10 nuovi volti per la serie A. Ecco gli emergenti del 2021/2022

10 nuovi volti per la serie A. Ecco gli emergenti del 2021/2022

Ampia carrellata sulle novità messe in luce nel campionato in corso: ci sono italiani giovani o consacrati, stranieri esplosi o rivelazioni assolute, ed allenatori all'esordio o ritrovati. Le “Nuove Proposte” della serie A selezionate e messe in vetrina da Superbasket

Dieci protagonisti emergenti per una serie A 2021/22 capace di proporre volti nuovi ed intriganti in campo ed in panchina. Ecco la galleria delle “Nuove Proposte” selezionata da Superbasket per la ventata d'aria fresca generata nei primi due terzi della stagione corrente da chi ha saputo mettersi in luce oltre le aspettative in tre diverse categorie: 3 giocatori italiani, 4 stranieri e 3 allenatori che stanno lasciando il segno.

ITALIANI

MATTEO SPAGNOLO (Cremona)

Primo impatto con la serie A da protagonista per la 19enne stellina pugliese svezzato dalla Stella Azzurra e poi cresciuto al Real Madrid. Il rendimento offensivo della Vanoli passa soprattutto dalle sue mani e da quelle di Peppe Poeta, dal quale sta apprendendo i segreti del ruolo di playmaker che dovrà padroneggiare al 100% per salire di livello rispetto a questa annata di apprendistato. I climi della lotta salvezza nella quale la sua squadra è stata coinvolta lo aiuteranno ulteriormente a temprarsi; personalità e leadership non mancano di certo ad un giocatore che ama prevalentemente andare al ferro, ma sta trovando continuità anche dal perimetro (40% da 3 su 2,5 tentativi dopo il 22% della Supercoppa). Un predestinato sin dall'esordio azzurro a 17 anni, molto stimato da Meo Sacchetti che lo ha coinvolto per Preolimpico e qualificazioni ai Mondiali 2021. La stagione in corso sarà utile per la sua maturazione, ma il suo futuro è legato a filo doppio al Real Madrid. Potrà già tornare utile alle “Merengues”, che ne detengono i diritti contrattuali a lungo termine, o ci sarà modo per rivederlo in Italia con un altro prestito?

RAPHAEL GASPARDO (Brindisi)

Il 29enne giocatore bolzanino non è una novità in termini assoluti, ma lo diventa per il suo ruolo – spostamento stabile nello spot di ala piccola – e di conseguenza per il rendimento. Per la prima volta in 6 stagioni di serie A viaggia in doppia cifra media (10,1 in 19 gare) sfiorando il 40% da 3: l'evoluzione da “stretch 4” con dinamicità ad esterno puro con qualità da convertitore di scarichi (notevole la prova da record con 29 punti e 7/8 da 3 contro Sassari) ha acceso su di lui anche i fari di Meo Sacchetti. Nel basket dello “small-ball” un'ala piccola di 207 centimetri è una visione quantomeno inconsueta, ma il mix di atletismo e coordinazione di Gaspardo è tale da garantirgli lo spostamento di ruolo in pianta stabile. E lo renderà certamente appetibile sul mercato estivo, dove potrebbe essere uno dei pezzi pregiati del comparto italiani vista l'escape dal contratto 1+1 rinnovato la scorsa estate con Brindisi.

GIORDANO BORTOLANI (Treviso)

Doppia cifra media in Italia e in Europa per la 24enne guardia di proprietà dell'Olimpia, che dopo l'assaggio della stagione passata a Brescia ha scelto Treviso per consentirgli di vivere un'esperienza da protagonista fra serie A e BCL. La dote migliore sono le qualità balistiche e quando è in serata di grazia il bottino diventa pingue (tre volte oltre quota 20, l'high a 23 contro Napoli); nella competizione internazionale viaggia ad un clamoroso 51% da 3. Personalità e sfrontatezza non mancano, la conferma delle doti da attaccante con maggior continuità rispetto allo step precedente a Brescia ne aumenta le quotazioni tra le guardie italiane della serie A, dimostrando di poter reggere un ruolo da titolare. Si meriterà di tornare alla casa madre Milano, che ne detiene i diritti contrattuali fino al 2025?

STRANIERI

NAZARETH MITROU-LONG (Brescia)

Stagione da star per l'esterno canadese, che dopo 4 anni vissuti tra G-League e i margini della NBA si è convinto a crearsi una “second life” europea. La Germani aveva investito parecchio sul talento di questo creativo e poliedrico attaccante, la risposta del campo è stata oltremodo positiva per le capacità del potente play-guardia di segnare e far segnare. L'equilibrio stabilitosi fra “Naz” e Della Valle è la chiave del rendimento da big del club lombardo; Mitrou-Long possiede un arsenale offensivo completo tra capacità di attaccare il canestro, visione di gioco per coinvolgere i compagni e pericolosità perimetrale tale da renderlo difficilissimo da marcare nelle serate in cui trova ritmo dall'arco. Brescia gli ha già offerto rinnovo biennale a cifre molto importanti, ma su di lui corrono venti di Eurolega.

OSVALDAS OLISEVICIUS (Reggio Emilia)

Impatto stellare per l'ala lituana che Reggio Emilia aveva scovato nel sommerso della Bundesliga dopo tante stagioni in patria senza mai aver indossato la maglia della Nazionale. La cura Caja ha dato risultati eccellenti per un giocatore letteralmente esploso con un mix intrigante di fisicità e qualità perimetrali: se Cinciarini è la mente, Olisevicius è il braccio armato degli emiliani grazie ad una gittata balistica quasi infinita. Continuità ad alto livello (17 partite su 18 in doppia cifra) facendosi valere anche a rimbalzo per un giocatore dalla doppia dimensione nello spot di ala. Aver blindato con un rinnovo biennale (pur con Eurolega escape) il pezzo pregiato del mercato 2021, è un segnale importante relativo alle ambizioni future dell'Unahotels.

