Dan Peterson ricorda Bruno Bogarelli
Oggi purtroppo non potrò essere presente al funerale di Bruno Bogarelli per un impegno. Ma in queste righe voglio dare il mio ultimo saluto a Bruno, un uomo che ha avuto un impatto notevole sulla mia vita. Gli ero vicinissimo in ogni sua grande mossa. Sono arrivato a Milano nel 1978 e ho cominciato a scrivere per Giganti del Basket, lo storico mensile del basket italiano che lui aveva preso come proprietario e editore nel 1976, a 26 anni. Sono stato il commentatore dei primi All-Star Game NBA nel 1979 e nel 1980. Mi ha scelto come voce per le prime partite NBA trasmesse fuori dagli USA nel 1980-81, prima su PIN per un anno, poi per Canale 5 dal 1981 in poi. I diritti per quelle partite li ha presi lui.
Sono stato Direttore del primissimo grande camp di basket in Italia nel 1981, l’NBA Basketball Camp. Come aveva stilato l’accordo per le gare NBA in TV con David Stern, prima che Stern diventasse Commissioner dell’NBA, allo stesso modo aveva preso accordi con David Stern per l’uso del logo NBA per il camp. Ha preso accordi con Larry Fleisher (Presidente dell’ Associazione Giocatori NBA) per i due All-Star Game e per la presenza di un giocatore NBA in ogni settimana del camp, e con Michael Goldberg (Presidente dell’Associazione degli Allenatori NBA) per avere un coach NBA in ogni settimana del camp. Poi Bruno ha lasciato il Giganti (precisamente l’EDB) per andare a Fininvest.
Come Direttore della programmazione sportiva per le tre reti di Fininvest (oggi Mediaset), mi ha fatto fare diverse cose: l’insediamento di Ronald Reagan come Presidente, la notte degli Oscar. Mi ha fatto andare negli USA per le finali NBA dal 1984 in poi. Mi ha fatto fare il wrestling dal 1986 in poi. Tutto ciò mi ha fatto conoscere dalla Lipton, che mi ha poi preso come testimonial per il Thé Lipton. Insieme ad Adriano Galliani, mi ha sondato per la possibilità di allenare il Milan nel 1987. Mi ha voluto con lui quando ha cominciato con Sportitalia. Certo, c’erano anche le grandi difficoltà. Ma il suo impatto sulla mia vita e la mia carriera extra-basket è stato incredibile.
Quindi, sono rimasto malissimo quando ho saputo che ci ha lasciato. Infatti, la foto nell’articolo ci ritrae insieme al mio grande giocatore Renzo Bariviera e a mia moglie Laura. E’ stata scattata il 2 aprile, quando l’Olimpia Milano mi ha regalato la più bella serata della mia vita professionale. Bruno già non stava bene, ma non voleva mancare. E’ stato, per me, un gesto toccante. Bruno aveva del genio creativo, le idee fuori dagli schemi, una determinazione da grande campione, una capacità per un grande volume di lavoro. Sono stato il primo beneficiario di tutto ciò. Per questo, gli sarò sempre grato. Il mondo dello sport ha perso un fuoriclasse. E io ho perso un grande sostenitore. Mi sembra impossibile.
Foto copertina: Olimpia Milano