Anno 1991: Caserta da impazzire, Verona Coppa Italia storica
La grande rivincita di Caserta, che agguanta il primo storico scudetto, la Coppa Italia della sorpresa Verona e l’argento degli azzurri agli Europei di Roma i fatti che meglio rappresentano questa stagione. Una Juve Caserta che si presenta rinnovata ai nastri di partenza: non c’è più Oscar (che finisce a Pavia in A2 dove in diverse occasioni supera i 50 punti) ma arriva una coppia di stranieri USA che farà le fortune di Marcelletti come Tellis Frank e Charles Shackelford. La grande rivale è sempre Milano con la scelta di Mike D’Antoni per inaugurare il nuovo corso. L’idolo biancorosso, appena terminata la carriera da giocatore, inizia quella da allenatore che lo porterà sino alla NBA.
In semifinale l’Olimpia si sbarazza in due partite del Messaggero Roma, più complesso l’approdo in finale della Phonola che, dopo le prime due battaglie, chiude agevolmente in gara 3 contro la Knorr Bologna. Nella serie decisiva le prime 4 gare rispettano il fattore campo arrivando così alla bella al Forum di Assago. Milano sembra favorita, non avendo mai perso una gara sul parquet amico in tutta la stagione, ma Caserta ha dalla sua la voglia di terminare, eccezion fatta per la Coppa Italia 1989, la lunga serie di sconfitte nelle gare decisive. E la sfida non si apre con i migliori auspici per i bianconeri che perdono per un grave infortunio Enzo Esposito.
La squadra però reagisce: Dell’Agnello è una sentenza, Shackelford domina in area colorata (20 punti con 20 rimbalzi). Decisivo anche l’apporto del “prof” Tellis Frank (vero metronomo della squadra) e di Donadoni che si carica sulle spalle il ruolo di vice Esposito. Il tutto orchestrato con maestria da capitan Gentile, giocatore dell'anno per Superbasket, che si guadagna la meritata fama di match winner e leader, confermando le sue doti nelle vittorie proprio con Milano prima e con il Panathinaikos poi. Capolavoro tecnico di coach Franco Marcelletti, allenatore dell'anno per Superbasket, ed un premio postumo al “creatore” della straordinaria Caserta arrivata sino lì, ovvero Giovanni Maggiò.
Insieme ai bianconeri c’è un’altra grande novità nel palmares italiano: Verona, guidata con autentica maestria da Alberto Bucci, si gode una clamorosa vittoria nelle Final Four di Coppa Italia. Dopo aver dominato il campionato di A2, i gialloblu ribaltano ogni pronostico: Schoene e compagni prima domano la Libertas Livorno poi, nella gara decisiva, stendono la Philips Milano.
Agrodolce il sapore per le squadre italiane nelle coppe continentali. I campioni d’Italia di Pesaro escono di scena alle Final Four di Parigi, inchinandosi in semifinale solo davanti alla solita Spalato che vincerà poi il titolo per la terza volta domando il Barcellona. Non brilla la Knorr Bologna, che esce di scena ai quarti di Coppa delle Coppe di cui è detentrice. L’urlo italiano arriva invece dalla Korac: dopo la sconfitta dell’anno precedente, Cantù strappa il trofeo al Real Madrid. Gare durissime in cui la squadra allenata da Fabrizio Frates, e trascinata in campo da Marzorati, Bouie, Pessina e Mannion, piega due volte i madrileni.
Coppe Europee che regalano grandi emozioni, e vittorie, in campo femminile. La Conad Cesena si issa sul tetto d’Europa: a Barcellona le ragazze romagnole si regalano un sogno regolando facilmente le svedesi di Arvika. Coach Paolo Rossi schiera due diciassettenni già pronte come Zocco e Schiesaro, al resto pensano Pollini, Lloyd ed un’immensa Davis (30 punti) che schiantano la resistenza scandinava nella ripresa. Fa festa anche Milano che, dopo tre finali perse, afferra la sua prima Coppa Ronchetti battendo nettamente, nella prima edizione con la gara andata e ritorno, Como nel derby tutto italiano. Comasche che vanno però a conquistare il titolo nazionale, prendendosi la più dolce delle vendette sportive contro la rivale Cesena. Dopo la beffa dell’anno precedente, sconfitta a gara 5 dopo aver condotto per 2-0, le ragazze di coach Cantamesse chiudono la sfida in 4 partite trascinate da Ballabio, Fullin, Todeschini e dall'ex GEAS Valerie Still. Proprio una grande ex atleta di Sesto San Giovanni è ormai un punto di riferimento per tutto il movimento del basket italiano. Mabel Bocchi, straordinaria giocatrice con la maglia di GEAS e della Nazionale, è infatti un'apprezzatissima conduttrice all'interno della Domenica Sportiva.
Europa dei canestri che guarda, come sempre a fine stagione, alle rassegne continentali. Poca fortuna per le azzurre che escono di scena ai quarti nella kermesse disputata in Israele. Europei maschili ospitati invece proprio dall’Italia, a Roma. Gli azzurri di coach Sandro Gamba, che concluderà qui la sua straordinaria epopea sulla panchina della Nazionale, intascano un ottimo argento alle spalle di quella che sarà l’ultima Jugoslavia della storia. Il caso dello sloveno Zdovc apre sul parquet le prime crepe, e ferite, che di lì a poco dilanieranno, in modo assai più drammatico, il paese balcanico.
- Personaggio dell'anno
Mabel Bocchi
- Allenatore dell'anno
Franco Marcelletti
- Atleta dell'anno
Nando Gentile
- Nazionale Italiana maschile
Europei, medaglia d'argento
- Scudetto maschile
Phonola Caserta
- Coppa Italia maschile
Glaxo Verona
- Supercoppa maschile
non disputata
- Coppa Campioni maschile
Pop 84 Spalato
- Coppa delle Coppe
Paok Salonicco
- Coppa Korac
Shampoo Clear Cantù
- Promosse in Serie A1 maschile
Glaxo Verona, Ticino Assicurazioni
Siena, Fernet Branca Pavia
e Birra Messina Trapani
- Promosse in Serie A2 maschile
Marr Rimini e Ipercoop Ferrara
- Nazionale Italiana femminile
Europei, 7° posto
- Scudetto femminile
Pool Comense Como
- Coppa Italia femminile
non disputata
- Supercoppa femminile
non disputata
- Coppa Campioni femminile
Conad Cesena
- Coppa Ronchetti
Gemeaz Milano
© Riproduzione Riservata
Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 42-43