Veneto, Piemonte e Molise: giro d'Italia tra promozioni e Scudettini
Alpo e Derthona in trionfo nei playoff di A2; Campobasso (due volte) e Reyer reginette della stagione giovanile: ecco chi ha festeggiato nella tornata di finali 2024
Le promozioni in A1 femminile hanno premiato due società che negli anni scorsi si erano avvicinate più volte al grande obiettivo, mancandolo non senza bocconi amari da digerire: stavolta invece hanno trovato l’occasione favorevole e scelto le persone giuste per arrivare fino in fondo. Per entrambe sarà debutto assoluto nella massima serie.
ALPO - Portacolori di una frazione di Villafranca, comune alle porte di Verona, l’Alpo Basket ’99, targata Ecodent, è una realtà a conduzione familiare: da sempre Renzo Soave è il presidente e il figlio Nicola l’allenatore. Nel 2018 perse di 4 punti lo spareggio per salire in A1; nel ’19 fu ancora più doloroso: sconfitta in finale per un canestro allo scadere, seconda opportunità in uno spareggio, altra sconfitta sciupando un +19. Nel dopo-Covid ha avuto una flessione ma è tornata prepotentemente in alto quest’anno, affidandosi a giocatrici di sicuro rendimento come il play Moriconi, le guardie Frustaci e Turel, le ali Parmesani e Rosignoli, le lunghe Nori e Soglia: gruppo tutto italiano, ed è una rarità, nell’epoca recente, vincere l’A2 senza straniere né oriunde. Secondo posto in stagione regolare, playoff perfetti con triplo 2-0, compresa la finale contro Udine: colpo esterno in gara-1 (davanti ai 1500 del Carnera) ribadito in gara-2 nel piccolo e ultra-stipato impianto di casa. Sfortunato invece il club friulano (in partnership con l’APU maschile; seconda finale persa in 3 anni) nell’arrivare in precarie condizioni all’appuntamento decisivo dopo aver collezionato 25 successi di fila tra stagione regolare, primi due turni di playoff e Coppa Italia di A2, vinta in finale su Derthona: 98-95 dopo 3 supplementari, la “partita dell’anno” nella categoria.
DERTHONA - Il Basket Club di Castelnuovo Scrivia, lembo di Piemonte al confine con Lombardia e poco distante dalla Liguria, ha rafforzato nell’estate 2023 la sua collaborazione con il Derthona del gruppo Gavio, diventandone a tutti gli effetti la sezione femminile. L’anno prossimo giocherà l’A1 nella nuova Cittadella dello Sport di Tortona. Dopo Reyer, Virtus Bologna e Dinamo Sassari, salgono a quattro le società presenti nella massima serie di entrambe le metà del cielo cestistico. Dopo la delusione dello scorso anno, quando da favorita uscì in semifinale, l’Autosped si è affidata al giovane coach siciliano Orazio Cutugno, e ha rimodellato con intelligenza l’organico. Tanti nomi importanti, le play Attura (fuori categoria, impressionanti le sue fiammate offensive) e Baldelli, le esterne Melchiori, Marangoni e
Leonardi, le lunghe Premasunac (rinforzo azzeccato a campionato in corso), Gianolla, Cerino; ma anche un’anima di squadra, che non era scontato. 30 vittorie in 32 partite di campionato per le “Giraffe”, e stavolta nessun cedimento sul più bello, anzi un crescendo nei playoff, culminato nel doppio +22 nella serie finale contro S. Giovanni Valdarno, brava da parte sua a eliminare Costa Masnaga nonostante il fattore-campo a sfavore e due assenze. Le due neopromosse si sono poi sfidate per il titolo di “campione di A2”, con vittoria di Derthona su Alpo, 76-71. Quanto ai playoff nazionali di B, invece, sono stati vinti da Virtus Cagliari, Cavezzo, Salerno e Campobasso.
GIOVANILI - Il vivaio di Campobasso coltiva con successo due talenti sudamericani – l’ala ecuadoriana Quiñonez (2006), già importante in A1, e la lunga colombiana Moscarella (2007) – e ragazze italiane tra le quali spicca il play marchigiano Emma Giacchetti (2007). Sotto la guida di Gabriele Diotallevi le squadre della Magnolia hanno conquistato due scudetti nelle finali giovanili 2024. In Under 19 il club molisano ha sbaragliato la concorrenza: a senso unico (+20 dopo aver toccato anche il +33) la finale contro Costa Masnaga, che in semifinale aveva detronizzato la storica rivale Basket Roma, decimata dagli infortuni nell’ultimo ballo tricolore delle sue plurititolate 2005.
Meno favorita era Campobasso in Under 17, non potendo schierare Quiñonez per limiti di età. Ma c’erano le altre due fuoriclasse, Giacchetti e Moscarella; e il loro rendimento stellare, supportato dall’applicazione delle compagne, è riuscito a prevalere su collettivi più profondi e bilanciati. Compreso il Geas Sesto S. Giovanni in una finalissima che è stata la “partita dell’anno” a livello giovanile, risolta al supplementare dopo un duello a suon di prodezze tra Moscarella (38 punti e 15 rimbalzi) e Giacchetti (30+11) da una parte, e Olivia Ostoni dall’altra (34 punti con una serie di triple alla… Caitlin Clark, o alla Steph Curry come avremmo detto fino a poco tempo fa). Le finali U17 hanno offerto anche la maggiore sorpresa stagionale: la caduta di Venezia, tra le grandi favorite per lo scudetto, sgambettata da Firenze già nello spareggio pre quarti di finale.
Molto meglio è andata alla Reyer nelle finali Under 15, in cui la squadra di coach Giovanatto ha fatto il vuoto, con tanti talenti e una fuoriclasse, la 2009 Isabel Hassan, ala romana dall’atletismo superiore e dall’abilità tecnica a 360 gradi, come ha dimostrato in finale contro Costa Masnaga con 29 punti, 10 rimbalzi e canestri da ogni posizione. Hassan era già stata protagonista, sotto età, nelle due edizioni precedenti, vinte con la maglia del Basket Roma, che quest’anno ha battuto in semifinale. Qui è toccato a Firenze il ruolo di “big” caduta a sorpresa, per mano della Futurosa Trieste guidata da un ex play di lungo corso in serie A come Stefano Attruia. Menzione speciale per Costa:
la società della Brianza lecchese ha allungato a quota 17 la sua incredibile striscia di semifinali tricolori consecutive.
Tocca ora agli staff delle Nazionali giovanili il compito di continuare la tradizione di risultati che ha regalato all’Italia ben 15 medaglie dal 2008. L’estate 2024 comprende i consueti Europei (U16-U18-U20) e il Mondiale U17.
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Superbasket # 66 (giugno-luglio 202) | Pagina 80-82