In panchina va di moda lo straniero

In panchina va di moda lo straniero

Tra conferme, novità e scelte legate alle proprietà estere, nella stagione 2024/25 sarà record di allenatori non italiani: la metà esatta delle panchine, 8 su 16, sarà occupata da tecnici stranieri. E gli ultimi tre allenatori dell’anno per la Lega Basket dovranno emigrare o partire di rincorsa

Sulle panchine italiane non sventola più la bandiera tricolore. Si guarda sempre più all’estero per la guida tecnica delle squadre del massimo campionato nazionale. E nella stagione 2024/25 si raggiungerà un nuovo record: il 50% delle panchine di Serie A sarà occupato da allenatori stranieri. Una moda, legata anche all’aumento delle proprietà straniere – saranno 3 nel massimo campionato prossimo venturo  o una tendenza radicata? Il coach straniero in Italia non è una novità: ci sono fior di big nella storia del basket nostrano che hanno scritto pagine indimenticabili pur non essendo nati nel Belpaese. Si pensi al professor Aza Nikolic a Varese, o al nostro direttore Dan Peterson 
prima alla Virtus Bologna e poi a Milano, fino a Jasmin Repesa bicampione d’Italia con Fortitudo Bologna ed Olimpia.

Ma 8 stranieri su 16? Mai come quest’anno è andata di moda l’esterofilia, partendo però proprio dalle proprietà straniere. Varese cambierà per la terza volta in tre anni la guida tecnica del progetto di Luis Scola, che dopo gli statunitensi Matt Brase e Tom Bialaszewski ha scelto il connazionale Herman Mandole, già assistant coach nelle due annate precedenti. Ma le logiche di gioco care al General presuppongono un tecnico che padroneggi il Moreyball, già messo in pratica dal coach argentino (in pectore fino al conseguimento del patentino FIP) da assistente della Nazionale del Giappone.

A Pistoia il nuovo proprietario Ron Rowan darà fiducia all’amico David Bobalik, originario della stessa zona della Pennsylvania che ha dato i natali all’ex idolo del PalaCarrara a fine anni ‘80. Il tecnico statunitense trapiantato in Thailandia (è stato coach della Nazionale femminile, ora dirige un progetto giovanile in un college) sarà affiancato da un senior assistant italiano, verosimilmente Zare Markowski. 

A Trieste la promozione in Serie A conquistata dal coach americano Jamion Christian, scelto da Mike Arcieri come plenipotenziario del Cotogna Sports Group per implementare un sistema simile – ma non analogo – a quello di Varese, significa ovviamente conferma automatica per il tecnico che aveva all’attivo 10 stagioni da capo allenatore NCAA.

Capitali stranieri uguale tecnico estero: il sillogismo è sotto molti aspetti scontato, se non inevitabile. Ma le altre situazioni? In 4 casi si tratta di conferme: Neven Spahija a Venezia, Dimitris Priftis a Reggio Emilia, Nenad Markovic a Sassari e Igor Milicic a Napoli ripartiranno sulla panchina che avevano occupato nella stagione 2023/24.

Il tecnico croato ex assistente NBA completerà il suo percorso contrattuale alla Reyer, che lo aveva scelto a gennaio 2023 come sostituto di Walter De Raffaele, con il coach livornese che ha rinnovato in primavera con Tortona, dove era approdato in corsa sostituendo Marco Ramondino e portando il club piemontese al terzo playoff consecutivo: accordo fino al 2027 per l'ex Umana, che sarà ancora affiancato da Iacopo Squarcina. C’è stato qualche alto e basso nel corso della stagione, soprattutto legato ad un rendimento non brillante in Eurocup, ma la chiusura positiva dell’avventura playoff – superando il turno con Reggio Emilia dopo l’1-2 iniziale – ha rigenerato la fiducia del club attorno al progetto di Spahija. 

