Anno 1992: Incanta il Dream Team, Treviso gioia scudetto

Anno 1992: Incanta il Dream Team, Treviso gioia scudetto

Anno di grandi cambiamenti e letteralmente “da sogno” per gli appassionati di basket di tutto il pianeta. È l’anno del Dream Team che incanta la Barcellona olimpica, ma anche la stagione di una nuova stella destinata a brillare per oltre un decennio, la Benetton Treviso. Dopo Caserta campione tocca proprio alla squadra della famiglia Benetton trionfare, per la prima volta, nel campionato italiano. Alla guida del sodalizio trevigiano Gilberto Benetton, personaggio dell'anno per Superbasket, che inizia la serie di grandi vittorie che esalteranno i tifosi della marca per oltre due lustri. Il roster biancoverde è sontuoso: in posizione di play viene ingaggiato l’ex Pro Vinny del Negro, il vero acquisto che però trasforma l’armata di coach Pero Skansi è quello di Toni Kukoc. I trevigiani, nonostante una stagione travagliata per gli infortuni, volano in finale battendo, in tre partite di semifinale, il Messaggero Roma.

Ad attenderli la Scavolini Pesaro, guidata in panchina da Alberto Bucci ed in campo dai soliti Daye, Magnifico e Costa, a cui si aggiunge una guardia tostissima come Workman. I biancorossi marchigiani intascano, nelle Final Four di Forlì, la Coppa Italia battendo nell’ultimo atto proprio la Benetton. La finale è spettacolare e intensa, la spunta la Benetton grazie anche all’impatto di Massimo Iacopini. La guardia toscana, giocatore dell'anno per Superbasket, è la vera arma in più per la squadra veneta con cui conquisterà 5 trofei.

Luci ed ombre in campo internazionale per le squadre italiane impegnate nelle coppe europee. Nonostante il nuovo format dell’allora FIBA European League che vede al via ben tre rappresentanti nostrane, non riesce l’acuto decisivo. Con Caserta che non supera gli ottavi di finale e una Virtus Bologna rabberciata si arrende solo dopo 3 partite nei quarti al Partizan Belgrado, è Milano l’unica sopravvissuta. I biancorossi volano alle Final Four regolando in due partite il Barcellona. In semifinale l’Olimpia si fa sorprendere, anch’essa, dai giovani leoni serbi trascinati da Danilovic con il Partizan che completa il capolavoro in finale: una magia di Djordjevic gela all’ultimo secondo Badalona regalando, alla truppa guidata da un giovane coach di nome Obradovic, il trofeo. In Coppa d’Europa (l'ex Coppa delle Coppe) la Verona dei miracoli arriva sino alle semifinali fermata solo dai vincitori del torneo del Real Madrid.

A dare lustro al basket italiano ci pensano le formazioni impegnate in coppa Korac. Le semifinali diventano già un “mare nostrum”: il Messaggero spegne Valladolid, nello scontro fratricida la Scavolini Pesaro beffa Cantù con un solo punto di differenza tra andata e ritorno. Ma non bastano Daye e Workman ai padroni di casa perché i ragazzi di coach Di Fonzo vincono grazie al super quintetto Fantozzi-Niccolai-Premier-Radja e Mahorn che mescola esplosività ed esperienza. Secondo successo nella terza coppa continentale per i romani dopo quella conquistata con Mario De Sisti in panchina. Per l'allenatore originario di Ferrara, coach dell'anno per Superbasket, la soddisfazione di portare nel basket che conta la Dinamo Sassari conquistando la promozione in serie A2.

Bandiera italiana che sventola alta anche in Coppa Ronchetti dove in finale va in scena un altro derby. La spuntano le ragazze della Estel Vicenza che domano, nel doppio confronto, Priolo. Non c’è Como invece nella gara che vale la prima “Eurolega” al femminile: a Bari è Valencia a trionfare con le spagnole che piegano le ucraine della Dinamo Kiev. Comense che si rifà difendendo il titolo conquistato l’anno precedente in campionato. Dopo 5 battaglie la Conad Cesena deve inchinarsi a Ballabio, Still e compagne.

L’ultima parte di stagione è, come detto, quella però più affascinante. A Barcellona gli USA schierano quella che sarà, probabilmente per sempre, la migliore squadra mai vista su un parquet. Dopo la bruciante eliminazione in semifinale a Seul, gli statunitensi mettono in campo una corazzata stellare. Agli ordini di Chuck Daly, coach dei Pistons, si possono ammirare 12 autentici fuoriclasse guidati da sua maestà Michael Jordan. Con lui Magic Johnson (tornato proprio per l’evento olimpico dopo i ben noti fatti legati alla sua sieropositività) Bird, Ewing, Barkley, Malone e tanti altri che delizieranno la kermesse catalana. Mai in discussione la vittoria finale, che arriva nella partita decisiva contro la neonata Croazia di Kukoc e Petrovic.

 

  • Personaggio dell'anno

    Gilberto Benetton

  • Allenatore dell'anno

    Mario De Sisti

  • Atleta dell'anno

    Massimo Iacopini

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto maschile

    Benetton Treviso

  • Coppa Italia maschile

    Scavolini Pesaro

  • Supercoppa maschile

    non disputata

  • Coppa Campioni maschile

    Partizan Belgrado

  • Coppa d'Europa

    Real Madrid

  • Coppa Korac

    Il Messaggero Roma

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Panasonic Reggio Calabria, Marr

    Rimini, Lotus Montecatini, Kleenex

    Pistoia, Turboair Fabriano

    e Scaini Venezia

  • Promosse in Serie A2 maschile

    Burghy Modena e Vini Marsala

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Olimpiadi, 8° posto

  • Scudetto femminile

    Pool Comense Como

  • Coppa Italia femminile

    non disputata

  • Supercoppa femminile

    non disputata

  • Coppa Campioni femminile

    Valencia BC

  • Coppa Ronchetti

    Estel Vicenza

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 44-45

Redazione Superbasket

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