Venezia si ricandida al vertice con le strategie di Neven Spahija
Parco americani quasi completamente rinnovato per l’Umana, che ha sposato le strategie del coach croato confermato per tre anni dopo il subentro del 2022/23. La trazione posteriore Brown Jr.-Tucker e l’energia del parco lunghi, nonostante il caso Caboclo, le chiavi per sfidare nuovamente le big
Venezia cambia profondamente pelle sposando la filosofia di Neven Spahija per riaffacciarsi almeno in semifinale dopo due eliminazioni playoff al primo turno. Il nuovo corso della Reyer è legato a filo doppio al mandato pluriennale affidato al tecnico arrivato a metà del 2022/23: cinque stranieri nuovi, nessuno dei quali già visto in Italia, che parlano la stessa lingua – atletismo, intensità, energia – per costruire una squadra votata ad un basket dinamico e vigoroso sui due lati del campo. La tegola del caso Caboclo, col rifiuto unilaterale del pivot brasiliano a vestire la maglia dell’Umana, non modifica gli obiettivi stagionali. Sfidare le big come outsider di lusso e fare strada in EuroCup: questo il doppio obiettivo del club del pàtron Luigi Brugnaro, che vuole tornare a competere per vincere a tre anni dall’ultimo trofeo alzato a febbraio 2020 nell’era De Raffaele. Gli investimenti estivi sul mercato straniero sono stati massicci, al parco italiani sostanzialmente inalterato si chiede un salto di qualità.
GUARDIE
Barry Brown Jr.: Esplosiva combo guard che ha completato il puzzle della nuova Reyer. Giocatore capace di abbinare taglia fisica ed energia per assaltare il ferro con continuità: coniuga primo passo e vigore per saltare l’uomo e cercare soluzioni nel traffico. Sempre in movimento sul campo, con mani veloci per incidere anche a rimbalzo. Terzo marcatore della lega australiana 2022/23 con i New Zealand Breakers, Venezia gli affiderà le chiavi della squadra con l’incarico di trovare il giusto equilibrio tra iniziative personali e coinvolgimento dei compagni.
Marco Spissu: Rigenerato dal Mondiale da protagonista con il suo mentore Gianmarco Pozzecco, affronta la seconda stagione all’Umana con l’obiettivo di incidere di più rispetto ad un 2022/23 senza troppi acuti. Play realizzatore che sa fare malissimo dall’arco (49% da 3 nell’ultima annata, ma solo 28% nei playoff), dovrà esaltare le sue qualità da scorridore nella versione più corsaiola della Reyer impostata da Neven Spahija.
Andrea De Nicolao: Il nuovo capitano inizia la settima stagione in maglia Reyer. Ultimo superstite del ciclo di vittorie targate Walter De Raffaele, difensore velenoso sulla palla e playmaker capace di coniugare spinta ed organizzazione, avrà un ruolo importante uscendo dalla panchina per dirigere il traffico di una squadra votata sempre alla corsa per propensione del nuovo pacchetto straniero.
Rayjon Tucker: “Guardiona” con lunga militanza in G-League e qualche comparsata NBA, all’esordio in Europa dopo una tappa in Australia. Altro giocatore capace di abbinare muscoli e dinamismo sul perimetro, è un attaccante naturale con qualità diffuse tra incursioni dentro l’area e soluzioni dall’arco. Bravo a guadagnarsi viaggi in lunetta con i suoi cambi di direzione, può dare minuti anche in ala piccola visto l’impatto a rimbalzo.
Davide Casarin: La 20enne promessa torna alla casa madre dopo una proficua esperienza biennale in prestito fra Treviso e Verona. Attaccante poliedrico che sa lasciare il segno in velocità, guardia capace di dosare i suoi istinti offensivi e coinvolgere anche i compagni, ha avuto impatto nel suo esordio azzurro nel febbraio 2023. Dovrà trovare spazi nelle rotazioni profonde di coach Spahija.
ALI
Alex O’Connell: Prima tappa in Europa per il tiratore statunitense scovato in G-League dopo una carriera universitaria fra Duke e Creighton. Guardia-ala con buone doti atletiche, la cui qualità migliore è il tiro dall’arco: bravo a correre il campo e a farsi trovare libero nel gioco senza palla, non un grande trattatore di palla ma la mano è morbidissima e il rilascio molto veloce. Fungerà da specialista tiratore dalla panchina, con l’intento di non far pesare troppo il ritiro della bandiera Michael Bramos.