TYRIQUE JONES (Pesaro)

L'attesa della Vuelle, che lo ha firmato a fine agosto dopo un lungo corteggiamento durato fino al termine delle Summer League, è stata ripagata dall'impatto da protagonista del pivot sul quale il club di Ario Costa ha compiuto l'investimento più importante dell'era consorzio dopo Austin Daye. Jones è un fattore dominante sotto canestro, alla pausa per Coppa Italia e Nazionali è primo nei rimbalzi, ed ha energia e taglia per garantire una presenza fisica costante nel pitturato. Non sempre coinvolto appieno nella manovra, con la necessità di procacciarsi rifornimenti per conto proprio (3,5 rimbalzi offensivi rispetto a 8,2 tiri dal campo), è stato il barometro del rendimento della Carpegna Prosciutto firmando il ciclo di vittorie più importanti a suon di “doppie-doppie”.

DEVON HALL (Milano)

L'MVP della stagione dell'Olimpia nel rapporto costo-aspettative-rendimento. Il mancino ex Bamberg ha sopperito con grande efficacia alla perdita di Kevin Punter, rispetto al quale è certamente meno brillante in attacco, ma più solido a tutto campo aggiungendo una dimensione difensiva spesso fondamentale per i successi europei di un'Ax Exchange costretta ad aumentare l'attenzione in retroguardia dopo l'infortunio di Shavon Shields. Numeri migliori in Eurolega rispetto al campionato, dove ha più responsabilità da costruttore di gioco rispetto alla versione mitragliere (40% da 3) della massima competizione europea. In estate era stato il primo acquisto passato relativamente sotto silenzio, contratto già ristrutturato a novembre 2021 per un giocatore sul quale Milano vuole costruire in chiave futura visto il grande feeling con Ettore Messina.

ALLENATORI

ALESSANDRO MAGRO (Brescia)

Scommessa vinta da Mauro Ferrari nell'affidare le chiavi della Germani al 40enne tecnico di Castelfiorentino svezzatosi nello staff di Siena con Simone Pianigiani e Luca Banchi. A Brescia c'era già stato dal 2016 al 2019 come braccio destro di Andrea Diana, l'esperienza da head coach in Polonia lo ha maturato in vista della prima assoluta in Italia. La partenza non è stata facile (0-3 e poi 3-6), ma una volta trovato il giusto “settaggio” fra i due bomber Mitrou-Long e Della Valle, la sua Germani pratica un basket piacevole (secondo attacco della serie A) e vincente sfruttando appieno rotazioni profonde e meccanismi progressivamente ben oliati a fronte di un roster ricco di alternative. L'ultimo terzo della stagione servirà per centrare l'obiettivo del ritorno in Europa, fondamentale per trattenere i pezzi pregiati e rilanciare il progetto anche sul piano internazionale, ma il ruolo ormai conclamato da terza forza della Germani è anche merito del suo timoniere.

MARCO RAMONDINO (Tortona)

Impatto da protagonista in serie A dopo la lunga gavetta in A2 terminata con la promozione conquistata campo. Amante di un basket solido, difensivo e con pochi fronzoli, ha dato subito un'impronta marcata alla matricola d'assalto Bertram Yachts, nascondendo grazie alla profondità della panchina e allo zoccolo duro degli italiani della promozione qualche acciacco anche importante (vedi l'assenza di Chris Wright in Coppa Italia). Tortona non ha stelle conclamate, ma la coralità sa esaltare a turno i molti giocatori capaci di essere protagonisti all'interno di un sistema. La sintonia col presidente Marco Picchi, col quale ha un feeling marcato, e l'esperienza garantita dall'aggiunta allo staff di un veterano della serie A come Cedro Galli aggiungono valore all'opera di Ramondino. Il prossimo passo nella crescita progressiva del progetto Tortona è l'Europa, sarà il tecnico avellinese a condurcela?

JOHAN ROIJAKKERS (Varese)

La rivoluzione arancione dell'OJM passa attraverso le idee del tecnico olandese cresciuto all'ombra di Chris Finch (attuale coach dei Minnesota Timberwolves, colui che lo ha segnalato a Luis Scola tramite Gersson Rosas). Il coach ex Bamberg ha rigenerato Varese in un mese, portandola dall'ultimo posto solitario della classifica ad essere la squadra del momento con un basket tanto anticonformista quanto moderno. Pressione sulla palla con assetti naniformi e tanto movimento di palla senza lunghi di ruolo le peculiarità del suo “small-ball”, attraverso il quale ha esaltato il personale tecnico disponibile di un roster “terremotato” dalle partenze in serie dei big Kell, Jones, Egbunu e Gentile. Un UFO precipitato sul pianeta Varese, che ha conquistato con un approccio meritocratico (gioca chi difende e chi si allena bene a prescindere da status e passaporti) dando spazio anche ai prodotti locali Virginio e Librizzi. Quanto durerà l'effetto Roijakkers? La risposta al campo, di sicuro Varese ne ha beneficiato in termini di risultati ed entusiasmo ritrovato.

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Superbasket # 56 (marzo-aprile 2022) | Pagina 61-69

Giuseppe Sciascia

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