È guerra FIP-Eurolega. La Federazione vuole il meglio per la Nazionale

È guerra FIP-Eurolega. La Federazione vuole il meglio per la Nazionale

Resta il buon senso come principio guida, ma lo scontro è evidente: la FIP pretende che tutti i giocatori rispondano alle convocazioni del ct. Fuorché Gallinari…

L'Italbasket è pronta ad arruolare i big di Eurolega per dare l'assalto ai Mondiali 2023. Presa di posizione forte da parte del presidente della FIP Gianni Petrucci, pronto per il bene della patria cestistica a ricorrere alla precettazione dei giocatori italiani militanti nella massima competizione internazionale.

Il massimo dirigente della Federbasket aveva scelto Milano, e la presentazione dell'esordio casalingo contro l'Olanda, per sparare a palle incatenate sull'ormai annosa questione della concomitanza del calendario con le finestre FIBA di novembre e febbraio.

«È inaccettabile che un organismo privato possa condizionare col suo comportamento le nazionali che competono per qualificarsi all'evento sportivo più importante del mondo» ha detto. Un’uscita pubblica a preludio di una presa di posizione altrettanto forte in occasione del Consiglio Federale del 7 dicembre.

L'AZZURRO SOPRA OGNI COSA

La presa di posizione della FIP è chiarissima nel richiedere agli azzurri di Eurolega la disponibilità a giocare in Nazionale, compatibilmente agli impegni con i rispettivi club, a partire dalle prossime due gare contro l'Islanda, andata il 24 febbraio in trasferta, ritorno il 27 febbraio in casa.

“Il Consiglio Federale ritiene intollerabile l’arrogante pretesa di Eurolega di imporre divieti ad organismi internazionali quali il CIO, che annovera 205 Comitati nazionali, e la FIBA con cui organizza i Giochi Olimpici. Considerato che le qualificazioni al Mondiale 2023 danno accesso alla prossima edizione dell’Olimpiade, per le convocazioni degli atleti la FIP applicherà le regole previste dallo statuto e dai regolamenti federali, non tralasciando, come sempre, l’applicazione del buon senso nelle diverse situazioni”.

Così il comunicato ufficiale dell'ultima riunione del massimo organo deliberativo della FIP, che stabilisce le regole d'ingaggio: compatibilmente alle possibilità, e verosimilmente previ accordi con i club, i giocatori di Eurolega dovranno mettersi a disposizione di Meo Sacchetti.

DI COSA SI PARLA

In occasione delle prime due gare delle qualificazioni ai Mondiali 2023, erano 7 i reduci di Tokyo non disponibili per le convocazioni a causa dei calendari sovrapposti: Melli, Ricci e Moraschini di Milano; Spissu, Fontecchio e Polonara militanti rispettivamente a Kazan, Vitoria e Fenerbahce, più Gallinari agli Atlanta Hawks.

Il problema ovviamente non coinvolge solo l'Italbasket, ma la totalità delle grandi nazionali, con relativi risultati a sorpresa (vedi le sconfitte di Grecia, Turchia e Serbia nelle partite della finestra di novembre) a causa del livellamento forzoso dei valori legato all'indisponibilità dei big.

In totale le partite saranno sei – più le due già in archivio – le gare in concomitanza tra FIBA ed Eurolega sulle 12 gare di qualificazione per la rassegna iridata che garantirà gli accessi diretti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Oltre alle due di febbraio 2022 contro l'Islanda, ce ne saranno altre quattro tra novembre 2022 e febbraio 2023 contro le tre qualificate dal girone con Spagna, Ucraina, Georgia e Macedonia del Nord.

Tra le partite a ranghi completi i ritorni contro Russia (1° luglio) e Olanda (4 luglio) e le due gare dal 25 al 29 agosto appena prima del via di Eurobasket 2022.

LE REGOLE E IL BUON SENSO

La FIP prevede sanzioni pesanti per chi rifiuta le convocazioni: l'articolo 58 del regolamento di giustizia prevede inibizioni (da un minimo di 3 mesi a non più di un anno) per chi non si presenta tempestivamente e senza giustificato motivo al luogo stabilito per il raduno. Ovvio che si tratta di un deterrente al quale fare ricorso soltanto in casi estremi, e come specificato dalla FIP si impiegherà il buon senso per arrivare a soluzioni condivise, a partire da Milano.

«Non ce l'ho con l'Olimpia, in particolare sapete tutti che tipo di rapporto abbia con Ettore Messina, e non ho alcuna intenzione di litigare con loro» ha spiegato Gianni Petrucci in occasione della conferenza stampa precedente alla sfida con l'Olanda.

Ma perché l'attenzione si è concentrata sui giocatori di Eurolega e non ha coinvolto sullo stesso piano quelli della NBA? La differenza è sostanziale dal punto di vista strettamente legale: tra i professionisti americani e la FIBA c'è un accordo assai dettagliato, con tempistiche massime di utilizzo e costose polizze assicurative, per quanto riguarda le modalità di utilizzo dei giocatori sotto contratto per le competizioni internazionali (Europei, Mondiali ed Olimpiadi).

Impensabile dunque coinvolgere le stelle NBA per le qualificazioni ai Mondiali – lo stesso Team Usa convoca giocatori militanti in G-League – mentre non esiste alcun tipo di documento analogo per regolare i rapporti tra FIBA ed ECA.

MILANO, MA NON SOLO

Come funzioneranno dunque i rapporti tra l'Italbasket e i suoi big di Eurolega? Nell'ultima finestra i giocatori dell'Olimpia (fatto salvo Davide Alviti, non convocato in Europa) non erano ovviamente disponibili per la partita del 25 novembre in Russia perché impegnati a preparare il turno casalingo del 26 contro l'Olympiacos. Ma il 29 contro l'Olanda c’erano Melli, Ricci, Moraschini e Datome in prima fila al Forum a tifare per i compagni azzurri.

L’obiettivo primario è avere i giocatori a disposizione almeno quando non ci saranno concomitanze di Eurolega e la logistica sarà favorevole. In soldoni: no ad Islanda-Italia del 24 febbraio quando ci sarà Olympiacos-Milano, sì al ritorno casalingo del 27 febbraio contro Gudmundsson e compagni.

Detto poi che oggi il problema tocca l'Olimpia e i 3 giocatori militanti fuori Italia, ma se la Virtus Bologna dovesse centrare nel 2021/22 l'obiettivo qualificazione per l'Eurolega, nelle ultime 4 partite della seconda fase – magari proprio contro la Spagna di Sergio Scariolo – potrebbe essere coinvolto anche il nutrito asse di azzurri che vestono anche il bianconero.

Il concetto è chiarissimo: la FIP vuol mettere la miglior squadra possibile a disposizione di Meo Sacchetti per evitare un cammino accidentato sulla rotta verso i prossimi Mondiali.

Poi l'auspicio è che il lavoro diplomatico del segretario FIBA Andreas Zagklis e del nuovo CEO di Eurolega, che dall'estate 2022 prenderà il posto di Jordi Bertomeu, riesca a garantire l'armonizzazione dei due calendari, ma la mossa di Gianni Petrucci anticipa i tempi per sostenere il sogno degli azzurri di ripresentarsi a Parigi 2024.

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Superbasket # 55 (dicembre 2021-gennaio 2022) | Pagina 86-89

Giuseppe Sciascia

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