Anno 1988: Pesaro delirio scudetto, Vicenza poker leggendario
E' Pesaro la grande protagonista della stagione 1988 con i biancorossi marchigiani che conquistano il loro primo, agognato, scudetto. C’è anche la grande novità del McDonald’s Open, altro evento destinato ad avvicinare le due sponde dell’Oceano cestistico. Il primo atto della stagione è però il quarto acuto dell’anno di Milano. La Tracer, da padrona di casa, fa sua la coppa Intercontinentale battendo il Barcellona. Milanesi che volano poi negli USA per la nuova kermesse targata NBA. A Milwaukee si giocano il trofeo, nell’inusuale formato a tre squadre, Bucks, Tracer Milano e nazionale sovietica. Vincono, nettamente, gli statunitensi trascinati dai leggendari Cummings e Moncrief. Milano si difende con orgoglio proprio contro i Bucks prima di crollare di fronte all’URSS.
In campionato la squadra biancorossa parte come sempre favorita, con Pesaro a fungere da sfidante. Tanti secondi posti per la Vuelle che riesce, al terzo tentativo, a conquistare il campionato. Battere la rivale di sempre, nonché bestia nera, Milano è l’obiettivo stagionale per la Scavolini. L’Olimpia passa nelle mani di Franco Casalini, allenatore dell'anno per Superbasket. Il coach milanese, dopo i tanti anni da vice di Peterson, completa la sua brillante carriera con il trittico Coppa dei Campioni-Intercontinentale e Campionato. In panchina per la Vuelle c’è l’approdo di Valerio Bianchini. La coppia di stranieri iniziale è di alta qualità (l’ex Pro Ballard ed Aza Petrovic) ma non fa decollare la Vuelle. Pesaro cambia in corsa inserendo due altri ex NBA, il veterano play Darwin Cook e l’ala Darren Daye. Sarà la coppia delle meraviglie che incanterà il palazzetto di via dei Partigiani. Dopo il quinto posto in stagione regolare la Scavolini beffa Varese in semifinale, poi nell’ultimo atto sbanca il PalaTrussardi in gara 2 grazie ad un superbo Magnifico prendendo l’inerzia della serie. Celebre l’istantanea di gara 4 dove il capitano biancorosso indica, ad un D’Antoni a terra sul parquet, che questa volta nessuno potrà strappare loro lo scudetto.
Stagione che profuma di storia anche per la Juve Caserta. La Snaidero di Oscar e Gentile, guidata in panchina da Franco Marcelletti, stende nella finale di Coppa Italia Varese e conquista il suo primo trofeo.
Si rifà invece con gli interessi l’allora Tracer nella massima competizione continentale. Nella prima edizione in formato Final Four le scarpette rosse si ripetono battendo, in semifinale l’Aris di Galis e poi, ancora una volta, il Maccabi nella sfida decisiva. Nella finale di Gand Milano controlla le sfuriate di Jamchy e dell’ex Barlow, sono McAdoo (25 punti), Brown e D’Antoni a portare la terza Coppa dei Campioni nella bacheca delle Scarpette Rosse.
Storia che si ripete anche al femminile. Vicenza cala il poker di Coppe dei Campioni consecutive domando ancora la Dinamo Novosibirsk nella finale di Dusseldorf. Ennesimo titolo che va ad arricchire la bacheca del patron Antonio Concato, personaggio dell'anno per Superbasket. Fondatore della società biancorossa nel 1958, rimarrà al timone per oltre 60 anni, fino all’ultimo dei suoi giorni. I numeri dicono davvero tutto della straordinaria epopea di Concato e della sua Vicenza: 12 scudetti, 5 Coppe dei Campioni e una Ronchetti, oltre a 14 scudetti giovanili ad impreziosire un periodo unico. Ancora una volta ko la Deborah Milano che dovrà cedere, nella finale di Coppa Ronchetti, anche contro la Dynamo Kiev.
Il 1988 è anche anno olimpico che però non vede tra le partecipanti del torneo cestistico l’Italia. Gli azzurri, guidati da Valerio Bianchini, escono di scena nel preolimpico disputato in Olanda. Dopo le vittorie su Spagna e Francia, nella seconda fase, fatali le sconfitte in serie contro Jugoslavia, Grecia ed URSS. Inizio di un digiuno olimpico che durerà sino a Sidney 2000.
Non basta agli azzurri il contributo di Antonello Riva, giocatore dell'anno per Superbasket. Il “Nembo Kid” canturino, 7 coppe internazionali con i brianzoli, è tuttora il recordman per punti segnati in una sfida, 46 con la Svizzera nel settembre del 1987, e complessivi in maglia azzurra. L’edizione dei giochi di Seul di quell’anno resterà storica: gli USA di David Robinson ammainano bandiera bianca contro l’URSS in semifinale, prima sconfitta per gli statunitensi dopo lo “scippo” della contestata finale olimpica di Monaco di Baviera del 1972. Da quel momento nasce l’idea che porterà alla creazione del Dream Team.
- Personaggio dell'anno
Antonio Concato
- Allenatore dell'anno
Franco Casalini
- Atleta dell'anno
Antonello Riva
- Nazionale Italiana maschile
Non ha partecipato a manifestazioni
- Scudetto maschile
Scavolini Pesaro
- Coppa Italia maschile
Snaidero Caserta
- Supercoppa maschile
non disputata
- Coppa Campioni maschile
Tracer Milano
- Coppa delle Coppe
CSP Limoges
- Coppa Korac
Real Madrid
- Promosse in Serie A1 maschile
Yoga Bologna, Alno Fabriano
e Cantine Riunite Reggio Emilia
- Promosse in Serie A2 maschile
Citrosil Verona e Teorema Arese
- Nazionale Italiana femminile
Non ha partecipato a manifestazioni
- Scudetto femminile
Primigi Vicenza
- Coppa Italia femminile
non disputata
- Supercoppa femminile
non disputata
- Coppa Campioni femminile
Primigi Vicenza
- Coppa Ronchetti
Dynamo Kiev
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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 36-37