“Personalità, valori, visione d’insieme”

“Personalità, valori, visione d’insieme”

La sua opinione è risultata fondamentale nello stabilire il nuovo corso della nostra Lega europea

Esprimere un parere in pubblico su qualcuno con il quale hai uno stretto rapporto o condividi una storia comune può portare talvolta a malintesi, ed è sempre qualcosa di soggettivo. L’oggettività, invece, è nei dati statistici e la conclusione è certa: Ettore Messina è uno dei più grandi allenatori della storia della pallacanestro europea. Ma la mia definizione personale va oltre: Messina è una delle più grandi personalità del basket. Infatti, limitare il suo contributo al ruolo di coach significa impoverire la realtà. Altrettanto riduttivo è pensare che la sua influenza sul basket si sia fermata alle frontiere europee.

L’impatto tecnico di Ettore sul gioco è stato di tale importanza che la relativa valutazione va al di là delle mie competenze tecniche. Lascio questo compito a chi è più preparato di me in materia. Ma se devo riflettere su quello che ha dato all’organizzazione in generale, allora mi è più facile: l’avanzata del basket in Europa degli ultimi due decenni è esemplificata dalla professionalizzazione e modernizzazione dei club dove Messina ha allenato. Con il suo lavoro ha contribuito a farli diventare top club a livello europeo. Il coach ha scritto una pagina fondamentale nella comprensione e interpretazione del processo che abbiamo iniziato nel 2000. La sua visione va molto al di là della vita del club: si rivolge anche al sistema basket nella sua totalità e alle strutture di governo e di organizzazione, su cui si esprime sempre con chiarezza e coerenza straordinaria. Abbiamo chiesto ripetutamente l’opinione di Ettore per la sua capacità di cogliere l’interesse generale del sistema e di assumere un punto di vista indipendente anche rispetto all’utilità a breve termine del suo club del momento.

Messina ha sostenuto fortemente e difeso il concetto di un campionato europeo organizzato per i club, in modo che la professionalità, la qualità del gioco, l’esperienza offerta ai tifosi siano più importanti della politica e della burocrazia. Sono stati anni di intensi dibattiti: per cambiare lo status quo, metabolizzare nuove regole o linee guida, migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti e coinvolgere gli allenatori nel ruolo di promotori della Lega europea. In un’epoca in cui gli aspetti di business sono sempre più integrati con le decisioni sportive, Ettore ha esposto una lettura perfetta delle esigenze della Lega, aiutandoci a individuare dei punti fermi che permettono di bilanciare i nostri impegni con le esigenze di clienti e partner commerciali.

Ci sono altri motivi che spiegano la mia definizione di Ettore come “personalità” capace di andare oltre il suo lavoro di allenatore: un’esperienza indimenticabile l’ho vissuta durante la nostra Final Four a Praga nel 2006. La mattina ho visto Ettore giocare con il suo figlioletto ricoverato in ospedale, nel pomeriggio l’ho ammirato mentre guidava il suo Cska alla vittoria. Due immagini di una persona capace di darsi incondizionatamente, con impegno assoluto, sul versante personale e professionale. Il dovere come richiamo totalizzante. Il ruolo che i personaggi pubblici svolgono nella nostra società è fondamentale per i valori che possono trasmettere. In questa vasta area culturale Ettore ha definito la sua personalità: creatività, professionalità, sportività, esigenza, impegno e una capacità insolita e straordinaria di comunicare. Siamo fortunati per averlo potuto apprezzare per molti anni in Europa.

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Giganti # 4 (febbraio 2018) | Pagina 28

Jordi Bertomeu

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