Jordan Parks: Unico straniero superstite della stagione 2022/23, parla la stessa lingua dei nuovi compagni sul piano dell’atletismo e dell’intensità a tutto campo. Ala piccola con grandi qualità di salto e corsa, tanta garra nelle battaglie a rimbalzo, nel corso della sua carriera italiana ha saputo costruirsi una dimensione affidabile dall’arco, con relativo spostamento dallo spot 4 all’attuale ruolo da 3.
Jeff Brooks: Terza stagione in orogranata e dodicesima da professionista per l’ala del Kentucky, ormai “italianizzata” per matrimonio e comparsata in azzurro ai Mondiali 2019. Un “3 and D” che può rivestire entrambi gli spot di ala, sa graffiare dall’arco e farsi sentire sotto il tabellone difensivo, dovrà mettere la sua esperienza e la sua dedizione nel ruolo di uomo-squadra al servizio di coach Spahija.
Aamir Simms: Lungo mobile ed atletico sul quale la Reyer punta molto dopo un brillante anno da rookie in Europa con il Paris Basketball, dove si è messo in luce anche in EuroCup. Ala forte con abilità realizzative interne e frontali (45% da 3 nel 2022/23), possiede anche visione di gioco per un elemento della sua taglia. Ha inseguito a lungo una chance NBA disputando la Summer League con i Denver Nuggets.
Giga Janelidze: Agile lungo di scorta pescato in Serie A2 per allungare le rotazioni con un senior di qualità che accetti un ruolo marginale. La 28enne ala forte, georgiano di nascita ma italiano di formazione e passaporto, torna in Serie A dopo qualche assaggio con la Trieste di Eugenio Dalmasson e tanta Serie A2. Sarà il dodicesimo uomo nelle gerarchie di coach Spahija.
Kyle Wiltjer: Sostituto in extremis di Bruno Caboclo dopo il “gran rifiuto” del brasiliano a dispetto del contratto firmato senza uscite. Lungo canadese dalle mani morbidissime ed esperienza internazionale di alto livello (vincitore della BCL 2021/22 con Tenerife), torna in Europa dopo l’ultima annata in Cina. Gittata lunghissima per la tripla con la possibilità di colpire frontalmente da ogni angolo del campo. Non un grande atleta, ma toccherà ai compagni di reparto sopperire, consentendogli di sfruttare al meglio le sue qualità balistiche. Figlio d’arte, papà Greg giocò a Brescia negli anni ’80 e poi vinse una Coppa delle Coppe col Barcellona.
CENTRI
Amedeo Tessitori: Il 28enne centro pisano prepara la stagione della conferma dopo un 2022/23 costellato di record personali per punti, rimbalzi e stoppate. Ha aggiunto una solida dimensione perimetrale offensiva all’abituale presenza interna, compensa col tempismo sulla stoppata una mobilità laterale non elevatissima. In un roster ricco di atleti, potrà offrire muscoli e tecnica quando serviranno alla causa.
COACH
Neven Spahija: Rinnovo triennale in estate dopo il subentro in corsa a Walter De Raffaele per il 60enne tecnico croato plurititolato tra Israele, Lituania, Spagna, Turchia e Slovenia. Dalle esperienze NBA da assistente ad Atlanta e Memphis ha adottato uno stile votato alla corsa ed all’atletismo, che lo ha portato a costruire una Reyer fortemente americanizzata. Profonda rivoluzione estiva puntando molto su un parco stranieri innovativo per l’Italia, la scommessa di un basket di energia senza un vero playmaker sarà determinante per riportare Venezia tra le protagoniste della Serie A.
PRESIDENTE E GENERAL MANAGER
Federico Casarin: Presidente operativo con ampio mandato sull’area tecnica, si è affidato alle strategie di mercato del nuovo coach per costruire una Reyer molto diversa, per logiche tecniche e scelte sul fronte straniero, rispetto alla lunghissima era De Raffaele. Vicepresidente della FIP, uomo di rapporti votato al dialogo ed alla pacatezza, ha aggiunto allo staff tecnico un altro uomo di fiducia come Lele Molin dopo l’ingresso in società di Eugenio Dalmasson nel 2021.
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Superbasket # 63 (ottobre-novembre 2023) | Pagina 34-37