Milano si ricuce il tricolore sul petto, l'Italbasket sogna Parigi

Milano si ricuce il tricolore sul petto, l'Italbasket sogna Parigi

Terzo Scudetto consecutivo per l’Olimpia Milano, Venezia fa festa al femminile. La Nazionale del Poz si prepara al PreOlimpico, la Serie A riabbraccia Trapani e Trieste, Libertas Livorno e Avellino agguantano la A2. Roma torna a respirare aria di grande basket

Amici Sportivi! È proprio il caso di dire “una scelta di campo”. Superbasket si rinnova e si presenta con un doppio cambiamento: la rivista presenta una nuova veste grafica, più attuale e moderna, con tratti distintivi che vanno dai nuovi font di testi e titoli ad un migliore ripensamento degli spazi che valorizzano immagini e contenuti sempre di qualità, per favorire una lettura più piacevole e intuitiva anche sui device. E poi c’è il logo con un segno grafico compatto, molto forte e ben evidente nella forma rotonda e nei colori decisi: il blu in omaggio alla nostra federazione e alle nostre leghe e l’arancio che vuole affermare tutta l’essenza della pallacanestro, un rebranding che vuole comunicare modernità e si distingue nell’ambiente di riferimento con una riconoscibilità unica. Siamo forti o no?

Ora il basket! Nuovamente, per il quarto anno consecutivo, la finale Scudetto ha messo una contro l’altra le due squadre più “scudettate”: l’Olimpia Milano, ora con 31, e la Virtus Bologna con 16. Viene chiamato il “Derby d’Italia”. Giusta locuzione visto che, per il momento, né Milano né Bologna ha un avversario concittadino. La Pallacanestro Milano ha lasciato la Serie A nel 1980 e lotta in B Interregionale. La Fortitudo Bologna ha lottato quest’anno in A2 ed è arrivata in finale promozione contro Trapani per salire in Serie A, obbiettivo mancato per un soffio.

L’Olimpia Milano ha vinto la finale, 3-1, anche se ha rischiato non poco, visto che la Virtus ha perso Gara 1 a Bologna dopo un supplementare e i biancorossi hanno sofferto oltre ogni limite prima di vincere Gara 3 a Milano dopo una battaglia colpo su colpo fino alla sirena finale. Ma sia chiaro: l’Olimpia Milano è più forte della Virtus Bologna, oggi come oggi. Detto ciò, per me la Virtus ha avuto un’annata positiva, con un bilancio di 17-17 nella regular season di Eurolega e un Play In che l’ha portata a un passo dai quarti contro il Real Madrid. Hanno vinto anche la regular season della Serie A. Quindi, un buon lavoro di coach Luca Banchi, arrivato solo pochi giorni prima  dell’inizio della stagione e con una squadra non fatta da lui.

Ora, però, queste due squadre, che sono una spanna sopra il resto della Serie A, dovranno pensare al futuro. La Virtus ha fatto una fatica enorme nei playoff, con un record totale di 7-6. Hanno dovuto giocare cinque partite per eliminare Tortona nei quarti. Potevano benissimo perdere le prime due gare, a Bologna, contro Venezia. Hanno fatto la finale, ma non l’hanno vinta. Il loro mercato sarà una ricerca di giocatori in grado di portare la squadra ai quarti di finale in Eurolega e giocare alla pari con Milano per lo Scudetto. Primo obiettivo: un giocatore in grado di marcare Nikola Mirotic, un rebus per loro in Gara 4. Secondo obiettivo: un playmaker “puro”.

Milano è già attiva sul mercato. Vogliono sistemare due ruoli che gli hanno causato non pochi problemi quest’anno: la mancanza di un grande pivot in grado di dominare in area in difesa e in attacco, una necessità in Eurolega; poi un “vero” playmaker, in grado di tenere unita la squadra nei momenti difficili nelle partite che contano. Poi il grande Kyle Hines si ritira. Rimpiazzarlo non sarà per niente facile. C’è quindi da sciogliere il nodo Nicolò Melli. Lui è stato il capitano, un leader, una presenza fisica e mentale nelle gare più dure. Comunque, ormai le squadre di vertice rimescolano le carte ogni anno per cercare di pescare la “mano” vincente.

