Anno 2014: Il ritorno di Milano e il Beli d’America

Anno 2014: Il ritorno di Milano e il Beli d’America

Il 2014 rappresenta una vera e propria spaccatura nel mondo del basket italiano. Il 27 giugno, infatti, viene alzata la palla a due dell’ultima partita in Serie A della Montepaschi Siena, dichiarata ufficialmente fallita poco dopo la fine dei playoff e poi ripartita dalla B grazie alla rifondazione da parte della Polisportiva Mens Sana. Quel venerdì di fine giugno, inoltre, sancisce il ritorno sul tetto d’Italia dell’Olimpia Milano, destinata a rimanere ai vertici del campionato anche negli anni successivi. Il tanto atteso successo dei lombardi è il primo in assoluto della gestione di Giorgio Armani, presenza fissa al Mediolanum Forum per sostenere la sua squadra: una vera e propria istituzione della pallacanestro meneghina. Il condottiero della nave biancorossa risponde al nome di Luca Banchi, il primo allenatore della storia milanese a vincere nella sua stagione d’esordio. Il tecnico di Grosseto, vice di Pianigiani a Siena dal 2006 al 2012, è diventato l’head coach dei biancoverdi nel 2012-13 per poi trasferirsi sotto la Madonnina, conquistando il trofeo che, nel capoluogo lombardo, mancava dal 1996.

Lo scudetto dei biancorossi, però, arriva in seguito a una serie di difficoltà pesanti da digerire. La prima è senza dubbio la sconfitta, davanti al pubblico di casa, ai quarti di finale di Coppa Italia per mano della Dinamo Banco di Sardegna Sassari, poi vincitrice della Supercoppa Italiana all’inizio della stagione 2014-15 con un 88-96 in finale (sempre contro l’EA7). La Final Eight del febbraio 2014 segna l’inizio di un grande biennio per i sardi, capaci di stupire tutti e di alzare il trofeo grazie agli altri successi contro Reggio Emilia (in semifinale) e la Montepaschi Siena in finale. A meritare il premio di MVP della competizione è un decisivo Travis Diener, autore di 17 punti nel match di chiusura contro i toscani. La vendetta del club di Armani, vincitore della regular season, arriva qualche mese dopo (in semifinale scudetto) con tre pesantissimi successi al PalaSerradimigni che condannano la compagine di coach Sacchetti all’eliminazione: si tratta solo del secondo atto della recente rivalità sportiva tra Milano e Sassari.

Si arriva quindi alla finale scudetto tra l’EA7 Emporio Armani e la Montepaschi, reduce da una vittoria per 4-1 nella serie precedente contro la Virtus Roma. Con i biancoverdi sul 3-2 e i lombardi sull’orlo di un rovinoso tracollo, ecco che a Siena accade un episodio a dir poco rilevante nella storia recente del basket italiano: a 17 secondi dalla fine di gara-6, con il punteggio in parità, Matt Janning della Mens Sana sbaglia di un soffio il canestro della staffa e l’esterno biancorosso Curtis Jerrells, senza paura, decide la partita e pareggia la serie con un tiro allo scadere che verrà poi ribattezzato “the shot”. Gara-7 è ad Assago, proprio in quel 27 giugno già citato all’inizio. Nonostante l’orgoglio dei biancoverdi, l’incontro vede Milano trionfare 74-67 e il pubblico meneghino unirsi in una liberatoria invasione di campo. L’MVP di quella finale scudetto è un Alessandro Gentile neanche 22enne, che poche ore prima di quell’incontro viene addirittura scelto alla posizione n°54 del Draft NBA 2014 dai Rockets (nonostante ciò, ha deciso di rimanere in Europa). Insomma, una giornata da ricordare per il figlio di Nando.

Il 2014 è l’anno in cui l’Italia torna a recitare un ruolo da protagonista al di fuori dei confini nazionali. Il 27 aprile, la Grissin Bon Reggio Emilia domina in finale di EuroChallenge a Bologna contro i russi del Triumph Lyubertsy, sconfitti 79-65 davanti a 4500 tifosi emiliani in delirio per il primo trofeo della storia della società; l’MVP della fase finale della competizione è Andrea Cinciarini (alla sua seconda stagione a Reggio), l’emblema della grinta messa sul parquet dai ragazzi di coach Max Menetti.

