Germani Brescia
La Germani sarà testa di serie numero 8 dopo un girone di andata all'insegna degli alti e bassi. Il ritorno di Petrucelli dovrà dare la marcia in più alla formazione di Alessandro Magro, che avrà bisogno di un grande Della Valle per provare a scalfire la solidità della difesa dell'Olimpia
Ultima a qualificarsi per Torino, nonostante la sconfitta del turno numero 15 a Verona e grazie al contemporaneo stop di Brindisi a Sassari, Brescia si presenta al Pala Alpitour per provare a stupire tutti. La squadra che nel 2022 a Pesaro mise maggiormente in difficoltà Milano, cedendo solo negli ultimi 5' della semifinale, saprà impegnare nuovamente la testa di serie numero 1? Il compito è quanto mai improbabile, ma in vista di un girone di ritorno che in casa Germani si auspica molto più brillante rispetto all'andata, la truppa di Alessandro Magro cerca certezze alla Final Eight contando sul ritorno dell'azzurro John Petrucelli per cambiare marcia.
L'OBIETTIVO • Realisticamente è quello di vendere cara la pelle contro la favorita Olimpia, facendosi trovare pronti nel caso in cui l'EA7 non dovesse presentarsi al meglio all'appuntamento con la Final Eight. In partita secca la Germani può essere un cliente difficile alla luce del livello di profondità e fisicità del roster; sul piano dei risultati le aspettative sono fisiologicamente limitate dall'incrocio sulla carta “impossibile” con Milano, nella rivincita della semifinale del 2022 a Pesaro. Ma almeno sulla carta, la truppa di Alessandro Magro ha muscoli, rotazioni e alternative a disposizione per provare a competere contro la testa di serie numero 1. E nel caso di clamoroso upset, con Virtus Bologna, Venezia e Tortona sul lato opposto del tabellone, ci sarebbe spazio per sognare: Brescia rimpiange ancora l'occasione persa nel 2018 a Firenze, quando perse la finalissima contro Torino lasciando sul ferro le opportunità chiave in lunetta.
IL CAMMINO • Brescia si presenta al Pala Alpitour con lo status di testa di serie numero 8 ottenuto grazie al raid del 2 gennaio a Sassari: la parità a 14 punti a metà del cammino vede il club del pàtron Mauro Ferrari in vantaggio proprio grazie al 78-73 al PalaSerradimigni, vendicando così l'eliminazione nei quarti playoff della stagione passata. Il percorso dell'andata non è stato lineare né brillante: gli infortuni di Caupain e Petrucelli e i nuovi assetti da ridefinire rispetto al 2021/22 hanno creato tanti sbalzi di tensione nel rendimento della Germani. In particolare, l'inizio è stato accidentato con 4 punti nei primi 6 turni, complici tanti stop in volata (addirittura due consecutivi col minimo scarto contro Brindisi e Pesaro). Poi la squadra ha accelerato dopo la pausa per la Nazionale, ma il passo è sempre stato incostante e i passi falsi con Trento e Verona, successivi all'impresa di Sassari, hanno impedito alla Germani di andare oltre l'ottavo posto. Tre posizioni in meno rispetto al 2022, quando Brescia si era piazzata quinta nel tabellone della Final Eight di Pesaro (chiudendo terza la regular season a fine stagione).
LA STELLA • Amedeo Della Valle sta rendendo meno rispetto allo stellare 2021/22 da MVP e secondo miglior marcatore del campionato, ma resta il cardine del sistema di gioco di Alessandro Magro. Il 30enne bomber ex Reggio Emilia ed Olimpia è il giocatore simbolo dell'era Mauro Ferrari, che lo ha riaccolto dopo il giro di orizzonti senza esito sul mercato estivo di Eurolega. Le fortune offensive della Germani passano dalle sue iniziative con la palla in mano, non solo triple ma anche assalti al ferro considerando che nessuno va in lunetta più di lui in serie A. E il ritorno di Petrucelli, che nel girone d'andata è stato anche capocannoniere, può certamente aiutare l'esterno piemontese ad essere meno “attenzionato” dalle difese avversarie. Sfondare il bunker di Milano con le sue iniziative e le sue triple è il compito che gli chiede la Germani, in una Coppa Italia nella quale non si può prescindere da una sua prestazione da superstar per superare l'ostacolo inaugurale.
