Anno 1990: Pesaro brinda al bis, Virtus finalmente Europa

Anno 1990: Pesaro brinda al bis, Virtus finalmente Europa

Il ritorno in vetta di Pesaro e la prima gioia europea per la Virtus Bologna sono i grandi temi della stagione. La Milano campione d’Italia fatica e viene eliminata, già negli ottavi, dalla splendida sorpresa Reggio Calabria con Recalcati in panchina e la coppia superlativa di stranieri Volkov-Garrett. Ma è anche l’anno dei coach emergenti, che diventeranno a dir poco importanti nella storia del basket italiano. Il giovanissimo Sergio Scariolo (29 anni) prende il posto di Valerio Bianchini nella Scavolini che, dopo la parentesi del grande ex Lakers Norm Nixon, ritrova in regia Darwin Cook ricomponendo il tandem micidiale con Daye. Campionato che vede al via anche la neopromossa Irge Desio.

I brianzoli non sono però più la stessa squadra guidata con maestria, sino alla promozione in A1, da coach Dido Guerrieri: l'Irge chiude stabilendo il primato negativo di 30 sconfitte su altrettanti match. In vetta invece la lotta è feroce con Pesaro che cerca con insistenza il bis dopo la beffa della stagione precedente. Da una parte del tabellone ci sono i biancorossi che approdano in finale battendo Caserta in tre gare, dall’altra c’è Varese. Il ginocchio di Sacchetti fa crack in gara 2 per i lombardi la serie diventa una montagna da scalare. Trionfo mancato per Antonio Bulgheroni, personaggio dell'anno per Superbasket, giocatore prima e grande dirigente di Varese. Il celebre Toto è uno dei grandi manager che rivoluzionano il basket italiano. Sul parquet Magnifico e compagni chiudono la serie in 4 partite riportando il tricolore nelle Marche. Per il capitano biancorosso, giocatore dell'anno per Superbasket, un'altra meritata soddisfazione in una carriera importante, impreziosita anche dalle tre Coppe Italia e una Coppa delle Coppe con la Vuelle. Pesaro fallisce la doppietta in Europa perdendo, nella doppia infuocata finale di Korac, contro Badalona. Per Sergio Scariolo, allenatore dell'anno per Superbasket, una sconfitta maturata proprio in Spagna, la terra che gli regalerà le più grandi gioie.

Alza il primo trofeo continentale la Virtus Bologna. I tifosi delle V Nere festeggiano nell’ultimo atto disputato a Firenze e battono nettamente il Real Madrid nonostante l’infortunio patito da Brunamonti. Bologna bianconera che esulta dopo la vittoria in Coppa Italia con Richardson e compagni che bissano il successo dell’anno precedente. Coppa Italia con una nuova veste: niente più finale unica a Bologna ma viene adottato il modello Final Four. La Knorr accede all’atto conclusivo di Forli domando Varese ed affronta il Messaggero Roma guidato da Valerio Bianchini. È una sfida tra corazzate con la Virtus capitolina reduce dai grandi investimenti fatti dalla famiglia Ferruzzio. Il mercato di Roma è a dir poco stellare: da Milano arriva Premier, ma il vero colpo è la firma di Danny Ferry, fresca seconda scelta assoluta del draft NBA. L’ex stella di Duke e l’altra matricola, ma già fortissima, Brian Shaw trascinano in finale i romani regolando la Scavolini. La gara che decide tutto però è controllata dalla Knorr: un grande Richardson ma soprattutto un commovente Brunamonti regalano la prima coppa a Ettore Messina, all’esordio da capo allenatore.

Anno assai meno scintillante per Milano. Detto del campionato, poca fortuna anche in Europa per gli uomini di coach Franco Casalini che non riescono a raggiunge le Final Four. Nella kermesse di Saragozza è ancora la Jugoplastika Spalato a brindare contro il Barcellona. Ha tutt’altro sapore la Coppa dei Campioni al femminile: la Priolo dei miracoli di coach Santino Coppa si gode anche la vittoria finale battendo, a Cesena, il CSKA Mosca. Proprio Cesena invece esulta nel campionato italiano. Priolo esce di scena a sorpresa nel primo turno contro Vicenza, l’allora Unicar stende proprio le vicentine prima di strappare lo scudetto alla Comense al termine di 5 battaglie.

C’è profumo di Emilia-Romagna anche in chiave europea, con la Primizie Parma che piega le ex campionesse europee di Tuzla intascando il primo trofeo continentale. In campo internazionale, poca fortuna per entrambe le nostre Nazionali ai Mondiali. Gli azzurri, guidati da Sandro Gamba ed in pieno rinnovamento, si devono accontentare di un modesto nono posto davanti alla Spagna nella competizione vinta poi dalla Jugoslavia del solito Drazen Petrovic. Solo tredicesime le ragazze di Corno nell’appuntamento in Malesia dove trionfano le statunitensi trascinate da Woodard e Cooper.

 

  • Personaggio dell'anno

    Antonio Bulgheroni

  • Allenatore dell'anno

    Sergio Scariolo

  • Atleta dell'anno

    Walter Magnifico

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Mondiali, 9° posto

  • Scudetto maschile

    Scavolini Pesaro

  • Coppa Italia maschile

    Knorr Bologna

  • Supercoppa maschile

    non disputata

  • Coppa Campioni maschile

    Jugoplastika Spalato

  • Coppa Saporta

    Knorr Bologna

  • Coppa Korac

    Joventut Badalona

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Ipifim Torino, Stefanel Trieste

    e Jollycolombani Forlì

  • Promosse in Serie A2 maschile

    Ticino Siena e Vini Racine Trapani

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Mondiali, 13° posto

  • Scudetto femminile

    Unicar Basket Cesena

  • Coppa Italia femminile

    non disputata

  • Supercoppa femminile

    non disputata

  • Coppa Campioni femminile

    Enimont Priolo

  • Coppa Ronchetti

    Primizie Parma

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 40-41

Redazione Superbasket

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