Girone B - Slovenia e Francia attrazioni, Lituania e Germania outsider
Tanta qualità nel girone di Colonia con la rivincita immediata della semifinale di Tokyo. Occhi puntati su Dončić e la voglia di bissare il successo del 2017, i transalpini fanno esordire il prospetto Wembanyama. La Germania di Schröder e la Lituania dei veterani sotto le plance vogliono mettersi in luce nel gruppo potenzialmente più competitivo.
Tre potenziali pretendenti per il titolo in un girone molto competitivo. I campioni in carica della Slovenia, i vicecampioni olimpici della Francia, una storica “powerhouse” continentale come la Lituania: il gruppo B con sede a Colonia prepara un piatto ricchissimo per gli appassionati, anche per definire il quadro dei playoff con l’ordine di ingresso delle potenziali favorite.
Molti occhi saranno puntati sulla Slovenia della superstar Luka Dončić, che a soli 18 anni trascinò i biancoverdi ad uno storico titolo continentale nell’edizione 2017: l’esperienza NBA ha ulteriormente maturato la superstar classe 1999, che sarà una delle grandi attrazioni della rassegna del “Vecchio Continente”. La squadra di Sekulić conta sull’impatto balistico dei fratelli Dragić e sulla capacità di aprire il campo dello “stretch 5” Mike Tobey (certo meno impattante rispetto al suo predecessore naturalizzato Anthony Randolph...). Se la stella dei Mavericks sarà in forma e il supporting cast (non freschissimo ma competente) lo supporterà a dovere...
A sfidare la Slovenia per la leadership nel girone sarà la Francia, proponendo subito la rivincita della semifinale olimpica di Tokyo 2020 che i transalpini vinsero in volata (poi sconfitti nell’atto conclusivo dagli Stati Uniti). Ci sarà il pacchetto NBA Gobert, Fournier, Maledon, Luwawu Cabarrot e Ntilikina, out il veterano De Colo che era stato fondamentale ai Giochi. Oltre ai virtussini Cordinier e Jaiteh, c’è curiosità per verificare l’impatto del 18enne Victor Wembanyama, il prospettone di 2.19 centimetri che sarà certamente un altro predestinato ad una lunghissima carriera NBA da protagonista assoluto. La Francia ha prodotto una generazione di nuovi talenti in grado di nascondere il ritiro di Tony Parker, il progetto INSEP è una fucina di elementi di qualità assoluta e la profondità delle rotazioni a disposizione di coach Collet dà ai “Blèus” la possibilità di arrivare fino in fondo.
E la Lituania? Il c.t. Kazys Maksvytis farà leva sulla rodata coppia di lunghi NBA Valanciunas-Sabonis, ma i baltici hanno comunque qualità diffusa con l’emergente regista Jokubaitis del Barcellona e una batteria di esterni di valore (da Grigonis a Giedraitis, passando per Brazdeikis). Un nuovo Jasikevičius ancora non c’è (ma attenzione al suo allievo del 2000 in maglia blaugrana...), ma la Lituania – anche senza Motiejūnas – ha un nucleo solido e fresco di assoluta qualità, forse con meno profondità – ma a certi livelli contano le gerarchie... - rispetto alla Francia.
Per il quarto posto, utile in chiave passaggio del turno, il fattore campo favorevole spinge ovviamente la Germania, reduce dall’avventura olimpica a Tokyo incrociando anche il cammino degli azzurri. La compagine di Gordon Herbert metterà ovviamente al centro del progetto tecnico il talento offensivo di Dennis Schröder: il 29enne playmaker ex Atlanta e Lakers sarà il leader di un gruppo che vanta altri 3 giocatori NBA (i fratelli Franz e Moritz Wagner, futuri compagni di Paolo Banchero agli Orlando Magic, e Daniel Theis di Indiana). Ci sarà anche il neomilanese Voigtmann a dare sostanza e qualità balistica alla rotazione interna di una squadra che dovrà fare a meno dell’infortunato Isaac Bonga. E col tifo di casa – prima a Colonia e poi a Berlino – si può provare ad andare lontano...
A completare il girone Ungheria e Bosnia: i magiari di coach Stojan Ivković hanno uno zoccolo duro di veterani (già visti in Italia il fuciliere Vojvoda e il mancino Zoltán Perl) e un buon volume interno col naturalizzato Mikael Hopkins di Reggio Emilia e il veterano Rosco Allen.
Ma per arrivare agli ottavi di finale dovranno stupire, così come dovrà stupire la Bosnia di Vedran Bosnić. Occhi puntati sull’ex virtussino Amar Alibegović e sul neoacquisto del Real Madrid Džanan Musa; tanto volume e tanta massa sotto canestro ma la differenza dovranno farla gli esterni, a partire da Edin Atić.
© Riproduzione Riservata
Giganti # 10 (agosto 2022) | Pagina 88