L'UOMO CHIAVE • John Petrucelli è l'elemento cardine chiamato ad alzare i giri in difesa, al di là del suo clamoroso fatturato offensivo nelle 8 gare disputate nel girone d’andata. Oltre a catalizzare i possessi in alternativa ad “ADV”, il neo-azzurro riveste spesso il compito di sentinella sull'avversario più pericoloso, e la sua strepitosa vena balistica espressa nel primo scorcio del 2022/23 aumenta il potenziale di uno degli attacchi più temibili della Serie A. Ma l'oriundo serve soprattutto in difesa, reparto non sempre all'altezza delle ambizioni di vertice della Germani: è “là dietro” che l'ex Ulm deve girare qualche vite per stringere le maglie non sempre ristrette della retroguardia. Quanto peserà la lunga inattività nelle gambe del top-scorer stagionale di Brescia, in una riattivazione che avrà un valore fondamentale soprattutto nella rincorsa playoff delle 11 gare successive alla Final Eight?
IL PUNTO DI FORZA • Brescia ha alzato il livello di fisicità e la qualità delle rotazioni per prepararsi al meglio al doppio impegno. Sette stranieri da ruotare per sei posti (otto a libro paga contando le aggiunte di Nikolic e Taylor, però Caupain è ai box a tempo indeterminato), grande abbondanza di soluzioni sul perimetro a supporto del bomber Della Valle, tante alternative anche sotto i tabelloni, con l'agile Cobbins e il muscolare Odiase a ruotare nello spot di 5, mentre il veterano Gabriel e il dinamico Akele si alternano nello spot di 4. E c'è sempre l'inossidabile Burns di scorta per ogni evenienza. Sulla carta c'è una opportunità per ogni evenienza, con una rotazione che può arrivare fino a 12 giocatori e la possibilità di affrontare ogni avversario con assetti e quintetti diversi. Cosa che rende comunque assai temibile la Germani nell'appuntamento in “partita secca” senza domani.
IL PUNTO INTERROGATIVO • Il rovescio della medaglia dell'imprevedibilità è legata ad un rendimento troppo spesso “sinusoidale” nell'arco della stagione e della stessa partita. Che Germani vedremo nel match inaugurale della Coppa Italia 2023, soprattutto sul piano dell'atteggiamento difensivo che sarà basilare per non farsi stritolare dalla solidità dell'impianto di gioco di Milano, impostando una partita su ritmi alti che possa mettere in difficoltà l'EA7? Sarà la Brescia capace di tenere Tortona a 68 punti o quella che ne ha subiti 99 da Treviso? Per una squadra di atleti, la chiave sarà la capacità di correre e giocare a punteggio alto, cosa impossibile se l'impatto in retroguardia non sarà all'altezza della situazione, e se non si reggerà l'urto a rimbalzo. Ma lo “stress test” che propone l'Olimpia sarà oltremodo probante per capire se la Germani ha la capacità di alzare l'asticella del suo rendimento negli “elimination games” senza domani.
IL COACH • Seconda Coppa Italia consecutiva per Alessandro Magro, che lo scorso anno si fermò proprio contro Ettore Messina in semifinale. Il tecnico di Castelfiorentino, lo scorso anno miglior allenatore della Serie A al suo esordio da head coach in Italia, è alle prese con le abituali necessità di mettere a punto una squadra impegnata su due fronti (nel 2021/22 Brescia non si era qualificata per le competizioni internazionali). La panchina lunghissima è un vantaggio sulla carta, ma a volte diventa un problema se le gerarchie oscillano tra campionato ed EuroCup. La perfetta suddivisione dei ruoli nel contesto di una chimica ben rodata era stata determinante per quella straordinaria serie di successi consecutivi della seconda metà della stagione passata; la sensazione è che quest'anno Brescia non abbia ancora trovato la chiave per scaricare a terra tutti i cavalli del suo motore. Sarà la Coppa Italia l'occasione buona per consentire a coach Magro di sfoderare appieno le qualità della sua squadra?
IL PRECEDENTE • 2 ottobre 2022, turno inaugurale della Serie A: Milano vince col brivido 78-77 con Melli MVP (14 punti, 9 rimbalzi e la stoppata sulla sirena per l'eventuale sorpasso di Gabriel). Da una parte c'era ancora Pangos (ma non Shields), dall'altra Caupain in regia a guidare il gioco, prima dell'innesto in corsa di Nikolic, e Ryan Taylor sul perimetro al posto di Moss. Però la Germani ci crede proprio in funzione del risultato dell'andata al Forum: l'Olimpia era ancora in rodaggio dopo la sconfitta nella semifinale della Supercoppa contro la Virtus Bologna, per Brescia era la prima uscita ufficiale dopo le amichevoli precampionato. Ora entrambe le squadre hanno assetti e protagonisti diversi, ma quella sconfitta in volata trasmette ai biancoblù la sensazione che la sfida contro Milano non è del tutto ingiocabile. Sarà così solo con un Della Valle d'annata e col vero Petrucelli, oltre che con l'impatto interno della coppia Cobbins-Odiase contro la batteria di lunghi da Eurolega dell'EA7.
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Superbasket # 60 (febbraio-marzo 2023) | Pagina 36-39