Inoltre, dal 16 al 18 maggio, Milano si trasforma nel cuore pulsante della pallacanestro continentale grazie alla Final Four di Eurolega disputata al Mediolanum Forum di Assago. L’EA7 Emporio Armani, finalmente competitiva anche in Europa (10 vinte e 4 perse alle Top 16), manca quel traguardo praticamente di un soffio. È infatti il Maccabi Tel Aviv a eliminare la squadra di coach Banchi con un 3-1 arrivato anche per via del sanguinoso tiro libero (per la vittoria) sbagliato dal milanese Keith Langford in gara-1 in Italia. La squadra israeliana allenata da David Blatt, superando il CSKA in semifinale e il Real Madrid in finale all’overtime, riesce poi a laurearsi campione contro ogni pronostico.

Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, ci sono due date impossibili da scordare e che hanno come protagonista il giocatore dell’anno secondo Superbasket. La prima è il 15 febbraio, quando Marco Belinelli ottiene la vittoria della gara del tiro da tre punti all’All-Star Weekend di New Orleans; la seconda, ancor più significativa, è il 15 giugno, ossia il giorno in cui l’azzurro di San Giovanni in Persiceto, in forza ai San Antonio Spurs, diventa il primo italiano della storia a laurearsi campione NBA. Il suo pianto di gioia durante l’intervista post-gara 5 in italiano rimane e rimarrà una delle scene più emozionanti per gli appassionati di basket del Bel Paese.

Tornando poi in Serie A, con Montegranaro retrocessa, nel 2014 assistiamo alla promozione di una squadra destinata a far parlare di sé nelle stagioni a venire: l’Aquila Trento di coach Buscaglia, che solo 12 anni prima (nel 2002) aveva conquistato la Serie C1 dopo due stagioni in C2. Per via del fallimento della Mens Sana, inoltre, viene ripescata l’Upea Capo d’Orlando del nuovo allenatore Giulio Griccioli, subentrato a un Gianmarco Pozzecco fresco di firma come tecnico di Varese. Un altro evento da non scordare del 2014 cestistico è il primo posto azzurro al torneo di Mannheim, considerato come una sorta di Mondiale di categoria, da parte dell’Italia Under 18 allenata da coach Capobianco e guidata da Diego Flaccadori e Federico Mussini.

Sul fronte del basket femminile, invece, il 2014 è ancora l’anno di una Familia Schio che, nonostante il cambio in panchina (coach Mendez al posto di coach Lasi), si dimostra capace di ripetere il “triplete” del 2013 battendo Lucca nelle finali di Coppa Italia e Supercoppa e la Cenerentola Ragusa in finale scudetto. Una stagione a dir poco dominante per la compagine veneta, che chiude la Regular Season con un record di diciannove vittorie e una sconfitta.

 

  • Personaggio dell'anno

    Giorgio Armani

  • Allenatore dell'anno

    Luca Banchi

  • Atleta dell'anno

    Marco Belinelli

 

  • Nazionale Italiana maschile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto maschile

    EA7 Emporio Armani Milano

  • Coppa Italia maschile

    Banco di Sardegna Sassari

  • Supercoppa maschile

    Banco di Sardegna Sassari

  • Eurolega

    Maccabi Tel Aviv

  • EuroCup

    BC Valencia

  • EuroChallenge

    Pallacanestro Reggiana

 

  • Promosse in Serie A1 maschile

    Aquila Basket Trento,

    Upea Capo d'Orlando (ripescata)

  • Promosse in Serie A2 maschile

    Moncada Agrigento, Dinamica

    Generale Mantova e Unione

    Cestistica Casalpusterlengo (ripescata)

 

  • Nazionale Italiana femminile

    Non ha partecipato a manifestazioni

  • Scudetto femminile

    Famila Wuber Schio

  • Coppa Italia femminile

    Famila Wuber Schio

  • Supercoppa femminile

    Famila Wuber Schio

  • Coppa Campioni femminile

    Galatasaray

  • EuroCup

    Dinamo Mosca

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Superbasket # 42 (dicembre 2018-gennaio 2019) | Pagina 88-89

Redazione Superbasket

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