SB 40°: 1980 Alessandro Gamba
Difficile citare ciò che ha fatto Alessandro Gamba nella sua carriera incredibile nella pallacanestro, perché ha fatto tanto. Ma ci provo. Come giocatore: 10 scudetti in 13 anni, 1950-63, con l’Olimpia Milano; una promozione in Serie A con la Pallacanestro Milano nel 1963-64; capitano della Nazionale Italiana nell’Olimpiade del 1960. Come allenatore di club: due scudetti e due finali playoff più due Coppe dei Campioni e due finali con IGNIS Varese. Come allenatore della Nazionale Italiana: un argento Olimpico a Mosca nel 1980; un oro Europeo a Nantes nel 1983, un argento europeo nel 1991, un bronzo europeo nel 1985.
Allenare contro Sandro Gamba è stata una cosa terribile. No, non per la scienza tecnica. Anzi, lui poteva mandarti i suoi piani di allenamento, il suo scouting report, i filmati delle sue partite e non si sarebbe cambiato nulla! Lui era il maestro dell’esecuzione. Lui faceva il suo attacco 1-4, che tutti conoscevano a memoria. Benissimo! Fermarlo? Ecco la grandezza di Gamba: blocchi fatti alla perfezione, tagli eseguiti al millimetro, passaggio fatto con precisione. Lui faceva poche cose ma le faceva senza sbavature. Le sue squadre correvano, difendevano e attaccavano come squadre dall’NBA.
Gamba, come giocatore, era conosciuto come “Il Guerriero”. Ha trasmesso quello spirito alle sue squadre come coach. Le partite più dure, fisicamente, che ho allenato in Italia e in Europa, sono state quelle contro le squadre di Gamba. In difesa, non ti concedevano nulla. Per ogni rimbalzo saltavano almeno in tre. Ogni blocco è stato granitico. Ogni palla vagante era una preda. Non giocavano per ‘fare bella figura’. Giocavano solo per i due punti, una mentalità vincente. Bene, non si batte l’URSS a Mosca, come ha fatto lui nel 1980, senza ciò. Come dice Gamba stesso: “E’ una cosa che non si compra al supermercato”.
Clicca sul video seguente per il guardare il racconto di Dan Peterson.
© Riproduzione Riservata