Anno 2018: Venezia europea, Milano senza limiti

Anno 2018: Venezia europea, Milano senza limiti

L'ultima tappa di questo lungo viaggio è il 2018, ossia un anno piuttosto particolare per il basket italiano ed europeo. Uno dei motivi principali risiede nelle “finestre” per la qualificazione alla World Cup 2019 in Cina, che permettono all’Italia (spesso priva dei “big”) di avvicinarsi a un attesissimo ritorno ai Mondiali. L’ultima volta degli azzurri in quella competizione risale al 2006, quando in panchina c’era un Charlie Recalcati che, proprio nel settembre 2018, annuncia il ritiro: il suo palmarès come allenatore vanta tre scudetti, una Supercoppa Italiana, un bronzo agli Europei, un oro ai Giochi del Mediterraneo e la storica medaglia d’argento ad Atene 2004.

Le pause per le Nazionali durante la stagione sono il frutto della volontà di Patrick Baumann, segretario generale della FIBA scomparso prematuramente il 14 ottobre a causa di un infarto. Oltre che per il suo doloroso decesso, il 2018 si rivela un anno nefasto per la pallacanestro: il 7 luglio, al termine di una sparatoria a Sherman Oaks (California) muore Tyler Honeycutt, ala 28enne del Khimki Mosca. Successivamente, perdono la vita la leggenda di Cantù Bob Lienhard (il 22 settembre a 70 anni), Tex Winter (il 10 ottobre a 96 anni), storico assistente di Phil Jackson e inventore del triangolo offensivo, il proprietario dei Portland Trail Blazers Paul Allen (il 15 ottobre a 63 anni), l’ex giocatore della Simmenthal Milano Craig Raymond (il 28 ottobre a 73 anni) e lo storico allenatore dell’Auxilium Gianni Asti (il 2 dicembre a 71 anni).

Non solo ricordi spiacevoli, ma anche gioie e sorrisi. Soprattutto per l’Umana Venezia, che dopo quattro anni permette all’Italia di mettere le mani su un trofeo continentale: la FIBA Europe Cup. Eliminata dalla nuova Champions League, la squadra di coach De Raffaele dimostra comunque di avere l’umiltà e la forza di onorare questa coppa. La finale è tutta italiana, con la Sidigas Avellino che perde di 8 lunghezze la gara d’andata e, al ritorno (il 2 maggio), non riesce a ribaltare il punteggio. Si tratta del secondo successo in meno di un anno per una società sempre più ambiziosa e solida, presieduta dal dirigente dell’anno secondo la Legabasket e Superbasket: Federico Casarin.

È quindi un’altra stagione storica per il team veneto, capace poi di chiudere la regular season di Serie A al primo posto dietro l’EA7 Emporio Armani Milano, più attrezzata ma affaticata dallo sfibrante calendario dell’Eurolega. I playoff, però, si rivelano fallimentari per l’Umana, che perde in semifinale contro la grintosa Dolomiti Energia di Maurizio Buscaglia. Il 49enne, allenatore dell’anno secondo Superbasket, porta l’Aquila oltre i suoi limiti e strappa, per il secondo anno consecutivo, un biglietto per la finale scudetto. Ad attendere Trento c’è un’Olimpia reduce da un percorso quasi netto ai quarti e in semifinale. I bianconeri lottano, ma i meneghini sono una sentenza tra le mura del Mediolanum Forum e si appuntano sul petto il ventottesimo scudetto dopo un’impressionante 71-96 alla BLM Group Arena in gara-6. Il momento chiave della serie è l’ultima azione di gara-5, in terra lombarda, con Milano avanti 91-90: la Dolomiti Energia ha la palla in mano e Dominique Sutton sta per andare a segnare un canestro che potrebbe regalare all’Aquila un clamoroso match-point. A questo punto, però, il biancorosso Andrew Goudelock spunta all’improvviso da dietro e stoppa il tiro allo scadere, mandando in visibilio il palazzetto. È l’ex guardia dei Lakers l’MVP di questa appassionante finale, che permette a coach Simone Pianigiani di dimenticare le delusioni europee e in Coppa Italia.

