SB 40°: 2009 Andrea Capobianco
Andrea Capobianco, nato a Napoli, classe 1966, ha esordito come capo allenatore con la Pallacanestro Salerno, in Serie C2, 1997-00. Fa il debutto in Serie A-1 con la Scandone Avellino, 2005-06. Per due anni, 2006-08, allena l’Aurora Jesi, in A-2, vincendo la Coppa Italia di Lega-Due e anche facendo una finale promozione. Poi, per due anni, 2008-10, allena Teramo, dove fa una specie di miracolo il primo anno: 3a in Serie A-1, quarti di finale playoff, semifinale di Coppa Italia, un risultato incredibile per cui gli viene dato il Premio Reverberi come migliore allenatore dell’A-2.
Nel 2008-09 viene eletto il migliore allenatore dell’A-1. Dal 2010, lavora nel Settore Squadre Nazionali, come assistente di Simone Pianigiani. Ha avuto risultati notevoli con l’U-18 negli Europei: 6° nel 2014; 3° nel 2016; 5° nel 2017. Con l’Italia U-19, ha fatto il 6° posto nel Mondiale del 2015. Poi, per due anni, 2015-17, è capo allenatore della Nazionale Femminile, arrivando al 7° posto nel 2017. Nel famoso Torneo Albert Schweitzer U-18 a Mannheim: 1° posto nel 2014; 3° posto nel 2016; 3° posto nel 2018. Poi, 2° nel Mondiale U-19 nel 2017.
Andrea Capobianco è uno scienziato del basket, oggi paragonabile ai mostri sacri per genio del passato: Vittorio Tracuzzi, Riccardo Sales, Arnaldo Taurisano. Interessante come Tracuzzi e Sales, come Capobianco, abbiano anche allenato la Nazionale Femminile. Non solo ha vinto, ma ha anche lanciato giocatori italiani: Peppe Poeta, Valerio Amoroso, Luca Infante, Achille Polonara. Ovvio, ci sono sempre delle voci sul futuro di Andrea Capobianco: capo allenatore qui, vice là. Ma, finora, lui aspetta la situazione giusta. Il titolo di un suo libro è “La Meravigliosa Avventura”, che parla della sua vita nel basket a 360°: tecnica, tattica, emozioni. Quindi, prima o poi, si vedrà Andrea Capobianco, di nuovo, su una panchina che conta.
Clicca sul video seguente per il guardare il racconto di Dan Peterson.© Riproduzione Riservata