Germani Brescia - Brescia torna nel luogo della festa per difendere uno storico successo

Germani Brescia - Brescia torna nel luogo della festa per difendere uno storico successo

I campioni uscenti della Germani entrano nel tabellone della Final Eight con prospettive più brillanti rispetto a 12 mesi fa, quando vinsero partendo dalla posizione numero 8. Qualità offensiva diffusa e profondità delle rotazioni le chiavi per l’ambiziosa squadra di Alessandro Magro

I campioni uscenti tornano a Torino per difendere il titolo del 2023. La Germani Brescia scenderà in campo all’Inalpi Arena col ricordo indelebile della vittoria di 12 mesi fa: dall’ottavo posto del tabellone di mercoledì al trofeo alzato la domenica, la “Cinderella Story” della squadra di Alessandro Magro è stata davvero esaltante, regalando al capoluogo lombardo il primo successo di sempre in uno sport di squadra di vertice. Stavolta i biancoblu entrano nel tabellone dell’edizione 2024 col seed numero 2, dopo un girone d’andata vissuto quasi sempre al comando e col match ball per chiudere da campioni d’inverno sciupato nella giornata conclusiva. Ma la Germani allestita dal patron Mauro Ferrari è una squadra col potenziale per competere al vertice: per esperienza, talento, fisicità e profondità, la “Magro’s Band” ha dimostrato nel girone d’andata di poter giocare alla pari con le superbig. Poi magari, quando a maggio sarà finita l’Eurolega, le suddette superbig avranno qualche carta da giocare in più. Ma ora che si gioca in modalità “win-or-go-home”...

L'OBIETTIVO
• Ripetersi è molto più complicato rispetto a stupire, e dunque non si può certo pretendere che la Germani faccia il bis dell’impresa del 2023. Ma presentandosi come la squadra che difenderà il trofeo, Brescia gode comunque di un certo credito tra le potenziali outsider per il titolo, anche se il tabellone è ricco di insidie a partire dal match inaugurale contro la frizzante Napoli. In linea di principio, la kermesse dell’Inalpi Arena sarà un test per valutare lo spessore delle ambizioni di alto livello di Della Valle e compagni: la Germani del girone d’andata è stata al livello delle big, a Torino dovrà confermare di poter contendere alle favorite d’obbligo un trofeo di spessore come la Coppa Italia. Fare strada nelle sfide ad eliminazione diretta darebbe ulteriore consapevolezza alla compagine di Magro in vista delle sfide tricolori tra maggio e giugno.

IL CAMMINO
• Un poker di vittorie iniziali, dalla sofferenza dell’esordio con Pesaro dopo lo choc del -37 casalingo nella finale di Supercoppa ai colpacci di Treviso e Pistoia, a spianare la strada verso il bis a Torino. Primo passo falso stagionale con Trento cancellato immediatamente dal perentorio +28 sul campo di Tortona e dal successo nel derby con Cremona, poi il secondo stop stagionale contro la Virtus Bologna ed un nuovo poker di successi con scarti astronomici al PalaLeonessa A2A contro Varese e Sassari. Fine andata sull’ottovolante: dalla sconfitta nello scontro al vertice con Venezia al successo casalingo contro Milano, che rappresenta l’acuto più importante della stagione, al passo falso di fine andata a Brindisi che ha lasciato la squadra di Magro nella seconda piazza della griglia di partenza invece del possibile primo posto nel tabellone all’Inalpi Arena.

LA STELLA
Amedeo Della Valle è il frontman del progetto ambizioso costruito da Mauro Ferrari per stabilizzare Brescia nei piani alti del basket italiano. L’MVP della stagione 2021/22 non è più l’unica star di un roster ricco di attaccanti – basti pensare a Christon in regia e Bilan sotto canestro – ma pur nel platoon system costruito da Alessandro Magro per far rendere al meglio i suoi 10 uomini, resta il punto di riferimento della manovra offensiva. A volte da specchietto per le allodole aprendo spazi per i compagni, a volte da terminale ottimizzando i suoi 25 minuti con bottini comunque sostanziosi. Ma la faccia della Germani è quella del bomber figlio d’arte, che con la maglia biancoblu ha vinto da protagonista lo scorso anno. Ed è rimasto tale anche nel 2023/24, anche se la concorrenza sul perimetro – da Massinburg a Cournooh, passando per lo stesso Petrucelli – si è notevolmente alzata.

L'UOMO CHIAVE
Semaj Christon è passato dalla versione offensiva “one man band” di Tortona ad una regia accorta nel condividere con i compagni possessi e responsabilità. Il regista visto anche in NBA agli Oklahoma City Thunder ha nettamente diminuito la sua produzione offensiva personale rispetto al 2022/23 da vice MVP della Serie A dietro Colbey Ross. Ma ha sposato una versione da metronomo che è particolarmente indicata per una squadra chiamata a trovare un ruolo ad ognuno dei suoi 10 uomini. Christon ha messo da parte il suo ego per diventare il metronomo della Germani, nella quale seleziona maggiormente le conclusioni e gioca principalmente per coinvolgere i compagni. Brescia vince quasi sempre quando Christon resta “tra le righe” mettendosi a disposizione come servente ai pezzi. Quando è chiamato a mettersi in proprio dalle necessità della partita, non è mai un buon segnale per i destini dei biancoblu.

