SB 40°: 2000 Edi Snaidero
Il nome SNAIDERO ha una grande importanza nella storia del Basket Italiano, prima come sponsor dell’APU Udine, arrivata in Serie nel 1968-69 ma il binomio è iniziato in Serie B nel 1965-66, con il grande Rino Snaidero a vedere il basket come super veicolo per il nome delle sue cucine. Sono rimasti in Serie A-1 fino al 1977-78, quando ha lasciato come sponsor. Poi, con Edi Snaidero, figlio di Rino, fanno un ritorno clamoroso come sponsor della Juve Caserta per due anni, 1987-89. Nel 1988-89, e fanno una finale di Coppa Italia e una finale della Coppa delle Coppe, perdendo contro il Real Madrid di Drazen Petrovic.
In tutto, Edi Snaidero ha visto oltre il basket, facendo pure sponsor del Napoli Calcio agli inizi del 2000. In tutto questo tempo, dal 1967 al 2011, la ditta Snaidero è stata sempre presente nel basket del Friuli-Venezia-Giulia, a qualsiasi livello, un impegno nello sport che ha il sapore del record: 44 anni. I loro colori, arancione-nero-bianco, sono stati una costanza, sia con la APU che con la Pallacanestro Amatori Udine. Hanno costruito, nel 1970, e poi stilato la ristrutturazione della PalaCarnera, un impianto di 3500 posti, perfettamente in linea con la regola FIP di un minimo di 3500 posti negli anni ’70.
Il suo più grande colpo è stato di comprare i diritti per la Serie A-2 da Vicenza nel 1999, ridando così alla sua città di Udine una squadra nel grande basket, sempre con il nome Snaidero. Quanti dirigenti hanno avuto la forza, l’amore, l’attaccamento alla regione per fare una cosa simile? Pochi. In ogni caso, il nome Snaidero ha fatto quasi mezzo secolo ai vertici del Basket Italiano ed è sempre identificato con il TriVeneto in generale e con Udine in particolare. Udine è una piazza storica e l’APU 2011 lotta in A-2. Vedere loro senza il nome Snaidero sulla maglia è un colpo duro per i nostalgici del basket. E ce ne sono tanti.
Clicca sul video seguente per il guardare il racconto di Dan Peterson.
© Riproduzione Riservata