Sassari prova a confermarsi al livello delle grandi
Il Banco di Sardegna va a caccia della terza semifinale playoff consecutiva con una squadra che dovrà sommare il meglio della trazione posteriore americana e dell’anima europea tra ali e lunghi. Diop cerca la consacrazione definitiva, interessante l’aggiunta di Cappelletti al parco italiani
La Dinamo di Piero Bucchi cambia interpreti sul perimetro, ma non l’indole che l’ha portata alle ultime due semifinali scudetto consecutive in una Serie A sempre più competitiva a livello economico. Rivoluzionato il parco esterni con tre elementi di spinta come Whittaker Jr., Tyree e Cappelletti, più continuità nel settore interno trattenendo il pezzo pregiato Diop, anche se la tegola Bendzius ha costretto Sassari a rimpiazzare fino al suo ritorno un elemento di valore assoluto per il suo progetto tecnico. La stagione 2023/24 prevede una Dinamo che tenga fede al suo nome, e quindi spinga forte sull’acceleratore per esaltare le doti di spinta del suo backcourt. Ma senza rinunciare alla solida organizzazione di gioco che il tecnico bolognese vuole mantenere con particolare accento sulla difesa, grazie all’energia del duo Diop-Gombauld sotto i tabelloni.
GUARDIE
Stanley Whittaker Jr.: Play realizzatore compatto e di grande forza fisica, che utilizza il tronco abbinato alla velocità per guadagnare bottino dentro l’area. Partenza dal sommerso dell’Europa per mettersi in grande evidenza nel 2022/23 a Wurzburg (quinto marcatore e terzo assistman della Bundesliga). Tiratore rispettabile dall’arco pur con un numero limitato di tentativi, mette sempre in campo una energia contagiosa per i compagni anche nel dare la caccia ai palloni vaganti in difesa.
Alessandro Cappelletti: Il 27enne play umbro sbarca a Sassari dopo due stagioni nella “succursale” Torino prima del cambio di proprietà. Giocatore dinamico e capace di costituire una minaccia costante in fase offensiva, ama spingere sull’acceleratore in campo aperto per esaltare la sua visione di gioco. Accordo triennale con un giocatore più giovane della sua età visti gli stop per infortunio, chiamato a confermare gli spunti positivi mostrati all’esordio tra i pro a Verona.
Breein Tyree: Energica combo guard che cerca conferme dopo un brillante esordio europeo ad Ostenda, con particolare impatto in BCL. Giocatore con tanto vigore per attaccare il canestro, sa far male in sospensione dalla media e lunga distanza, dividerà il carico di soluzioni offensive con Whittaker Jr., con la necessità di equilibrare le iniziative personali a quelle per la squadra per garantire a Piero Bucchi le abituali geometrie.
Stefano Gentile: Il figlio maggiore del grande Nando è l’attuale giocatore di più lunga militanza in maglia Dinamo e sarà il nuovo capitano dopo il ritiro della bandiera Giacomo Devecchi. L’arrivo di Cappelletti lo spinge verso il ruolo di guardia in una rotazione profonda dietro i due stranieri titolari. Elemento d’esperienza che sa far male in velocità, tiratore alterno dall’arco, ha visione di gioco per sostenere ed organizzare la manovra. Veterano chiamato a dare stabilità al gruppo.
Filip Kruslin: Ultimo componente della “Croatian Connection” dell’era Gianmarco Pozzecco, inizia la sua quarta stagione consecutiva alla Dinamo dopo un 2022/23 chiuso con un clamoroso 50% da 3. Tiratore mortifero su blocchi e scarichi che sa esaltarsi in transizione, non ha grande dimensione dal palleggio ma ha conoscenza e visione di gioco come passatore, ed è un eccellente difensore che sa farsi valere al di là dei numeri sul foglio delle statistiche.
Tommaso Raspino: Veterano di lungo corso della Serie A2, che si è meritato la conferma alla Dinamo dopo un 2022/23 nel quale ha saputo ritagliarsi una nicchia da specialista difensivo, oltre al costante lavoro in allenamento. Come lo scorso anno dovrà farsi trovare pronto in caso di necessità.
