Anno 2017: La fine del lungo digiuno di Venezia
Nel 2017, proprio come nel 2015, la “maledizione del secondo anno” colpisce l’Olimpia Milano, incapace di ripetersi tra i confini nazionali nonostante tutti i pronostici a favore. In più, la stagione 2016-17 è la prima in assoluto del format dell’Eurolega a girone unico, chiuso dall’EA7 Emporio Armani Milano all’ultimo posto in classifica. Un risultato che, assieme al mancato titolo, segna l’inizio dell’ennesima rivoluzione estiva all’interno del roster meneghino: via Jasmin Repesa e dentro Simone Pianigiani, che nel settembre 2017 parte col piede giusto grazie alla conquista della Supercoppa Italiana a Forlì (Jordan Theodore è l’MVP).
Ma facciamo un passo indietro al 20 giugno: a prendere il posto dei lombardi sul tetto d’Italia è l’Umana Venezia, tornata a vincere lo scudetto (il terzo della sua storia) dopo 74 lunghissimi anni. Un volto importante di questo trionfo è quello del proprietario Luigi Brugnaro, sindaco veneziano dal 2015, che ha rilevato la Reyer nel 2006 per farla tornare ai massimi livelli. Sulla panchina degli orogranata siede Walter De Raffaele, coach dell’anno secondo Superbasket, che passa alla storia al termine della sua prima annata intera da capo allenatore di Venezia. Il tecnico livornese, in seguito alla partenza di Carlo Recalcati, viene promosso nel febbraio del 2016, trovandosi (poco più di un anno dopo) a festeggiare tra i canali del capoluogo veneto con il “suo” scudetto in braccio.
Il cammino dell’Umana comincia però con qualche ostacolo fisiologico per una squadra che, nel mercato dell’estate 2015, ha cambiato buona parte del roster, puntando sull’ex Siena e Milano Marquez Haynes, sul lungo USA Jamelle Hagins, sul realizzatore Tyrus McGee e sull’italo-argentino Ariel Filloy: ottimi giocatori ma non semplici da inserire in un contesto nuovo. I lagunari si presentano da secondi alla Final Eight, ma vengono sorpresi nei quarti di finale da Brescia. Successivamente, i lombardi di coach Diana subiscono l’eliminazione in semifinale per mano del Banco di Sardegna Sassari, che deve poi affrontare i favoriti milanesi in finale. I biancorossi, nonostante una partenza negativa, riescono a risalire dal -11 e vengono presi per mano dall’esterno Ricky Hickman, MVP del weekend riminese: l’EA7 vince così la sua seconda Coppa Italia consecutiva.
Rinforzata dagli arrivi dell’ex NBA Julyan Stone ed Esteban Batista nel girone di ritorno, Venezia si qualifica ai playoff comunque al secondo posto (dietro Milano), ma con più maturità e consapevolezza rispetto alla Final Eight. La finale tra gli orogranata e i biancorossi di coach Repesa sembra già scritta. Ma mentre i primi riescono a rispettare le attese, i secondi crollano in semifinale (4-1) contro un’eroica Dolomiti Energia Trento. La truppa di coach Buscaglia la spunta anche in gara-1 della finale sul parquet dell’Umana, che da gara-2 comincia però a far valere il suo talento e la sua profondità. I successi dei lagunari nelle due partite successive, infatti, cambiano il volto della serie, poi la tripla di Bramos per la vittoria in gara-5 regala il match point per la storia ai veneziani. L’ultimo incontro (gara-6) viene a tratti dominato dai ragazzi di coach De Raffaele, Trento prova a rientrare ma Flaccadori e Sutton sbagliano i tiri da tre per l’overtime: finisce 81-78 (4-2) per la Reyer, guidata dall’esplosivo Melvin Ejim (MVP della finale scudetto).
Il 2017, inoltre, verrà ricordato per altre due ragioni: il rapido ritorno in A della Virtus Bologna (al posto di una Pasta Reggia Caserta esclusa per irregolarità nei bilanci) e le gesta degli italiani in Eurolega. “Gigi” Datome, infatti, diventa campione d’Europa col Fenerbahce Istanbul allenato da un mostro sacro del calibro di Zeljko Obradovic. Invece Nicolò Melli, spostandoci più a ovest nella cittadina tedesca di Bamberga, disputa una vera e propria annata da stella: 11,5 punti, 7,4 rimbalzi (primo in assoluto in quelli difensivi) e nomina nel prestigioso All-EuroLeague Second Team. L’ex lungo dell’Olimpia, giocatore dell’anno secondo Superbasket, in estate decide poi di accettare la corte dei campioni d’Europa menzionati in precedenza. Si tratta dell’ennesimo passo in avanti per un ragazzo serio, determinato e capace, stagione dopo stagione, di aggiungere sempre qualcosa al suo bagaglio cestistico.
Il 2017 è un anno particolare per la pallacanestro femminile, perché dopo quattro stagioni viene interrotto il dominio della Famila Wuber Schio (comunque vincitrice della Coppa Italia e della Supercoppa). Ad abbracciare lo scudetto è il Basket Le Mura Lucca, che in finale supera per 3-1 le venete nonostante il fattore campo a sfavore. Una delle trascinatrici della squadra toscana è il playmaker Francesca Dotto, che in estate sceglie di cambiare aria e di firmare proprio a Schio.
- Personaggio dell'anno
Luigi Brugnaro
- Allenatore dell'anno
Walter De Raffaele
- Atleta dell'anno
Nicolò Melli
- Nazionale Italiana maschile
Europei, 5° posto
- Scudetto maschile
Umana Reyer Venezia
- Coppa Italia maschile
EA7 Emporio Armani Milano
- Supercoppa maschile
EA7 Emporio Armani Milano
- Eurolega
Fenerbahçe Istanbul
- EuroCup
CB Malaga
- Champions League
Gran Canaria
- Fiba Europe Cup
Nanterre 92
- Promosse in Serie A1 maschile
Virtus Segafredo Bologna
- Promosse in Serie A2 maschile
Extralight Montegranaro,
Cuore Basket Napoli, Agribertocchi
Orzinuovi e Co.Mark Bergamo
- Nazionale Italiana femminile
Europei, 7° posto
- Scudetto femminile
Basket Le Mura Lucca
- Coppa Italia femminile
Famila Wuber Schio
- Supercoppa femminile
Famila Wuber Schio
- Coppa Campioni femminile
Dinamo Kursk
- EuroCup
Yakin Dogu Universitesi
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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 94-95