Vigevano torna tra le grandi, la prima volta della Luiss Roma
Le Finali della tre giorni di Ferrara hanno decretato le due squadre promosse in Serie A2. Sulla carta non erano tra le favorite, ma Elachem e Luiss hanno saputo ribaltare i pronostici
Il ritorno di una piazza storica e una novità assoluta che richiama in Italia lo spirito del college basketball a stelle e strisce. I verdetti stagionali della Serie B, mediante l'inedita formula delle Final Four in campo neutro disputate a Ferrara, hanno comunque proiettato due outsider verso il grande salto in Serie A2. Né Elachem Vigevano né Luiss Roma erano favorite per la promozione: sia nel ranking prestagionale che ancora alla vigilia della “tre giorni” estense, dove le protagoniste annunciate erano invece Orzinuovi (bicampione di Supercoppa a settembre e Coppa Italia a marzo) e Real Sebastiani Rieti. E invece il campo ha premiato la solidità e la coesione delle squadre di Paolo Piazza ed Andrea Paccariè.
Entrambe “Cinderella Stories” con risvolti diversi ma analogo happy ending: Vigevano ha impiegato 10 anni per tornare nella categoria che aveva lasciato nel 2010, scomparendo dall'allora LegAdue per motivi economici. Rifondata nel 2013 dall'attuale g.m. Marino Spaccassassi, l'escalation dalla Serie D è stata accompagnata dall'abituale spinta del pubblico di fede gialloblù. La “Salonicco d'Italia”, nickname guadagnatosi negli anni ’70 e ’80 quando sul parquet del PalaBasletta giocavano star come Giulio Iellini, Damir Solman e Clyde Mayes, ha sostenuto l'ascesa progressiva della Elachem che già 12 mesi fa si era giocata la promozione in A2 perdendo la finalissima contro Cividale solo a Gara 5.
Nell'estate 2022 l'ingresso in società di Sebastian Perin – manager farmaceutico romano già dirigente dell'Aurora Desio – ha ulteriormente alzato il tiro delle ambizioni, ma nell'ambiente ducale la promozione in Serie A2 era un sogno e non un obiettivo. Nel girone di Vigevano le favorite erano altre, a partire dalle due storiche realtà livornesi Libertas e Pielle: il roster a disposizione di Paolo Piazza era solido e competitivo con un bomber di categoria come l'estroso Stefano Laudoni, ma i “big names” militavano nelle file delle avversarie. E invece, dopo il secondo posto della regular season ottenuto grazie all'impatto casalingo e a un sistema di gioco corale, la Elachem ha imposto la legge della sua solidità nella finale contro la Maurelli Group. 3-1 strappando il servizio ai labronici in Gara 1, e vincendo nettamente entrambe le gare a Vigevano. La seconda delle quali particolarmente significativa perché si è trattato dell'addio al basket dello storico impianto di via Carducci. Il palasport che per oltre 50 anni è stato la casa del team gialloblù sarà demolito e la Serie A2 prossima ventura si giocherà nel palasport da 4300 posti nella periferia della città, inaugurato con i playoff di LegAdue nel 2010.
Ma il pass per le Final Four di Ferrara non era ancora sufficiente per festeggiare: in terra estense il collettivo ducale è emerso in tutta la sua efficacia, vedi i 5 uomini in doppia cifra nella decisiva vittoria inaugurale contro Orzinuovi. Superata senza affanni la beffa della seconda giornata contro la Luiss Roma, vittoriosa all'overtime dopo aver rimontato da meno 13 nell'ultimo quarto, il successo contro Rieti – virtualmente tagliata fuori dopo 2 turni – ha fatto scattare la festa dell'intera città. Oltre al migliaio di tifosi presenti a Ferrara, altrettanti ne sono scesi in strada radunandosi davanti al PalaBasletta e attendendo in Piazza Ducale il ritorno della squadra per festeggiare insieme in piena notte la promozione in A2. Che oltre al nuovo palasport vedrà anche un nuovo allenatore: Paolo Piazza, il tecnico del doppio salto dalla C all'A2 in sei anni, ha chiuso il ciclo col trionfo in terra estense, al suo posto arriverà un coach di categoria come Lorenzo Pansa.
Ancora più sorprendente la parabola della Luiss Roma, realtà particolarissima perché emanazione sportiva del noto ateneo di matrice economica (vi si è laureato il prossimo governatore di Bankitalia Fabio Panetta). La squadra di basket sulla spinta della NCAA americana fu un’idea di Luigi Abete, uno dei più noti imprenditori italiani che guidò Confindustria negli anni ’90 ed è stato per oltre 20 anni presidente della Banca Nazionale del Lavoro. Esattamente 25 anni dopo la nascita della Luiss Basket, il dirigente romano ha festeggiato sulle tribune di Ferrara lo storico salto in A2 della realtà che sul modello statunitense pesca tra gli iscritti dell'ateneo per costruire il roster. Nello statuto della Luiss è indicato chiaramente che i giocatori dovranno essere studenti dell'università (tra corso regolare o master): nessun compenso, solo borse di studio, pur con una deroga in vista per l'A2 nella scelta degli stranieri. Ma nel 2022/23 il roster capitolino poteva contare su elementi con una solida carriera professionistica tra A2 e B come il bomber Matteo Fallucca e il pivot Giovanni Allodi. Oltre all'emergente play casertano D'Argenzio, motorino di un basket dinamico e reattivo alla base dei successi della squadra.
Il platoon system con rotazioni profonde e grande intensità predicato da Andrea Paccariè, ex assistente della Virtus Roma degli anni ’80 poi legatosi a filo doppio al progetto dell'università capitolina, è stato determinante per coronare una stagione vissuta stabilmente al comando del Girone D. Anche nel caso della Luiss le favorite erano altre, a partire da Roseto che invece è inciampata in semifinale nell’ostacolo Fabriano. Vinta in rimonta la finalissima contro la Janus, ribaltando la serie dall'1-2 al 3-2 annullando un match ball ai marchigiani in Gara 4 e prendendosi poi il pass per la finale nella bella, gli “studenti-atleti” hanno sorpreso tutti a Ferrara. Prima la grande favorita Real Sebastiani nel match inaugurale, poi Vigevano in rimonta nel secondo atto. Infine, nello spareggio vero e proprio dell'ultima giornata con Orzinuovi, alla Luiss bastava perdere con 10 punti di scarto. Il finale di partita non è stato certo memorabile: sul più 1 degli ultimi 80 secondi, i lombardi hanno provato ad andare all'overtime, tra autocanestri d'altri tempi e tiri liberi sbagliati volutamente modello Milano-Imola del 2001 si è sfiorata la farsa. Ma per la squadra di Paccariè è finita in gloria, e nel 2023/24 sarà la Luiss a portare la fiaccola del basket romano, come massima esponente del movimento cittadino e unica squadra di A2 della Capitale.
© Riproduzione Riservata
Superbasket # 62 (luglio-agosto 2023) | Pagina 81-82