Per Priftis, già in coppia con il GM dell’UNAHOTELS Claudio Coldebella nella lunga militanza comune all’Unics Kazan, si tratta del secondo anno di un contratto triennale stipulato la scorsa estate. Il tecnico greco era la prima scelta del dirigente di Castelfranco Veneto, per diverse settimane la trattativa sembrava in stallo al punto che Reggio Emilia aveva prenotato Mario Fioretti, poi il sì di Priftis ha chiuso il discorso. E il quinto posto del 2023/24, con relativo ritorno in Europa del club di Veronica Bartoli, conferma la bontà della scelta, ovviamente reiterata per la stagione prossima ventura in vista del doppio impegno campionato-coppe. 

Nenad Markovic, tecnico bosniaco con le stimmate del giramondo con precedenti in Turchia, Spagna e Francia e conoscenza precedente negli incroci della BCL, è stato scelto da Sassari per la svolta tecnica nel difficile inverno della Dinamo versione 2023/24. Arrivato in corsa con una classifica asfittica, ha condotto in porto la nave salvezza (7 vittorie e 6 sconfitte rispetto al 7-10 del suo predecessore Piero Bucchi) meritandosi la conferma al di là del contratto in essere per il 2024/25.

Scontata anche la permanenza di Igor Milicic a Napoli: il tecnico croato di nascita ma polacco di adozione cestistica è balzato agli onori della cronaca con la splendida cavalcata vincente valsa alla Generazione Vincente la Coppa Italia 2024 a Torino. Dopo due salvezze sofferte, il club partenopeo ha vissuto a lungo nella metà alta della classifica, e l’esaltante percorso della Final Eight, concluso col trionfo in volata contro Milano, ha riacceso l’interesse del capoluogo campano per il basket. Poi l’ultimo terzo di stagione non è stato esaltante, fallendo l’obiettivo playoff, ma a dispetto di qualche sirena (Cedevita-Olimpia e qualche avance dalla Polonia, dove Milicic resta c.t. della Nazionale) si è data continuità al rapporto in forza del contratto in essere. 

L’altra new-entry sarà Marcelo Nicola, in realtà un ritorno per l’ex stella di Treviso che aveva già guidato la Nutribullet nel 2022/23, restando inattivo nell’ultima stagione. Il tecnico argentino sarà il nuovo coach di Scafati, che già aveva percorso in passato la pista straniera con Aza Petrovic; tanti candidati considerati dal patron Nello Longobardi, alla stretta finale si è scelto il coach con trascorsi anche in Israele, Germania e Spagna.

E gli italiani? Guardano (anche) all’estero: per una serie di contingenze decisamente particolari, al momento gli ultimi tre “Allenatori dell’Anno” per Lega Basket non hanno collocazione in Serie A. Sicuramente non partiranno su una panchina di Serie A Alessandro Magro, MVP nel 2021/22 con Brescia, che la Germani non ha confermato (con contratto in essere) nell’ottica di un progetto dal taglio economico più ridotto, affidandosi alla voglia di emergere dell’esordiente Peppe Poeta. Nè Marco Ramondino, Coach of the Year 2022/23 con Tortona, ancora vincolato contrattualmente per una stagione (più opzione per la successiva) alla Bertram Yachts: il tecnico irpino era in corsa per il Paok Salonicco dove l’ha spuntata un altro italiano come Massimo Cancellieri, reduce dall’avventura a Strasburgo. Nè infine Nicola Brienza, Coach of the Year 2023/24 con Pistoia, non confermato dopo il cambio di proprietà: il coach canturino ha detto no a Scafati, sembrava destinato in Polonia al Legia Varsavia, poi il richiamo del cuore – con una maxi offerta triennale – lo ha convinto a scendere in A2 per conquistare l’agognato ritorno in Serie A dell’Acqua San Bernardo, che nel 2022/23 proprio Brienza aveva fermato eliminandola in semifinale.

 

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Superbasket # 66 (giugno-luglio 202) | Pagina 74-79

Giuseppe Sciascia

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