos Atene

  • EuroCup

    Lietuvos Rytas

  • EuroChallenge

    La Fortezza Bologna

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Cimberio Varese e Vanoli Soresina

  • Promosse in Serie A2 maschile

    MiroRadici Finance Vigevano,

    Assigeco Casalpusterlengo

    e AB Latina

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Europei, 6° posto

  • Scudetto femminile

    Cras Basket Taranto

  • Coppa Italia femminile

    Club Atletico Faenza

  • Supercoppa femminile

    Cras Basket Taranto

  • Coppa Campioni femminile

    Spartak Mosca

  • EuroCup

   Galatasaray

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 78-79

Redazione Superbasket

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