SB 40°: 1982 Riccardo Sales
Riccardo Sales, fra tante grandi qualità come allenatore, aveva due che colpivano all’occhio sempre. Prima, sapeva scegliere gli americani come pochi. Un nome sopra tutti: Chuck Jura alla Pallacanestro Milano. Poi, Bill Laimbeer e Marc Iavaroni a Brescia, entrambi poi campioni nell’NBA! Secondo, le sue squadre giocavano un basket bellissimo, molto tecnico, molto fluido, un piacere a vedere. Poi, aveva l’abilità di adattare il suo gioco al talento disponibile. Cioè, non era ‘schiavo’ di un sistema, bensì flessibile al massimo. La sua grande carriera è stata basata su questo.
Prima di ogni cosa, è stato vice di Sandro Gamba per i più grandi successi della Nazionale: argento olimpico a Mosca nel 1980; oro Europeo a Nantes nel 1983. Come allenatore di club, ha fatto tre importantissime promozioni con tre diversi club: dalla B all’A-2 con Gorizia nel 1975; dall’A-2 all’A-1 con Brescia nel 1979; dall’A-2 all’A-1 con Treviso nel 1987. Mettiamo pure che ha allenato la Nazionale Italiana Femminile ai risultati eccezionali: argento europeo a Brno nel 1995; 8° posto nell’Olimpiade di Atlanta nel 1996. Sono risultati che hanno fatto storia nel Basket Italiano.
Ho allenato contro Riccardo Sales molte volte e posso dire che ogni partita è stata difficile e per questo motivo: conoscevano nostri schemi come li conoscevamo noi! Quindi, grande preparazione. Un’altra cosa, Riccardo Sales era un lavoratore incredibile. Non c’era mai una partita del livello giovanile o di Serie B che lui non ci fosse. Andava ad ogni lega d’estate negli USA per visionare giocatori… ogni anno. Non gli scappava nulla. Poi, era, per me, un artista del basket. No, non uno estroso come Pablo Picasso, ma uno con una ‘penna’ invidiabile, come un impressionista, come Monet.
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