La stagione 2023-24 è ai blocchi di partenza, regalateci emozioni!

La stagione 2023-24 è ai blocchi di partenza, regalateci emozioni!

La Virtus Bologna vince la terza supercoppa italiana consecutiva. Il duello con l’Olimpia Milano promette nuovi capitoli. Le avversarie affilano le armi e lanciano la sfida al duopolio. Sullo sfondo la Nazionale azzurra verso il PreOlimpico 2024

Andiamo per ordine. Prima di parlare della Serie A UnipolSai 2023-24, vorrei chiudere l’argomento della Nazionale, anche se non sarà una chiusura definitiva per il fatto che andranno a disputare il PreOlimpico nel 2024. Primo discorso: il c.t. Gianmarco Pozzecco. Ho visto tutti i suoi allenamenti a Folgaria. Ho avuto un’impressione molto positiva. Ha messo insieme un ottimo staff. Ha avuto il genio di chiamare Carlo Recalcati come consulente-assistente. Ha fatto sgobbare la squadra con grande intensità. Ha fatto personalmente diversi interventi mirati e sempre giusti. Ha dato grande entusiasmo all’intero ambiente. Quindi, gli Azzurri sono in buone mani.

Seconda cosa:
l’ottavo posto nel Mondiale di Manila è un peccato perché l’Italia ha fatto grandissime cose nel torneo. Dopo i due gironi era prima nel suo gruppo (record 4-1). Poi hanno avuto la sfortuna di incrociare gli USA nei quarti di finale. Certo, su La Gazzetta dello Sport avevo detto che forse era un vantaggio incontrare gli USA anziché la Lituania, che è sembrata i Denver Nuggets nella sua netta vittoria contro gli statunitensi. Oh, forse la Lituania avrebbe battuto l’Italia nei quarti. Comunque, arrivare nei quarti di finale è stato un risultato positivo. Quanti avrebbero previsto una cosa simile. Inoltre, l’Italia ha battuto la Serbia (che poi ha vinto la medaglia d’argento) in una gara cruciale per il suo cammino. 

Chiudiamo questo capitolo parlando del futuro:
il torneo PreOlimpico del 2024. Sia chiaro, è molto più difficile del Mondiale. Innanzitutto, ci sarà la Spagna: forte, pericolosa e arrabbiata. E non solo la Spagna. Ma l’Italia avrà, come a Manila, le sue possibilità. Perché? Perché il c.t. Pozzecco sta facendo un importante ricambio generazionale. Fra i nuovi, dovrà trovarne uno per rimpiazzare Gigi Datome, che ha fatto volare l’Italia nel Mondiale, salvando le partite chiave contro Serbia e Porto Rico. Ma un’Italia più giovane avrà gambe, polmoni ed entusiasmo. Questa energia è la forza di questa nuova Italia.

Eurolega.
A mio avviso, sarà l’Eurolega più competitiva di sempre. Lo dico perché diverse squadre si sono rinforzate rispetto all’anno scorso. Basta un esempio: il Real Madrid ha ripreso il super play argentino Facundo Campazzo. Per questo, sono i favoriti per il titolo. Ma pure la Stella Rossa Belgrado è più forte, con due super play come Shabazz Napier e Milos Teodosic. E le altre non sono state ferme. Cosa vogliamo? Che l’Efes lasci fare razzia al Fenerbahce senza rispondere? O il Partizan lasci fare mercato alla Stella Rossa da sola? Oppure che il Barcellona stia a guardare mentre il Real fa ciò che vuole? Non credo.

Ci saranno due squadre italiane in Eurolega: Olimpia Milano e Virtus Bologna. Vedo entrambe queste formazioni molto più ‘da Eurolega’ che l’anno passato, cioè più stazza, più cattiveria, più atletismo, più difesa. Sia chiaro, per loro non sarà facile. Ma, per me, possono entrambe ambire a qualificarsi ai playoff. Da lì in poi, può succedere di tutto. Ad un certo punto l’anno scorso la Virtus e l’Olimpia avevano, tutte e due, la possibilità di arrivare alla post-season. Ma Milano è partita troppo tardi a mettere vittorie in classifica e la Virtus, dopo un’ottima partenza, ha avuto un calo. Quest’anno saranno costanti dall’inizio alla fine.

La Supercoppa Italiana
arrivando, sostanzialmente, nel precampionato, non può dare sentenze definitive. Nondimeno, qualcosa si può dire. La prima è che la Bertram Derthona Tortona, avendo perso qualche giocatore importante dall’anno scorso, è indietro rispetto agli altri anni, quando sorpresero tutti con il loro gioco totale: attacco, difesa, rimbalzi (specie in attacco). Oggi, invece, è in fase di rodaggio e ha perso la prima gara contro la Germani Brescia di 20 punti. Appunto, la Germani. Che dire? Sono la squadra che ha dato 20 punti a Tortona nella semifinale o quella che ne ha presi quasi 40, in casa, contro la Virtus Bologna nella finale? Da +20 e -40 in 24 ore è una cosa rara, se non unica.