La Nazionale del CT Gianmarco Pozzecco darà battaglia nel PreOlimpico all’inizio di luglio. Non sarà per niente facile. Anzi, il 5 luglio l’Italia giocherà contro il fortissimo Porto Rico in casa loro, a San Juan. Avranno grande peso due cose: le assenze (Simone Fontecchio su tutti) e lo stato di forma di quelli presenti. Tutti dovranno dare il massimo per raggiungere l’agognato obiettivo. Avendo allenato una Nazionale, il Cile, 1971-73, so benissimo che, nella gara decisiva, ci vorrà non solo una grande partita, ma anche un pizzico di fortuna per vincere, come accaduto all’Italia contro la Serbia a Belgrado nel 2021. 

La Reyer Venezia femminile ha vinto lo Scudetto sotto la guida di coach Andrea Mazzon, che aveva condotto la squadra maschile alla promozione nel 2010/11. Trovo interessante che un club, la Reyer, abbia sia una squadra maschile (semifinale playoff) che una squadra femminile (Scudetto). Idem la Virtus Bologna, la cui squadra maschile ha fatto la finale Scudetto, mentre squadra femminile si è fermata nei quarti playoff. Comunque, quando una squadra femminile fa parte di un club polisportiva ha un vantaggio, e questo è un esempio per il resto del basket femminile.

Dico sempre che ottenere una promozione è come vincere uno Scudetto. Logico: un coach, una società, una squadra hanno fatto il massimo possibile al loro livello. Sono un ammiratore degli allenatori con diverse promozioni ad alto livello come, ai tempi, Dado Lombardi, e come oggi Stefano Pillastrini. Bene, l’anno prossimo arriveranno dall’A2 in Serie A - Udite! Udite! - Trapani, con grandissime ambizioni, un Presidente ambizioso come Valerio Antonini e un coach affermato come Andrea Diana. Insieme a loro, dopo un solo anno di assenza dalla 
massima serie, salirà Trieste, grazie alla promozione conquistata sotto la guida di coach Jamion Christian ma soprattutto con la sapiente regia di un grande dirigente come Michael Arcieri.

Per i nostalgici, abbiamo visto anche due promozioni importanti in A2 dalla Serie B Nazionale. Avellino, che ha fatto ottimi campionati in Serie A nel passato, ha fatto un grande passo avanti con coach Alessandro Crotti, portato all’interno di un club con un impianto da oltre 5.000 posti e una grande tifoseria. Poi la Libertas Livorno, che ha fatto la finale Scudetto contro l’Olimpia Milano di Franco Casalini nel 1988/89, ha compiuto questo grande passo potendo disporre, oltre al fortino del PalaMacchia, anche di un palazzetto con 8.000 posti a sedere. Complimenti al Presidente Roberto Consigli. Ovviamente, come ogni squadra che ottiene una promozione, questi club dovranno adeguarsi al salto di livello l’anno prossimo.

Non c’è nessuno più “nostalgico” di meper quanto riguarda i club di pallacanestro! Detto ciò, vedo che la storica Virtus Roma, sotto coach Alessandro Tonolli, arriverà in Serie B Nazionale l’anno prossimo. Come si sa, ci sono due impianti storici a Roma: il PalaTiziano (3.500 posti) e il PalaEUR (11.200 posti). Poi, è un club ricco di tradizione: lo Scudetto del 1983, la Coppa dei Campioni del 1984, grandi coach come Valerio Bianchini, grandi campioni come Larry Wright, Enrico Gilardi, Dino Radja, Danny Ferry. Ovviamente, hanno un progetto e ambizioni. Ogni promozione esige questi due fattori. Ora auguro questo successo anche ad altri vecchi avversari: Fortitudo Bologna, Juve Caserta, Pallacanestro Cantù.

Sono partito citando il nostro nuovo logo e la nuova vesta grafica. In questo, non vorrei dimenticare un paio di cose. La prima: che questo lavoro artistico porta la firma e lo stile di Alessandro Orrico, che cura queste cose per noi. Poi, sono un appassionato del lavoro grafico, visto che mia madre era artista e che io, con i miei limiti, faccio i disegni per i miei libri tecnici di pallacanestro, come l’ultimo “L’ABC del Basket”, edito da Rizzoli. Infine, questo numero marca esattamente 10 anni da quando sono diventato Direttore di Superbasket, da quando Giampiero Hruby ha salvato questo marchio storico del Basket Italiano. È un onore e un piacere.

 

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Superbasket # 66 (giugno-luglio 2024) | Pagina 4-5

Dan Peterson

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