Due anni di sfide sul Fronte Russo

Due anni di sfide sul Fronte Russo

Un intenso biennio al Khimki, il secondo club di Mosca, portato in Eurolega e in finale di Eurocup. Duellando a viso aperto col potente CSKA

Mosca, nel 2008, è una capitale del basket europeo. C’è il CSKA fresco campione di Eurolega e c’è una società alternativa, più piccola ma ambiziosa, determinata a scalare le graduatorie: il Khimki. Ma il suo allenatore, il lituano Kestutis Kemzura, salta ai primi di dicembre, ed al suo posto arriva un italiano: Sergio Scariolo. Iniziano così due anni intensi, per il coach bresciano, che si ritrova tra l’altro il preciso compito di rincorrere un vicino potentissimo: appunto il CSKA, allenato dall’amico-rivale di sempre Ettore Messina. La sfida tra i due club è sentita, ma non si può dire sia ad armi pari. Proveniente da Malaga, che al Khimki ritrova un suo pretoriano, Jorge Garbajosa, e poi volti noti come Carlos Delfino, Vitaly Fridzon, Timofey Mozgov, oppure il centro polacco Maciej Lampe che aveva già avuto al Real.

E’ alla guida del club russo da un paio di mesi quando, nel febbraio 2009, gli viene conferito il suo primo mandato da allenatore della nazionale spagnola. Contratto fino al 2012, con la possibilità di mantenere la panchina del Khimki. Che subito ottiene risultati discreti, o forse buoni, va in finale sia nel campionato russo che nella neonata lega VTB, in entrambi i casi è battuto dal CSKA. Finale anche in Eurocup, anche questo un bel risultato, persa contro il Lietuvos Rytas a Torino.

Conquistato tra l’altro il posto per l’Eurolega dell’anno dopo, Scariolo in estate va a vincere il suo primo europeo con la Spagna, poi torna alla guida dei gialloblù della zona nord-ovest della capitale russa. Ottimo il debutto in Eurolega, con il nuovo bomber in Keith Langford, c’è il passaggio alla Top-16, dove sono eliminati solo per differenza canestri col Baskonia. Sul fronte interno invece c’è solo un nuovo secondo posto dietro al CSKA (non più di Messina) nel campionato russo.

L’avventura finisce qualche mese dopo, il 21 dicembre 2010, con la squadra già matematicamente fuori dalla prima fase di Eurolega: separazione consensuale, in anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto triennale. «Per me una decisione difficile - la commenterà lui - ma credo che sia stata la migliore, sia per me che per la squadra. Abbiamo fatto ottime cose, posizionando il Khimki ad altissimo livello».

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Giganti # 11 (maggio 2023) | Pagina 80

Redazione Superbasket

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