2022 Top-100: Numero 1 Gianni Petrucci
(Presidente FIP)
Rieletto, nel novembre 2020 col 90% dei voti, presidente della Fip, nessuno ha il basket italiano in pugno come Petrucci. Si può dire anzi che nessuno ce l’abbia mai avuto, così saldamente, visto che è iniziato il suo quinto mandato, e di fatto non esiste un’opposizione. Mentre i tanti temi importanti sul tappeto - l’uscita dalla pandemia su tutti - richiedono una guida forte e sicura, un decisionismo che oggi, più che in passato, sembra essere nelle corde di un presidente che non ha più nulla da dimostrare. I detrattori, che non mancano ma per varie ragioni continuano a restare dietro le quinte, dovranno farsene una ragione, il panorama non propone alternative a Petrucci. Quando lui alza il telefono, chiunque ci sia dall’altra parte risponde, ed ascolta con grande attenzione: istituzioni, politica, Coni, grande imprenditoria, grandi media. Questo è un dato di fatto che non cambia col passare del tempo. «Di Petrucci ce n’è uno solo» si sente dire spesso, e senza dubbio le conoscenze a 360 gradi del presidentissimo sono un asset importante, per un movimento che continua ad attraversare tempi difficili. L’emergenza sanitaria, che dura ormai da due anni ed ha devastato il basket italiano dal vertice alla base, ha visto spesso le leghe totalmente alla mercé degli eventi, spesso senza armi di fronte alle avverse decisioni del governo. Una partita durissima, nella quale Petrucci si è battuto con energia, andando spesso controcorrente, specie nella prima fase con l’allora Ministro Vincenzo Spadafora, anche se molto più disteso in un secondo tempo con la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. L’ex fiorettista che certo ricorda bene che uno dei più grandi onori che le è stato riservato da atleta, fare da portabandiera italiano alle Olimpiadi di Londra 2012, fu deciso quando presidente del Coni era Petrucci. Resterà al timone fino al 2024, quando avrà 79 anni, e sommando i due diversi cicli avrà messo assieme 18 anni da presidente federale, con in mezzo 12 da presidente del Coni (e prima quelli da commissario della Federcalcio, e da sindaco di San Felice al Circeo). Dove il suo successore Giovanni Malagò, di Petrucci considerato un grande amico-nemico, è diventato uno degli uomini più in vista del Paese. Ma tra uomini di potere ci si intende meglio. Nel frattempo, nell’anno del centenario della fondazione della Fip, la Nazionale è tornata finalmente alle Olimpiadi, che poi è l’unica cosa che interessa veramente.
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Superbasket # 55 (dicembre 2021-gennaio 2022) | Pagina 16