Varese conferma il modello americano con l’obiettivo di stupire di nuovo
Sette volti nuovi più il cambio in panchina da Brase a Bialaszewski. Ma l’Openjobmetis resta improntata sulle logiche tecniche care a Luis Scola: gioco veloce, largo uso del tiro da 3 punti, ritmi e punteggi alti e voglia di coniugare risultati e spettacolo
Varese cambia i suonatori ma non lo spartito per provare a confermarsi tra le protagoniste della Serie A dopo un titolo virtuale da rivelazione dell’anno, cancellato solo per i veleni extra campo del caso Tepic. L’Openjobmetis 2022/23 è servita come trampolino di lancio alla stragrande maggioranza dei suoi protagonisti, a partire dal coach Matt Brase che è tornato in NBA dopo aver sfiorato il titolo di allenatore dell’anno in LBA. In panchina ora siede Tom Bialaszewski, ma la squadra costruita in estate non si discosterà, per filosofie e strategie di gioco, dal modello sulla falsariga dello stile NBA caro all’a.d. Luis Scola. Riuscirà a stupire ancora? Confermarsi al vertice è molto più difficile che sorprendere, l’idea è proseguire la crescita del progetto legato anche al ritorno in Europa.
GUARDIE
Vinnie Shahid: Scommessona pescata in Islanda con un curriculum di sottobosco puro (Lussemburgo e terza lega francese) sulla base di doti offensive di prim’ordine (26,7 punti e 5,6 assist nel paese dei vulcani), da verificare al cambio di un campionato più tattico e fisico. Piccolo ma fisicato, ricorda più Marcus Keene che Colbey Ross; ha tiro da gittata profonda e tanta personalità, il sistema votato all’attacco lo aiuterà a cercare di adeguarsi in fretta al livello della Serie A.
Davide Moretti: Gioca la carta dell’Europa per un salto di qualità ulteriore dopo due buone stagioni a Pesaro. L’acquisto italiano di maggior spicco dell’estate varesina avrà responsabilità da titolare in una rotazione che lo porterà ad avere minuti sia da play che da guardia. Ritrova Tom Bialaszewski che era stato suo vice nel 2020/21 all’Olimpia Milano, dovrà mixare al meglio le sue qualità da finalizzatore con quelle da costruttore di gioco, imprescindibili nel sistema offensivo tanto caro a Luis Scola.
Matteo Librizzi: Terza stagione in Serie A per il 21enne prodotto del vivaio biancorosso. Nel 2022/23 ha scalato le gerarchie finali da terzo a secondo play, quest’anno c’è più concorrenza nel ruolo ma negli assetti naniformi cari allo small-ball potrà giostrare in entrambi gli spot di guardia. Giocatore razzente e pericoloso dal perimetro, ha maturato esperienza internazionale nel viaggio spagnolo del Green Team di Edoardo Casalone.
Olivier Hanlan: Il 30enne bomber canadese sbarca per la prima volta in Italia dopo aver girovagato a lungo per l’Europa. Nominato capitano per la sua esperienza nel Vecchio Continente, dovrà rimpiazzare sul piano tecnico ed emotivo la spina dorsale della Varese 2022/23 Markel Brown. Guardia con tanti punti nelle mani che non ha saputo riconvertirsi da play, realizzatore di vaglia che sa crearsi un tiro dal palleggio e colpire dall’arco, vuole rilanciarsi dopo un’annata complessa successiva al titolo di capocannoniere greco nel 2021/22.
ALI
Andriu Tomas Woldetensae: Terza stagione in biancorosso per il 25enne tiratore mancino scovato da Michael Arcieri e lanciato in maglia azzurra dal sistema corsaiolo dell’OJM. La specialità della casa è la tripla, ma sa comunque trattare la palla per creare scarichi e in difesa sa mettere il corpo anche sui penetratori, con Matt Brase che lo scorso anno gli affidava i clienti più difficili. Ultimo taglio di Pozzecco prima dei Mondiali di Manila, punta ad un 2023/24 da protagonista per giocarsi la chance di vestire l’azzurro al PreOlimpico.
