Anno 2007: Siena inizia il dominio, Belinelli vola negli USA
Anno primo della dinastia della Montepaschi Siena. A distanza di tre anni dall'ultimo trionfo, la Mens Sana torna a vincere lo scudetto, il secondo della storia ma soltanto il primo di una vera e propria egemonia, almeno in campionato. In panchina, salutato Charlie Recalcati, la successione è stata semplice con lo storico assistente (e plurivincitore a livello giovanile) Simone Pianigiani che, anche lui, si iscrive al club dei tecnici vincitori all'esordio in Italia. Una squadra fortissima ma anche costruita con nomi nuovi, che presto con Siena si sarebbero affermati come giocatori di altissimo livello come McIntyre, Sato, Stonerook e Kaukenas.
Un cammino pressoché perfetto, condito dall'imbattibilità casalinga durante la regular season e da una marcia quasi immacolata nei playoff. Dopo il 3-0 su Cantù, la serie contro Roma non inizia nel migliore dei modi, con la sconfitta casalinga nel primo atto, prontamente riscattata con la restituzione dello scalpo nella successiva gara-2. Il terzo atto è una delle partite storiche del nostro campionato, quella che, di fatto, sancisce virtualmente la chiusura della serie: dopo 3 tempi supplementari e tante occasioni mancate da entrambe le squadre per chiudere la contesa la spunta la Mens Sana con un epico 114-108, rendendo una formalità il quarto match. Il 7 giugno 2007 la serie termina con un secco 70-49 anche se la scena è tutta per un altro giocatore, la stella serba Dejan Bodiroga che chiude ufficialmente la sua gloriosissima carriera. Nel frattempo, la passerella di Siena si conclude in finale con il netto 3-0 sulla Virtus Bologna, tornata dopo sei anni all'ultimo atto.
Anche il 2007, come spesso accaduto in queste ultime annate, ha le sorprese: dalla neopromossa Montegranaro che sfiora una clamorosa qualificazione ai playoff (dopo aver centrato le Final Eight di Coppa Italia, come vedremo), a Biella che, da sesta classificata, costringe la Virtus Bologna alla bella per superare i quarti di finale, fino a Udine che continua egregiamente a mantenere la categoria senza troppi patemi. Merito anche di un tecnico come Cesare Pancotto, allenatore dell'anno per Superbasket, capace di stupire con poco e di costruire squadre divertenti e allo stesso tempo efficaci. Dopo gli inizi nella sua Porto San Giorgio, sono tanti i momenti (e i posti) in cui Pancotto ha lasciato il segno: Pistoia, Siena, Trieste, le tre piazze che riportò in Serie A, oltre a Forlì e, ovviamente, l'esperienza positiva del primo anno a Cremona che gli è valso il titolo di miglior tecnico. Un riconoscimento ottenuto anche nel 2006 con Udine, stagione che l'ha portato anche alla conquista del prestigioso premio Reverberi.
Chi sale e chi inizia il proprio lento declino. È il caso della Fortitudo Bologna che, dopo l'avvicendamento dell'anno precedente tra Seragnoli e Martinelli, vive una stagione nera con il tredicesimo posto e il nuovo cambio al timone con l'arrivo di Sacrati, l'uomo che non riuscirà a salvare la Effe dal suo destino. Il tredicesimo posto, l'addio di Belinelli e i tanti cambi in panchina sono solo una sentinella dell'uragano che si sta per abbattere sulla parte biancoblù di Bologna.
Da un trofeo all'altro, ossia la Coppa Italia che, per la settima volta, viene alzata dalla Benetton Treviso. Ancora una volta a cedere il passo è la Virtus Bologna che, davanti al proprio pubblico, non riesce a ottenere quel trofeo che le manca ormai da sei anni. Per la Marca, però, si tratta dell'ultima gioia della sua storia: a causa di un errore societario, la Benetton incappa in una penalizzazione di 12 punti per il tesseramento di Erazem Lorbek che comporta ai biancoverdi la mancata qualificazione ai playoff e, di conseguenza, la revoca della licenza di Eurolega (il regolamento prevedeva un piazzamento minimo nella prima metà della classifica per mantenerlo).