IL PUNTO DI FORZA
• L’ampia disponibilità di alternative nel vasto arsenale offensivo a disposizione di coach Magro, senza che nessuno dei tanti attaccanti del roster si senta sacrificato o limitato all’interno del collettivo. Brescia è una squadra che attacca partendo dalla difesa, con mastini come Petrucelli e Burnell in grado di mettere grande pressione perimetrale sugli avversari, e accende spesso il motore del contropiede con le rotazioni frequenti a garantire sempre la massima energia sul parquet. Pressione sulla palla, fame di palla (leggi impatto a rimbalzo con l’esperienza di Bilan e l’energia del suo alter ego Cobbins) e disponibilità a passarsi la palla: quando il format funziona al meglio, Brescia è in grado di macinare gioco e punti con assoluta efficacia. Ne sa qualcosa Milano, che pure in versione fortemente rimaneggiata ha dovuto arrendersi al PalaLeonessa A2A. Poi, se marchi Christon e Della Valle, può farti male Massinburg. O Gabriel. O Burnell. O Cournooh. Insomma, il rompicapo è complesso da risolvere...

IL PUNTO INTERROGATIVO
• Il lato B della Germani è legato a filo doppio al suo lato A. Il platoon system è un’identità e un punto di forza, ma nelle pieghe della stagione ci sono state partite nelle quali, subendo l’impatto altrui a rimbalzo e trovando poco ritmo balistico dall’arco, la “Magro’s Band” è andata fuori giri in fase offensiva. I due aspetti devono coincidere: non è solo un problema di punteggi bassi, perché Brescia ha dimostrato di aver superato il complesso degli 80 punti battendo in serie Reggio Emilia e Milano in partite senza show dall’arco, e basate sul sacrificio e sul vigore difensivo. Ma se come è accaduto con la Virtus Bologna – prima in Supercoppa e poi in campionato – l’attacco bresciano va a sbattere contro i muscoli protesi nel gioco a metà campo, e i rifornimenti a rimbalzo non permettono di accendere il motore del contropiede, i meccanismi rischiano di battere in testa. Però per sognare di alzare nuovamente la Coppa Italia nel 2024 bisognerà essere all'altezza delle sfide in tutti i dettagli...

IL COACH • Alessandro Magro
è un simbolo del basket bresciano al pari di Amedeo Della Valle. Il tecnico di Castelfiorentino è alla terza stagione sulla panchina della Germani, dove è tornato dopo l’avventura da assistant coach di Andrea Diana dal 2016 al 2019. In mezzo l’esperienza da head coach in Polonia nel 2020/21, la prima della sua carriera dopo tanti anni da vice di Luca Banchi (prima a Siena e poi a Kuban). Dopo il premio di coach dell’anno 2021/22, la Coppa Italia vinta lo scorso anno a Torino ne fa uno dei 3 tecnici presenti all’Inalpi Arena (4 con Luca Banchi, il cui titolo del 2013 vinto sul campo con Siena è stato revocato in sede giudiziaria) che hanno già conquistato in carriera la coccarda tricolore. Quest’anno ha trovato una dimensione affidabile ed efficace per la sua squadra, ricca di alternative ed effettivi anche nella versione ad una partita a settimana dopo la rinuncia alla partecipazione alle competizioni europee. La sua Germani è poliedrica e camaleontica, saprà trovare gli uomini giusti per difendere il titolo?

IL PRECEDENTE
• L’80-71 del terzo turno di campionato contro Napoli sembrava una tappa agevole, col senno di poi il valore dei partenopei ha reso più importante quella vittoria datata ottobre 2023. Una partita nella quale Brescia ha mostrato appieno la qualità diffusa del suo organico, con Christon e Della Valle serventi ai pezzi (12 assist in due, chiudendo però a quota 14 punti totali) e il volume interno di Bilan (doppia doppia da 15 punti + 14 rimbalzi) e Burnell (15 punti senza triple) a fare la differenza. Controllo aereo uguale controllo del ritmo, senza far esaltare le qualità corsaiole della Generazione Vincente, ed imponendo una coralità da 4 uomini in doppia cifra e 9 a referto nella vittoria della battaglia chiave sotto i tabelloni. Certo Napoli era ancora in versione pre Markel Brown, e l’aggiunta a fine dicembre dell’ex seconda scelta di Brooklyn può cambiare alcuni valori. Ma se la Germani vuole fare strada e provare a difendere il titolo, non può certo spaventarsi del primo accoppiamento nei quarti di finale…


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Superbasket # 65 (febbraio-marzo 2024) | Pagina 12-15

Giuseppe Sciascia

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