Il Film dei Playoff - Finali Scudetto 2024
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 1-3
GARA 1
75-86 dts
(19-14; 33-25; 48-54; 68-68)
L’Olimpia Milano sbanca la Segafredo Arena nella Gara 1 delle LBA Finals UnipolSai 2024 e ribalta subito il fattore campo. Bologna gioca meglio nel primo tempo (max vantaggio 25-14 al 13’), ma non riesce a scappare nonostante le basse percentuali dell'EA7 (1/9 da 3 e solo 1 assist di squadra). Il terzo quarto è il solito incubo per i bianconeri (parziale esterno di 16-3 nei primi 6’), con Milano a ricucire e sorpassare trascinata da Napier e Shields. Nel punto a punto degli ultimi 10' i padroni di casa ritrovano il vantaggio
(62-61 al 36’), ma una tripla sempre di Napier impatta sul 68-68 a 33''. Il supplementare è uno show balistico di Shields (tre triple filate da 8m, 70-79 al 43’), mentre la Virtus finisce la benzina e non riesce a ribattere in alcun modo.
IL MIGLIORE Shavon Shields, 25 punti in 27’ (6/7 da 3, eguaglia il record societario biancorosso in una gara di finale), 4 rimbalzi, 3 assist e 26 di valutazione.
IL PEGGIORE Bryant Dunston, appannato e mai incisivo nelle sue metà campo. 0 punti in 16’ con 0/1 dal campo e
0/2 in lunetta.
LA CHIAVE Dopo un primo tempo da 1/9 dall’arco, l’Olimpia gioca una seconda metà di gara da 12/18 dai 6.75, coi canestri pesanti e decisivi di Napier, Shields e Hall.
GARA 2
72-64
(12-17; 32-31; 55-51)
La Virtus è viva e non molla: batte in rimonta l’Olimpia in Gara 2 e pareggia la serie. La Segafredo parte molto male, l'EA7 la mette alle corde toccando il +13 (13-26 al 15’ e 15-28 al 16’; bianconeri quasi 9' senza segnare a cavallo dei primi due quarti). A questo punto, però, le Vu Nere si destano e, sull'onda di un parziale di 12-0 (27-28 al 18’), all'intervallo lungo mettono anche la testa avanti. La seconda metà di gara è un testa a testa senza esclusione di colpi. La spuntano i padroni di casa: confezionano un parziale di 11-0 per il 66-57 al 35’ trascinati dalle giocate e dall'energia contagiosa di Polonara e Pajola, e nel finale trovano i canestri della staffa con Lundberg e lo stesso play anconetano.
IL MIGLIORE La coppia Shengelia-Pajola è l’anima del successo felsineo. 21 punti e 8 rimbalzi per il georgiano; 4 punti con 10 assist, 7 rimbalzi e 4 recuperi per il playmaker azzurro.
IL PEGGIORE Diego Flaccadori, soli 2 punti nei 10’ in cui è chiamato in causa per i falli di Napier. Difficoltà nella regia e tiri importanti sbagliati.
LA CHIAVE Questa volta è la miglior fluidità offensiva della Segafredo (21-8 gli assist) ad avere la meglio sullo sconfinato talento individuale dell’EA7.
GARA 3
78-81
(25-29; 44-46; 59-62)
L’Olimpia esce vincitrice dalla battaglia di Gara 3, sconfiggendo la Virtus di misura. Milano prova diverse spallate nel primo tempo (max vantaggio +7, 41-34 al 15’ e 44-37 al 18’), ma Bologna è sempre pronta a restare in scia. L’equilibrio regna anche nella terza frazione, con la Segafredo a sorpassare in avvio di ultimo periodo (62-63 al 32’). Napier, Mirotic e Shields riportano avanti l’Olimpia, che si mantiene sui due possessi di vantaggio (71-65 al 36’, 77-72 al 38’). Ennesima risposta bianconera con Mickey e Shengelia (79-78 a 38’’), poi Mirotic è glaciale in lunetta (81-78 a 12’’), Melli stoppa Lundberg, la tripla di Belinelli si spegne sul ferro a poco più di 1’’ e la rimessa finale, dopo consulto all’istant replay, dice Milano e sancisce il 2-1 biancorosso.
IL MIGLIORE Nikola Mirotic, fa valere tutta la sua classe e il suo talento con 21 punti in 27’ (27 di valutazione), compresi due liberi fondamentali nel finale.
IL PEGGIORE Daniel Hackett, lontano parente della miglior versione di “Dani Boy”, 2 punti in 17’ e tanta fatica in entrambe le metà campo.
LA CHIAVE L’Olimpia fa gara di testa per quasi tutti i 40’, trovando protagonisti diversi nelle varie fasi del match e non sbagliando le giocate decisive negli ultimi minuti.
GARA 4
73-85
(23-22; 36-46; 50-66)
Mirotic è un uomo in missione: l’Olimpia batte la Virtus in Gara 4 e si conferma Campione d’Italia. Dopo un botta e risposta in avvio, con Bologna a toccare anche il +4 sul 19-23 all’8’, Milano produce il primo strappo nella seconda frazione per il 44-32 al 18’. Un 10-0 di rientro dagli spogliatoi spinge l’EA7 a +20 (56-36 al 23’), ritoccando il max vantaggio a +21 sul 61-40 al 27’. Le Vu Nere non si danno per vinte e, un passo alla volta, tornano in partita fino al -9 del 78-69 del 37’ e all’80-73 del 38’, mancando però i colpi per riavvicinarsi ulteriormente. Il finale allora è tutto a tinte biancorosse per il 31° Scudetto della storia del club, il terzo consecutivo nell’era Messina.
IL MIGLIORE Nikola Mirotic, notte da dominatore assoluto. Doppia-doppia da 30 punti e 12 rimbalzi, cui aggiunge anche 12 falli subìti, per un clamoroso 47 di valutazione complessiva.
IL PEGGIORE Marco Belinelli, il capitano bianconero stecca un altro appuntamento decisivo. 0 punti in 13’ con 0/3 dall’arco, e buona parte del secondo tempo passata in panchina.
LA CHIAVE L’EA7 fa il vuoto nei quarti centrali, trascinata dalle giocate del suo n.33 e dall’energia trascinante dei 12.000 dell’Unipol Forum. Per la Segafredo è un Everest troppo alto da scalare per rimontare.
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Superbasket # 66 (giugno-luglio 202) | Pagina 22