“Basta una parola: il top”

“Basta una parola: il top”

È il più grande allenatore italiano di tutti i tempi. E mi ha regalato una medaglia…

"Ettore Messina è probabilmente il miglior allenatore di basket italiano di tutti i tempi". Da molti anni leggo e ascolto questo tipo di affermazioni da parte di numerosi addetti ai lavori. Ve lo dico subito: sono d’accordo. Per questo esibisco con orgoglio una medaglia al valor cestistico: sono uno dei pochi ad averlo battuto, a livello giovanile, almeno una volta.

Era il 30 aprile 1981: Riva del Garda, finali nazionali Allievi per i nati nel 1966 e 1967; allenavo il Billy Milano mentre Ettore guidava la Superga Mestre (punteggio finale 82-81). Purtroppo per me, nel nostro girone a quattro c’erano anche il Pontedera, campione in carica grazie ai titoli Ragazzi e Propaganda vinti nelle due precedenti stagioni, e la Pallacanestro Messina.

Nella prima giornata Mestre batté Pontedera, nella seconda la mia squadra superò appunto Mestre (unica sconfitta della stagione per Messina che già a 22 anni vinceva praticamente tutte le partite che allenava…) e poi nella terza noi perdemmo contro Pontedera per una decina di punti: così nella classifica avulsa arrivammo terzi precludendoci l’accesso alle semifinali.

La Superga batterà poi in finale Cantù, allenata da Gianni Lambruschi, ed Ettore vincerà il suo primo titolo in carriera in una finale nazionale che presentava due giocatori del 1966 come il canturino Corrado Fumagalli, Mvp delle finali, che solo pochi mesi dopo incanterà l’Europa in una semifinale di Coppa dei Campioni, e il mestrino Federico Casarin, ora presidente della Reyer Venezia Campione d’Italia. Ho avuto così la fortuna di poter ammirare molto da vicino un allenatore giovanissimo, già molto più bravo non solo di me ma di tutti quelli che affrontava. Ettore, crescendo anno dopo anno, confermò il suo talento nei Cadetti, Juniores e poi in Serie A, coppa delle Coppe, coppa dei Campioni, fino ad arrivare all’Eurolega. Non a caso il palmares di Messina è gonfi o di ben 28 titoli tra Italia e Russia, senza contare un argento agli Europei del 1997 con la nostra Nazionale maschile, oltre a diversi riconoscimenti come coach dell’anno e 5 titoli giovanili vinti tra Mestre e la Virtus Bologna.

La straordinarietà della sua grande carriera, a mio avviso, è proprio questa: sin dalle giovanili con la Superga Mestre, Ettore, in qualsiasi contesto, ad ogni livello, si è sempre dimostrato “il top”. Da quel 1981 sono trascorsi più di 36 anni. Da tre stagioni Messina è il primo assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs e il 26 novembre 2014 sostituì proprio “Pop” contro gli Indiana Pacers vincendo la sua prima partita da capo allenatore e diventando così il primo coach non americano a vincere una gara nella Nba.

Ho una seconda, ferma convinzione sul nostro personaggio: se Messina invece che l’allenatore di basket avesse fatto l’ingegnere lavorerebbe per Mark Zuckerberg; oppure se avesse fatto il medico, oggi sarebbe primario nel più importante ospedale al mondo. Uno come lui ha dentro qualcosa che gli permette di eccellere sempre. Insomma, il Migliore

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Giganti # 4 (febbraio 2018) | Pagina 4

Giampiero Hruby

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