“Persona per bene”. Parola di gondoliere 

“Persona per bene”. Parola di gondoliere 

Aldo Reato, per anni presidente dei “Bancali”, racconta il suo rapporto, cresciuto nel tempo, con il sindaco: “È uno di noi”

E’ alto e robusto, ma quando sale in gondola e tiene ben stretto il remo in mano, sa usare delicatezza e sensibilità. Aldo Reato, professione gondoliere, veneziano doc, per anni presidente dell’associazione dei "Bancali" che riunisce e rappresenta i gondolieri veneziani, intercetta e conosce Luigi Brugnaro per la prima volta grazie al grande amore sportivo del sindaco di Venezia, la Reyer. “Assieme ad una delegazione di gondolieri lo incontrammo per attivare un gemellaggio con la categoria e consentirci di portare al Taliercio degli striscioni con i nostri simboli, un’operazione di immagine: non ero ancora presidente della categoria ma un semplice ‘pope’ e mi affascinò subito la sua visione delle cose, il suo entusiasmo, il suo modo di stare e interagire con gli altri”.

Fu qualche tempo dopo, ad un convegno che aveva come tema la Legge speciale per Venezia a palazzo dei Dieci Savi, sede del Magistrato alle Acque, che scattò la scintilla tra i due. “Finimmo seduti uno accanto all’altro, credo casualmente. C’erano rappresentanti di categorie di cittadini, politici, anche l’ex ministro Brunetta. Si parlava di Venezia, della sua salvaguardia, della tutela ambientale, delle acque alte. Io presi la parola e diedi il mio contributo. Dissi la mia sui problemi della città: non sono un tipo che si piange addosso, ma che crede nel fare le cose, nel provare anche a prendere strade nuove. Il passato non si butta, serve ma è il futuro che conta. Quando conclusi il mio intervento lui si alzò e mi strinse la mano: “Bravo, mi piaci, così si deve parlare”. Concluso il convegno ci fermammo ancora a parlare: mi raccontò di alcune sue idee, come quella di creare una copertura sul ponte della Libertà e farci dei negozi per chi lo percorre a piedi. Voleva lasciare un segno del suo tempo. E oggi, non lo dico per piaggeria, lo sta facendo da primo cittadino”. Brugnaro, la gondola e i gondolieri. “È salito a bordo più di qualche volta della mia gondola: per la festa della promozione del Venezia Calcio e per i festeggiamenti dello scudetto della Reyer. Mi ricordo il suo sguardo e le sue raccomandazioni. Abituato a vedermi e incontrarmi come presidente dei “Bancali” non mi immaginava, con la mia stazza, con il remo in mano. “Ma ti ghe ea fa? Sémo sicuri?” (Ma ce la fai? Siamo sicuri?).

Reato capo dei gondolieri e Brugnaro, un confronto sempre franco. “Con lui non ci sono mai state incomprensioni. Con noi è sempre stato rispettoso e disponibile. È vero che parla sempre e ti travolge nel dialogo ma sa anche ascoltare. Ricordo quando nel novembre del 2016 inaugurammo il traghetto di Riva del Carbon appena ripristinato dopo tre anni di chiusura: doveva fare un piccolo passaggio per un saluto. Alla fine è rimasto quasi tutta la mattina a parlare con noi gondolieri, a ridere e scherzare, con toni e battute coloriti. Sempre rigorosamente in dialetto, come se fosse uno dei noi. Lo definiscono campagnolo, ma metterlo al centro di certe polemiche su Venezia e Mestre e su presunte scelte che avrebbe fatto a beneficio della terraferma rispetto alla città d’acqua mi pare solo speculare. Venezia e Mestre assieme, i suoi discorsi e le battute che fa riguardano nove volte su dieci la città: le sue idee, le sue visioni, i suoi sogni, i progetti. È il sindaco veramente di tutti. Se mi chiedessero di descrivere la persona direi che è un uomo per bene. Esuberante fin che vuoi, ma rispettoso. E credo anche un amico”. 

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Giganti # 1 (gennaio-febbraio 2021) | Pagina 36

Aldo Reato

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