Uno dei trascinatori in quella stagione è senza dubbio Matteo Soragna, giocatore dell'anno per Superbasket: dopo l'esplosione a Barcellona Pozzo di Gotto, è il trasferimento a Biella che lo consacra, permettendo al giocatore lombardo di diventare la bandiera dei piemontesi in Serie A, prima di trasferirsi proprio nella Marca. Con la maglia di Treviso, l'ala di Mantova esordisce in Eurolega oltre a conquistare lo Scudetto nel 2005 e due Coppe Italia. Nel 2009, poi, il ritorno a Biella prima di volare insieme a Basile a Capo d'Orlando per riportare l'Orlandina in Serie A. I successi maggiori, però, sono arrivati con la Nazionale: il bronzo europeo nel 2003, l'argento Olimpico nel 2004 recitando in entrambe le circostanze un ruolo importantissimo nello scacchiere di Charlie Recalcati.
Nel complesso, però, non è un anno positivo per l'Italia in Europa. Da un lato le nostre squadre non vanno oltre le Top 16 (Treviso e Roma) o la fase a gironi (Napoli all'esordio e la Fortitudo Bologna) in Eurolega e nemmeno in Uleb le cose vanno meglio con Siena e Udine eliminate, rispettivamente, ai quarti e agli ottavi; dall'altro arriva una nuova delusione per la Nazionale, che all'Europeo cade ancora prima della fase finale venendo eliminata nel secondo girone di qualificazione, complice la sconfitta contro la Germania.
La soddisfazione maggiore, invece, proviene ancora da oltreoceano: dopo Bargnani, l'NBA accoglie anche Marco Belinelli, scelto al numero 18 del Draft dai Golden State Warriors. Per il Beli, nonostante un inizio tutt'altro che semplice, quello è il punto di partenza per un'escalation che lo porterà sino ai vertici. A raccontare le sue prodezze, e quelle di tutte le star americane, ormai da anni c'è Federico Buffa, meglio conosciuto come “l'avvocato” che, in coppia con Flavio Tranquillo, ha fatto innamorare generazioni di appassionati con la sua conoscenza e con il suo modo ineccepibile di giocare con lo storytelling. Cresciuto con Tranquillo alla “scuola” di Aldo Giordani, Buffa, personaggio dell'anno per Superbasket, è per anni la Bibbia della pallacanestro a stelle e strisce, in televisione come nei suoi libri nei quali racconta storie “underground” di talenti e campetti americani che in pochi conoscono.
- Personaggio dell'anno
Federico Buffa
- Allenatore dell'anno
Cesare Pancotto
- Atleta dell'anno
Matteo Soragna
- Nazionale Italiana maschile
Europei, 9° posto
- Scudetto maschile
Montepaschi Siena
- Coppa Italia maschile
Benetton Treviso
- Supercoppa maschile
Montepaschi Siena
- Eurolega
Panathinaikos Atene
- ULEB Cup
Real Madrid
- FIBA EuroCup
Club Basquet Girona
- FIBA EuroCup Challenge
CSK VVS Samara
- Promosse in Serie A1 maschile
Nuova AMG Sebastiani Rieti
e Scavolini Spar Pesaro
- Promosse in Serie A2 maschile
Power Dry Pistoia e Prima Veroli
- Nazionale Italiana femminile
Europei, 9° posto
- Scudetto femminile
Phard Napoli
- Coppa Italia femminile
Germano Zama Faenza
- Supercoppa femminile
Phard Napoli
- Coppa Campioni femminile
Spartak Mosca
- EuroCup
Dinamo Mosca
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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 74-75