Milano, che fatica!
Gli anni all’Olimpia coincidono con quelli del dominio in Italia della Montepaschi Siena. Certo spiace un po’ma non sempre si può vincere...
Non tutte le ciambelle riescono col buco, ed è giusto parlare anche di quelle. Panchina complicata quella dell’Olimpia Milano, sulla quale peraltro faranno molta fatica anche altri, importantissimi nomi negli anni a venire, ma non è questo il punto. Due anni milanesi, con zero tituli, per citare Mourinho che più o meno in quegli anni esaltava lo Scariolo tifoso di calcio, ma siamo ancora nel pieno del dominio sul basket italiano del Montepaschi Siena, che spazzerà tutto, anche se poi entrambi quegli scudetti e una delle due Coppe Italia verranno revocate, ma è un altro discorso. Mentre l’Europa è ancora lontana, per una EA7 alla ricerca di sé stessa, appena imboccata la strada del ritorno ai vecchi fasti: il tempo della raccolta verrà più avanti.
Stagioni 2011/12 e 2012/13, la prima affiancandovi il ruolo di CT della Spagna, che alle Olimpiadi di Londra prenderà un prestigioso argento impegnando a fondo gli Usa in finale, la seconda da allenatore di club e basta. Si parte nell’estate 2011, quindici anni dopo l’ultima panchina italiana (Fortitudo 1996) e di italiani ci sono Stefano Mancinelli, Alessandro Gentile, Mason Rocca, il 21enne Nicolò Melli e per un po’ pure Danilo Gallinari: è il periodo del lockout NBA, giocherà solo 8 partite, da ottobre a dicembre. Poi due greci, Ioannis Bourousis e Antonis Fotsis, ed ancora Malik Hairston, Omar Cook, Drew Nicholas. In stagione regolare è secondo posto (22-10), nei playoff buona avanzata fino alla finale con Siena persa però 4-1, in Coppa Italia caduta in semifinale contro Cantù, in Eurolega passaggio del girone preliminare ma la corsa finisce nelle Top-16, nonostante una bella vittoria d’orgoglio all’ultima giornata, ad Atene col Panathinaikos (fatale la differenza canestri negativa con Kazan).
Per il secondo anno gli innesti principali sono Keith Langford, Marques Green, Pops Mensah-Bonsu, c’è pure un Gianluca Basile a fine carriera, ma la quadratura non si trova. Solo quarta in stagione regolare, nei playoff c’è subito Siena che è arrivata quinta, ma vince nei quarti in gara7 al Forum, risalendo nella serie dal 2-0 e 3-2 milanese. Fuori nei quarti anche in Coppa Italia per mano di Varese (ad Assago, tra l’altro), l’Eurolega era già finita prima di Natale, eliminati nel girone (3-7). Nel complesso è un passo indietro rispetto alla stagione precedente, in un anno in cui per investimenti Milano aveva fatto sforzi notevoli, certo più di tutti sul fronte italiano.
Del 24 maggio 2013 la dichiarazione pubblica del coach che chiude l’esperienza con l’Olimpia. «Non abbiamo raggiunto gli obiettivi fissati e, come ho sempre fatto, me ne assumo la responsabilità. Ci metto la faccia: ci ho provato con tutte le mie forze, ma non ci sono riuscito. E’ giusto quindi che ci provi qualcun altro» conclude Scariolo. E avanti un altro.
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Giganti # 11 (maggio 2023) | Pagina 81