Gioco, professionismo ed una sana gestione economica: le cifre, le opportunità, i rischi

Gioco, professionismo ed una sana gestione economica: le cifre, le opportunità, i rischi

I giocatori di basket italiani di prima fascia non guadagnano sempre grandi cifre: alcuni consigli per gestire al meglio le proprie entrate e scongiurare il rischio di ritrovarsi in difficoltà a fine carriera

Nonostante la pallacanestro sia il secondo sport più praticato in Italia, i guadagni per i giovani cestisti, anche di serie A, non sono certamente paragonabili a quelli dei calciatori, tranne che per chi milita in squadre blasonate come l’AX Armani Exchange Olimpia Milano o la Virtus Segafredo Bologna.

La situazione attuale del basket italiano sembra infatti più difficile rispetto agli anni Ottanta – Novanta, periodo in cui imprenditori come Valter Scavolini fecero grande una realtà come Pesaro e i giocatori avevano contratti importanti.

MAGGIORE LA SERIE, MAGGIORI I GUADAGNI

Il guadagno di un cestista dipende ovviamente dal campionato in cui gioca: più importanti sono le competizioni disputate - come la partecipazione all’Eurolega – più alto è il numero degli sponsor, e maggiori sono i guadagni percepiti dagli atleti.

Tranne importanti eccezioni: come quella di Marco Belinelli, tornato in Italia a giocare nella Virtus Segafredo Bologna, che ha siglato un contratto triennale da circa 5 milioni netti, lontano dai circa 6 milioni di dollari che percepiva dai San Antonio Spurs in NBA, ma comunque sopra gli standard per il campionato italiano.

IL RECORD DI GALLINARI

Nei campionati stranieri gli atleti possono trovare condizioni economiche migliori: alcune società spagnole o russe offrono stipendi più alti del 30-40% rispetto a quelli italiani. Il top resta ovviamente la NBA, che vanta una media stipendi pari quasi a 4 milioni di dollari. Su tutti spicca il nome di Danilo Gallinari, che con il suo ingaggio record da 20 milioni di dollari per gli Atlanta Hawks è lo sportivo italiano più pagato al mondo.

Per la grande maggioranza dei cestisti, però, i guadagni sono ben lontani da certe cifre, e comunque va considerato il fatto che le carriere sportive sono relativamente brevi, se paragonate a quelle dei lavoratori dipendenti. Si può giocare ad alto livello fino a 32-35 anni, ma poi? Senza contare il rischio di fermarsi per infortunio.

NON ABBANDONARE GLI STUDI

Il primo consiglio per gli atleti professionisti è quindi quello di non abbandonare gli studi. Approfondendo, almeno nelle basi, la materia finanziaria che può significare la salvezza, evitando il rischio di finire preda di truffatori o di fare investimenti sbagliati, evenienza che potrebbe essere dietro l’angolo.

A mio parere le società di pallacanestro dovrebbero inserire nel contratto, sotto forma di benefit, corsi di formazione e di educazione finanziaria dedicati soprattutto ai giocatori più giovani.

QUATTRO CONSIGLI PRATICI

Come quando si pianifica la partita, la strategia da adottare per gestire finanze e investimenti deve essere chiara e precisa, con soluzioni che variano a seconda della situazione del singolo atleta, di quanto guadagna e di quanto spende. Ecco quattro consigli pratici:

  • Fai un budget. Bisogna scegliere la percentuale di reddito di cui un atleta vivrà prima che il suo stile di vita la scelga per lui. In generale, il consiglio è mettere in conto di risparmiare un minimo di 60 centesimi ogni euro guadagnato. Gli atleti vanno poi accompagnati e seguiti passo passo anche nelle operazioni quotidiane: ad esempio, ai miei assistiti - quelli più giovani - faccio pagare le bollette, in modo che siano consapevoli del reale costo della vita. Mi è capitato di vedere un giocatore andare da un sarto e spendere 6000 euro per un vestito che avrebbe potuto pagare tre volte meno, pur senza perdere in qualità.
  • Sii consapevole di quello che sta succedendo e di chi ti sta attorno. Il mio consiglio agli sportivi è: “Sappiate quanto costa essere voi stessi”. Con questo intendo i costi fissi e i costi variabili, e in generale tutto ciò che attiene al rapporto dell’atleta con i soldi. Una volta stabilito questo budget, la domanda che l’atleta deve porsi è: “Come posso spendere meno per mantenere il mio stile di vita?"
  • Proteggi i tuoi beni. Un altro suggerimento importante per gli sportivi professionisti è: "Sii organizzato, fa’ che tutti i tuoi beni siano protetti”. Questo risulta particolarmente importante nel caso degli atleti che, per una serie di ragioni, diventano obiettivi naturali per i truffatori: soprattutto perché sono, o vengono percepiti, come detentori di grandi quantità di ricchezza liquida e guadagnano molto denaro in periodi di tempo relativamente brevi.
  • Ritirati senza debiti. Se l’atleta ha comprato una casa, deve essere in grado di pagarla entro la fine del contratto. “Devi vivere ogni contratto come se fosse l’ultimo”. Ritirarsi senza debiti darà ad ogni giocatore la libertà di scegliere ciò che vuole fare dopo la conclusione della sua carriera sportiva.

Pochi atleti sono in grado di vivere con quello che hanno guadagnato durante la carriera. Bisogna programmare in anticipo e farlo è sinonimo di libertà, serenità e se si investe bene... di prosperità.

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Superbasket # 55 (dicembre 2021-gennaio 2022) | Pagina 94-97

Marco Del Prete

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