Per parlare del trofeo appena menzionato è necessario fare un passo indietro, più precisamente nel mese di febbraio. La Final Eight 2018 di Firenze non viene conquistata da nessuna delle squadre favorite, bensì da una outsider che aveva appena vissuto le dimissioni del suo allenatore (Luca Banchi): la Fiat Torino del capitano Peppe Poeta. Nonostante i problemi fuori dal campo e la poca esperienza del coach esordiente Paolo Galbiati, i piemontesi sorprendono nell’ordine: i campioni d’Italia di Venezia, la Vanoli Cremona e la Germani Brescia.

Un successo storico e sorprendente per Torino, che nell’estate di quest’anno è poi riuscita a portare nel Bel Paese un personaggio storico del basket mondiale: coach Larry Brown, campione NBA nel 2004 con i Detroit Pistons. Con lui in panchina, nel settembre 2018, la Fiat arriva fino alla finale di Supercoppa Italiana, che viene però vinta dall’Armani Milano (l’MVP è il solidissimo Vladimir Micov). Un’Armani che, grazie specialmente agli acquisti di Nemanja Nedovic e Mike James (al posto di Andrew Goudelock e Jordan Theodore), può puntare a recitare un ruolo importante in Eurolega e ad aprire un ciclo.

Uno dei nuovi volti dell’Olimpia 2018-19 è Amedeo Della Valle: il tiratore ex Ohio State, in maglia Grissin Bon, viene nominato nel primo quintetto ideale dell’EuroCup 2018 e disputa un’ottima annata, meritando la firma estiva per un club di livello europeo come Milano. Il 25enne lascia quindi Reggio Emilia dopo quattro anni per fare un ulteriore salto di qualità ed esordire in Eurolega.

All’interno della categoria “giocatore dell’anno”, assieme a Della Valle è doveroso menzionare anche il reyerino Stefano Tonut (figlio d’arte, proprio come Amedeo), autore di un ottimo avvio di 2018-19 che sa di riscatto in seguito ai due interventi alla schiena delle stagioni passate. Arrivato a Venezia nel 2015, il classe 1993 si è fatto le ossa per tre stagioni con la maglia dell’Alma Trieste di coach Dalmasson in A2. Una Trieste che, il 16 giugno, scrive una nuova pagina della sua storia e torna ufficialmente in Serie A (dopo 14 anni) al posto di una Capo d’Orlando stremata dagli impegni in Champions League e dai problemi fisici.

Un altro bel traguardo di questa annata è il fantastico oro europeo dell’Italia femminile Under 16 (allenata da coach Giovanni Lucchesi), che il 25 agosto esplode di gioia in seguito al successo contro la Repubblica Ceca per 52-60. Rimanendo sul capitolo del basket femminile, il 2018 sancisce il ritorno della Familia Wuber Schio in versione schiacciasassi grazie al triplete italiano e alla conquista della Supercoppa 2018. Una delle protagoniste dello scudetto veneto è Cecilia Zandalasini (ora al Fenerbahce assieme a Giorgia Sottana), che subito dopo la vittoria vola negli Stati Uniti per militare nella WNBA con le Minnesota Lynx per il secondo anno di seguito.

 

  • Personaggio dell'anno

    Federico Casarin

  • Allenatore dell'anno

    Maurizio Buscaglia

  • Atleta dell'anno

    Amedeo Della Valle

    Stefano Tonut

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto maschile

    EA7 Emporio Armani Milano

  • Coppa Italia maschile

    Fiat Torino

  • Supercoppa maschile

    A|X Armani Exchange Milano

  • Eurolega

    Real Madrid

  • EuroCup

    Darussafaka Istanbul

  • Champions League

    Aek Atene

  • Fiba Europe Cup

    Umana Reyer Venezia

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Alma Trieste

  • Promosse in Serie A2 maschile

    Bakery Piacenza, Baltur Cento,

    BPC Virtus Cassino

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto femminile

    Famila Wuber Schio

  • Coppa Italia femminile

    Famila Wuber Schio

  • Supercoppa femminile

    Famila Wuber Schio

  • Coppa Campioni femminile

    UMMC Ekaterinburg

  • EuroCup

    Galatasaray

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 96-97

Redazione Superbasket

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