Girone D - Serbia leader designata nel girone delle star

Girone D - Serbia leader designata nel girone delle star

L’MVP della NBA 2021/22 Nikola Jokić più Satoranský e Markkanen: il gruppo D di Praga ha tre protagonisti annunciati. Tutti i favori del pronostico per la selezione di Svetislav Pešić, grande equilibrio alle sue spalle con Repubblica Ceca, Finlandia e Polonia che rincorrono un piazzamento per il tabellone degli ottavi di© Riproduzione RiservataGiganti # 10 (agosto 2022) | Pagina 86 finale.

Una favorita d’obbligo e tanto equilibrio in un girone assai livellato che però potrebbe offrire emozioni forti.

Il gruppo D in programma a Praga vede la Serbia come squadra da battere, sebbene i balcanici debbano fare a meno di elementi importanti come Bogdan Bogdanović e Boban Marjanović. La selezione di Svetislav Pešić dovrà farsi perdonare il passo falso casalingo contro l’Italia al Preolimpico 2020. Ma rispetto a 12 mesi fa ci sarà la superstar Nikola Jokić, fresco di maxi-rinnovo contrattuale con il record di sempre da 264 milioni in 5 anni strappati a Denver dopo il premio di MVP della NBA nella stagione 2021/22. Il massiccio lungo dei Nuggets sarà il pezzo forte di una squadra storicamente dominante sotto i tabelloni contando anche Bjelica, Milutinov e l’emergente stellina Pokuševskj di Oklahoma City. Poi sul perimetro l’MVP delle finali di Eurolega Vasilije Micić sarà colui che dovrà condurre il gioco, in un roster dove c’è anche il virtussino Milos Teodosić chiamato a distillare la sua classe. Insomma, la Serbia sarà una pretendente assolutamente credibile alla vittoria finale e la favorita d’obbligo di un girone dove manca una vera e propria alternativa al suo sicuro strapotere fisico.

Il fattore campo favorevole e la presenza di Tomas Satoranský danno qualche chance in più alla Repubblica Ceca: senza più il naturalizzato Blake Schilb sarà difficile ripetere i fasti del sesto posto dei Mondiali 2019, ma la formazione di Ronen Ginzburg viene da due belle vittorie nelle qualificazioni ai Mondiali nel mese di luglio. Al di là del suo leader, di ritorno in Europa dopo l’esperienza NBA, ci sono tanti giocatori rodati (gli ex italiani Klyznik ed Auda, i veterani Peterka e Hruban) che spesso e volentieri in nazionale riescono ad esaltarsi con un rendimento superiore ad ogni aspettativa.

Allo stesso modo si può parlare della Finlandia, con una stella conclamata come Lauri Markkanen e un gruppo di veterani del Vecchio Continente integrati da qualche elemento emergente (su tutti il neotrevigiano Jantunen). I baltici guidati da Lassi Tuovi, coach dello Strasburgo di Nicola Alberani, creeranno più di un grattacapo col loro moto perpetuo e la possibilità di colpire dall’arco con i lunghi: il marchio di fabbrica NBA di Markkanen è proprio la sua capacità di aprire il campo da “stretch 4” o addirittura “stretch 5”, ma tutta la batteria interna della Finlandia – a partire da Alexander Madsen – ha mani buone dall’arco. E in termini di doti balistiche pure e semplici, il veterano Petteri Koponen e il rodato Sasu Salin hanno certamente qualità importanti.

Corre per i playoff anche la Polonia, che possiede un trio di esterni di assoluto valore: la fisicità di Ponitka, la duttilità del trevigiano Sokołowski (sarà avversario del nuovo compagno Jantunen) e le doti balistiche del naturalizzato A.J. Slaughter (ne sa qualcosa la Germania, travolta sotto 8 triple e 32 punti nell’ultimo match delle qualificazioni ai Mondiali 2023...) rendono temibile la selezione di Igor Miličić. Che sotto canestro ha la stazza dei due “settepiedi” Balcerowski ed Olejniczak (rispettivamente 218 e 213 centimetri) oltre al mestiere dell’esperto Gielo.

Proveranno a sorprendere Israele e Olanda: la selezione di Guy Goodes (un passato da giocatore in Italia a Caserta) si affida al 34enne veterano Gal Mekel in regia per ispirare una squadra che ha equilibrio e solidità, anche senza punte di ruolo. Da seguire l’ala Zoosman dell’Alba Berlino e il duttile lungo Ginat lo scorso anno in Francia a Levallois, che si batte sotto canestro insieme a Roman Sorkin del Maccabi Tel Aviv.

Gli “Orange” guidati dal nostro Maurizio Buscaglia, battuti due volte dall’Italbasket nella corsa verso i Mondiali del 2023, possono mettere sul piatto della bilancia le doti realizzative della coppia Kloof-Franke ed una discreta taglia fisica, con l’energia della new entry Jesse Edwards ad aumentare il volume interno.

© Riproduzione Riservata
Giganti # 10 (agosto 2022) | Pagina 96

Giuseppe Sciascia

Ti potrebbero Interessare

Inizia a scrivere a premi Enter per cercare