ALI
Vasilis Charalampopoulos: Grande promessa a livello giovanile due volte Campione d’Europa con la Grecia, ha trovato una dimensione in Italia per la capacità di coprire entrambi gli spot di ala. Mancino che sa aprirsi e colpire con efficacia dal perimetro, o in alternativa sfruttare la sua fisicità per andare spalle a canestro contro avversari meno stazzati. La sua doppia dimensione offensiva lo rende perfetto per una squadra ben organizzata come la Dinamo.
Kaspar Treier: Terza stagione a Sassari per l’ala estone di scuola PMS Torino. Abbina fisicità ed atletismo in uno spot che per la Dinamo ha un peso specifico rilevante come sponda del pick&roll per aprire il campo agli esterni ed ai centri. Prevalentemente uno “stretch 4” che può dare energia dalla panchina, deve migliorare l’incisività a rimbalzo difensivo per aumentare le responsabilità.
Eimantas Bendzius: Micidiale martello dal perimetro che scocca i suoi dardi dall’alto dei suoi 207 centimetri, pedina chiave per l’attacco sassarese con il suo 44% da 3 in tre stagioni italiane, l’infortunio al tendine d’Achille riportato ai Mondiali di Manila lo costringerà ai box per diversi mesi. E per la Dinamo sarà una perdita grave.
Alfonzo McKinnie: Ala dinamica capace di costruirsi una solida carriera tra 182 partite NBA e tante stagioni da protagonista in G-League (l’ultima ai Mexico City Capitanes, senza call-up dopo 5 squadre diverse in 5 stagioni tra i professionisti americani) dopo l’esordio senior tra Lussemburgo e Messico. Il 31enne di Chicago mette a disposizione della Dinamo la sua energia a tutto campo: contropiedista di vaglia che sa far male anche dall’arco, non possiede la tecnica sopraffina di Bendzius ma sa farsi sentire anche a rimbalzo.
CENTRI
Stephane Gombauld: Filiforme lungo francese esploso lo scorso anno a Nancy dopo essere stato mvp della Pro B nella stagione precedente. Giocatore atletico con braccia lunghe, esplosivo nelle sue iniziative al ferro, si esprime al meglio in velocità, temibile anche nelle partenze frontali grazie alla rapidità del primo passo. Dovrà dividersi i minuti con Diop, con il quale condivide l’agilità e la verticalità oltre alle doti di rim protector.
Ousmane Diop: Il nazionale senegalese cresciuto tra Feletto e Udine, giocatore più migliorato della Serie A 2022/23, cerca ulteriore consacrazione nel ruolo di centro titolare guadagnato sul campo a suon di schiacciate e “rollate”, e con una ulteriore crescita nei playoff. Grande energia nel finire sugli scarichi dei compagni, una minaccia a rimbalzo offensivo, tocco progressivamente rispettabile dalla media distanza, fattore difensivo sugli aiuti.
Luca Gandini: Quarta stagione in Sardegna per il 37enne centro nativo di Trieste e poi giramondo al seguito del padre portiere di calcio negli anni ’80 e ’90. Lungo d’esperienza che ha il ruolo primario di uomo-spogliatoio e risorsa da allenamento; 80 minuti giocati nelle ultime 3 annate, ma quando c’è bisogno come accaduto lo scorso anno sa farsi trovare pronto.
COACH
Piero Bucchi: Il decano degli allenatori della Serie A inizia la sua terza stagione in Sardegna con l’obiettivo di conquistare la terza semifinale playoff consecutiva. Trazione posteriore americana ma anima europea – almeno negli intenti, visto l’infortunio pesante di Bendzius – per una Dinamo cucita sulla pelle di un allenatore dal solido marchio di fabbrica. Corsa e triple nel contesto di un sistema basato sull’organizzazione difensiva per riuscire a far strada anche in BCL.
GENERAL MANAGER
Federico Pasquini: L’architetto del mercato della Dinamo, legato a filo doppio a Stefano Sardara sin dai tempi in cui era suo allenatore alla Robur Sassari, fa parte dell’organigramma societario fin dall’avvento dell’attuale Presidente datato 2011. Grande conoscitore del sottobosco americano seguendo con attenzione i campionati europei minori, le evoluzioni dei tecnici succedutisi sulla panchina sarda lo hanno spinto verso un mercato europeo che ha riservato grandi soddisfazioni al club dell’isola.
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Superbasket # 63 (ottobre-novembre 2023) | Pagina 30-33