Olimpia Milano.
Ovvio, coach Ettore Messina deve recuperare i vari nazionali, reduci dal Mondiale di Manila, operazione che non è mai semplice. Ci vogliono tempo e pazienza. Con ciò, sono stati eliminati nell’altra semifinale dalla Virtus Bologna, 78-73. Milano ha trovato ottime soluzioni da due soli giocatori, Shavon Shields (ormai immancabile, 26 punti in 26 minuti) e Nikola Mirotic, un giocatore da NBA che si trova in Italia. A parte trovare altri realizzatori, coach Messina ha detto che, prima di ogni cosa, devono ridurre le palle perse. Ma il sistema c’è, l’allenatore c’è, la squadra c’è. Ci sarà bisogno di un mese prima di poter vedere la solita macchina da guerra che conosciamo.

Virtus Bologna.
Che dire? Hanno vinto questo trofeo con una battaglia contro l’Olimpia Milano e uno show contro la Leonessa Brescia. Coach Luca Banchi, catapultato sulla panchina dopo l’esonero di Sergio Scariolo, è stato un grande coach nel dirigere i suoi senza macchia, e un grande signore nel ringraziare Scariolo, attribuendo a Sergio gran parte dei meriti del trionfo. Abbiamo visto una squadra non al completo, ma molto più reattiva rispetto all’anno scorso, capace di rendere la sua difesa una ragnatela. Anzi, in finale Brescia forse pensava di giocare 5 contro 7, tale era la rapidità  dei cambi, dei raddoppi e delle rotazioni. Comunque, vedo una finale scudetto Olimpia-Virtus.  Certe cose non cambiano!

Duello Milano-Bologna.
Come detto, per me queste squadre sono più forti dell’anno scorso. Due domande su Milano: (a) sentiranno l’assenza di Shabazz Napier, che ha cambiato tutto in positivo l’anno scorso? (b) Troveranno un tiratore per rimpiazzare il grande Gigi Datome? Ma, con Nikola Mirotic, sono una ultra-competitivi, i favoriti per lo scudetto. Due domande anche per Bologna: (a) avranno un vero play dopo avere perso Milos Teodosic (Stella Rossa) e Nico Mannion (Baskonia)? (b) Avranno più ‘sostanza’ fra i lunghi rispetto all’anno scorso, quando Milano le ha fatto male con Johannes Voigtmann e Nicolò Melli? Penso che entrambe saranno OK con tutto.

Outsider - Tortona.
Negli USA li chiamano ‘sleepers’, quelli che sembrano addormentati da quanto rimangono in silenzio. Bene, il Derthona Tortona è questo: poche parole, molti fatti. Ecco una società in costante crescita: una sequenza di promozioni, risultati inaspettati, un coach, Marco Ramondino, che è esploso sulla scena del basket italiano, uno staff dirigenziale sempre più importante e ben organizzato, un proprietario, Beniamino Gavio, che è pratico e ambizioso allo stesso tempo, e ha voluto un club in stile Eurolega e sta costruendo un impianto di prim’ordine, è abituato a vincere e ad essere importante. Insomma, un modello per tutti.

Outsider - Brescia e Venezia.
L’anno scorso Brescia è stata un mistero: vince la Coppa Italia ma non fa i playoff, tra l’altro per differenza canestri. Ora, senza parlare tanto, ha messo insieme una squadra almeno da playoff, tenendo elementi importanti e chiudendo i buchi che c’erano, e quindi, per me, è migliorata. La scorsa stagione Venezia ha sbancato Milano, un’indicazione di una squadra forte. Ma poi, come Brescia, ha avuto diversi problemi. Ora coach Neven Spahija, uno super navigato, ha rivoluzionato il roster e avrà una squadra più giovane, più atletica e più adatta ai suoi sistemi. Inoltre, considero anche Sassari e Trento fra le outsider più pericolose. 

Salvezza.
Ovviamente quando si parla di salvezza, si dà un’occhiata alle squadre neopromosse. In questo caso Cremona e Pistoia. Ma in questi ultimi anni le squadre salite dalla Serie A2 hanno fatto bene, spesso non retrocedendo. Comunque, c’è un distacco fra le big (Milano e Bologna) più le outsider (Tortona, Brescia e Venezia) e il resto della classifica. Vuol dire che tutte le altre devono dare un’occhiata più in basso che in alto. E parlo quindi non solo di Cremona e Pistoia, ma anche di Pesaro, Scafati, Varese, Napoli, Reggio Emilia, Brindisi e Treviso. Tuttavia, 2-3 di queste ultime possono diventare anche loro delle ‘outsider’.

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Superbasket # 63 (ottobre-novembre 2023) | Pagina 4-5

Dan Peterson

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