Sean McDermott: Tiratore con ottima scuola americana tra l’origine di Indiana e il college a Butler. Prima esperienza in Europa dopo tre stagioni a cercare una nicchia NBA, giocatore dagli eccellenti fondamentali offensivi che sa rendersi utile in tanti modi. Adattatosi rapidamente al basket FIBA, può dare impatto sia da ala piccola che da ala forte sfruttando la sua capacità di occupare gli spazi e le sue qualità da rimbalzista. Equilibratore che sa riempire tutte le caselle dello scout.
Gabe Brown: Ala mancina con buone qualità atletiche, prevalentemente un tiratore (41% da 3 in 4 anni a Michigan State University) che può comunque giostrare in più ruoli nel sistema multitasking dell’attacco OJM. Accordo pluriennale per crescere nella struttura americana di Varese, con il sogno di sbarcare nella NBA dopo il primo assalto fallito nella G-League di Toronto. Atleta eccitante in campo aperto che può marcare anche i piccoli in difesa, primo straniero della storia OJM nato nel Terzo Millennio.
Nicolò Virginio: Varese prova a lanciare il suo enfant du pays rinunciando alla conferma della bandiera Ferrero per dare spazio all’ala di Besozzo, reduce dal terzo Europeo Under 20 della sua carriera. Mobilità ed atletismo di alto livello su 206 centimetri di statura, la qualità migliore è il tiro ma la massa acquistata negli ultimi anni, con la cura del preparatore Silvio Barnaba, lo ha preparato al livello necessario di fisicità per stare in campo tra i professionisti.
CENTRI
Willie Cauley-Stein: L’ex sesta scelta assoluta del draft NBA 2015 prova a costruirsi una “second life” europea dopo 422 partite in 8 stagioni NBA. Grandi doti atletiche per la sua stazza, dovrà fungere da protettore del ferro e stopper nel sistema varesino basato su ritmi e punteggi alti. Mai stato un grande realizzatore, ma a “WCS” – seguito in Italia da moglie e 3 figli piccoli – l’OJM chiederà intimidazione, presenza difensiva e benzina da mettere nel serbatoio per correre il più possibile in velocità.
Scott Ulaneo: Lungo anglo-italiano pescato in Serie A2 seguendo il filone degli ex NCAA che una società di matrice americana segue sempre con attenzione. Il 25enne prodotto della Stella Azzurra ci riprova in Serie A più pronto, dopo la buona esperienza a Cento, per migliorare l’impatto non brillante di due anni fa a Brindisi. Ha energia e atletismo, in un basket di corsa può fare la sua parte.
Leonardo Okeke: Progetto a lungo termine in coabitazione con Milano con la necessità di rimetterlo in campo dopo il gravissimo infortunio di aprile a Badalona. Pivot dinamico e con mani educate che ha un potenziale intrigante seguito anche negli Stati Uniti (fece un workout con Atlanta a giugno 2022). Varese ha concordato un prestito biennale, sperando di riaverlo da gennaio 2024 per un finale di stagione da protagonista.
COACH
Tom Bialaszewski: Il 41enne coach di Buffalo torna in Italia dopo il biennio 2019-2021 da vice di Ettore Messina e la successiva inattività. Pallino storico di Luis Scola, col quale legò molto a Milano, l’ex “personal passer” di Kobe Bryant ai Los Angeles Lakers debutta da capo allenatore dopo tantissima gavetta NBA con l’obiettivo di dirigere al meglio il sistema di gioco nel quale crede insieme al “General”. Più europeo nei metodi di lavoro ed allenamento del suo predecessore Matt Brase.
AMMINISTRATORE DELEGATO
Luis Scola: Da leggenda del basket mondiale per i fasti con l’Argentina a socio di maggioranza di uno dei club dalla maggior tradizione in Italia. Il General ha preso in mano le chiavi di Varese, facendone un laboratorio che mischia le logiche senior della NBA con quelle giovanili vissute in prima persona da giocatore a Vitoria. Al primo anno del suo progetto quinquennale ha raggiunto i playoff sul campo, negati solo dal caso Tepic; riuscirà a fare il bis dello scudetto virtuale nel rapporto costo-aspettative-rendimento?
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Superbasket # 63 (ottobre-novembre 2023) | Pagina 66-69