Anno 1985: Gioisce Milano con Carroll, Azzurri ancora sul podio
Annata rivoluzionaria quella del campionato 1984/85 che vede, per la prima volta, l’introduzione del tiro da tre punti. Posizionata a 6,25 metri dal canestro, questa linea demarcherà l’inizio di una nuova era cestistica. È la stagione della grande rivincita di Milano: l’Olimpia, dopo quattro finali tremendamente beffarde, si riscatta clamorosamente. Trionfi che però non arriveranno nella solita “casa”: a causa di una forte nevicata, parte del tetto del celebre “Palazzone” di San Siro crolla nella notte tra il 16 ed il 17 gennaio 1985, costringendo le scarpette rosse a dividersi tra il PalaLido e la tensostruttura dell’area di Lampugnano. La stagione però si apre con l’ultimo sigillo del triennio magico della Virtus Roma. Gli uomini di coach Valerio Bianchini completano la bacheca con il trionfo in Coppa Intercontintale nel torneo giocato a San Paolo del Brasile. Roma è una delle favorite ma la Simac vuole a tutti i costi tornare a vincere.
La mossa decisiva del tandem Peterson-Cappellari è quella di privarsi, dopo un avvio non brillante, dell’ala Wally Walker, sostituendolo con un autentico crack come Joe Barry Carroll. Ex prima scelta di Golden State, Carroll entra in rotta di collisione, per motivi salariali, con i Warriors. Braccio di ferro in cui si inserisce con sapienza Milano, firmando una delle più grandi stelle della storia. Con Carroll in campo, e D’Antoni tesserato per la prima stagione come italiano, la Simac diventa imbattibile.
Dopo qualche balbettio iniziale (che produce la cocente eliminazione in Coppa Italia nei quarti con Pesaro) i biancorossi non si fermano più. In Coppa Korac, nonostante te un Carroll sottotono, è un grande Russ Schoene a trascinare la Simac nella netta vittoria in finale contro la CiaoCrem Varese. Immacolato, poi, lo score nei playoff dove i milanesi eliminano i campioni in carica della Granarolo Bologna e Torino, faticando in entrambi i casi solo nelle combattutissime gare di ritorno. In finale D’Antoni e compagni trovano la sorprendente Scavolini, guidata dal giovanissimo coach (enfant du pays) Giancarlo Sacco, capace di eliminare nei quarti il favorito Bancoroma di Valerio Bianchini. Per Sacco, allenatore dell'anno per Superbasket, un inizio di carriera straordinario che lo vedrà protagonista in tante realtà italiane conquistando una Coppa Italia oltre ai 4 successi a livello giovanile. Niente da fare però per la sua truppa contro l'Olimpia: le due sfide non hanno storia con Milano che si cuce lo scudetto nella gara di ritorno.
Per i marchigiani c’è però la splendida consolazione della Coppa Italia conquistata battendo Varese. Dopo il meno 14 di Masnago, Sylvester e Frederick (61 punti combinati) trascinano a suon di triple la Vuelle alla clamorosa rimonta nella sfida casalinga. Una Coppa Italia che impreziosisce una bacheca che diventerà fantastica per Valter Scavolini, personaggio dell'anno per Superbasket. Sponsor storico dal lontano 1975, per decenni della squadra marchigiana, il suo marchio sarà presente negli scudetti 1988 e 1990, oltre che nelle due Coppe Italia e nell'unica Coppa delle Coppe. In campo europeo 1985 è l’anno della consacrazione di Drazen Petrovic: il Mozart dei canestri conquista la prima Coppa dei Campioni con il suo Cibona Zagabria battendo, nella finale di Atene, il Real Madrid.
Parla invece italiano la massima competizione continentale nel settore femminile. La Vicenza pigliatutto, targata allora Fiorella, si gode, oltre al quarto scudetto consecutivo (ko in due partite la Bata Roma) anche la seconda Coppa dei Campioni della propria storia. Le ragazze di coach Aldo Corno, grazie ad una straordinaria Lawrence, costringono alla prima sconfitta in finale della loro storia le russe del Daugawa Riga.
Il finale di stagione è occupato ancora una volta dalla Nazionale che difende il titolo negli Europei disputati nell’allora Germania Ovest. Gli azzurri di coach Gamba cedono in semifinale contro una straripante Russia (che vincerà il trofeo davanti alla sorpresa Cecoslovacchia) prima di strappare il bronzo alla Spagna. Tra i protagonisti della spedizione azzurra ancora una volta c'è Roberto Brunamonti, personaggio dell'anno per Superbasket. Il play della Virtus Bologna è alla terza medaglia con la Nazionale in una carriera contrassegnata da tanti altri trionfi, 4 scudetti, 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana ed una Coppa delle Coppe in bianconero arrivate dopo il primo successo con la Korac vinta con la maglia di Rieti.
- Personaggio dell'anno
Valter Scavolini
- Allenatore dell'anno
Giancarlo Sacco
- Atleta dell'anno
Roberto Brunamonti
- Nazionale Italiana maschile
Europei, medaglia di bronzo
- Scudetto maschile
Simac Milano
- Coppa Italia maschile
Scavolini Pesaro
- Supercoppa maschile
Cibona Zagabria
- Coppa delle Coppe
FC Barcellona
- Coppa Korac
Simac Milano
- Promosse in Serie A1 maschile
Viola Reggio Calabria, Benetton
Treviso, Silverstone Brescia
e OTC Livorno
- Promosse in Serie A2 maschile
Liberti Firenze, Vigorelli Pavia
e Italelektra Desio
- Nazionale Italiana femminile
Europei, 7° posto
- Scudetto femminile
Fiorella Vicenza
- Coppa Italia femminile
non disputata
- Supercoppa femminile
non disputata
- Coppa Campioni femminile
Fiorella Vicenza
- Coppa Ronchetti
CSKA Mosca
© Riproduzione Riservata
Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 30-31