SB 40°: 1998 Carlton Myers
Carlton Myers è stato il Michael Jordan del Basket Italiano, con rispetto per le giuste proporzioni. Come guardia tiratrice, ha sfruttato tutti i suoi 193 cm di altezza per tirare in sospensione con tre armi: uno stacco da terra impressionante; la posizione della palla distante dai tentacoli del difensore; un rilascio del tiro rapidissimo. Non solo. Myers sapeva giocare uno contro uno come pochi, con una grande lettura del suo difensore e della difesa intera, usando pochi palleggi per battere quell’uomo e quella difesa. Era il classico ‘go-to-guy’ che poteva ‘fabbricare’ un tiro da solo, senza l’aiuto di uno schema.’
Carlton Myers ha raggiunto l’apice della carriera nello spazio di 12 mesi: oro europeo con l’Italia nel 1999; scudetto con la Fortitudo Bologna nel 2000. Sia chiaro, Myers era il giocatore più pericoloso di entrambe le squadre, l’uomo di fiducia con coach Bogdan Tanjevic con l’Italia e con coach Charlie Recalcati con la Fortitudo. Myers era anche il giocatore dell’ultimo tiro. Non solo: spesso faceva l’ultimo canestro, quello che portava alla vittoria. Per dare un’idea del suo talento, basta sapere che, in A-2, ha fatto ben 87 punti in una partita, un record tuttora che forse non verrà mai superato.
Carlton Myers è il terzo realizzatore di tutti i tempi in Italia, dietro solo Antonello Riva e Oscar Schmidt, con 11.320 punti. Qualcuno dice che Myers avrebbe potuto superare Riva (14.397) e Oscar (13.057) se avesse continuato a giocare, visto che era un atleta ancora eccezionale a 38 anni. In ogni caso, è stato forse il giocatore più difficile da marcare nella storia del basket italiano, con un gioco di uno-contro-uno da manuale, con dei mezzi atletici da NBA, con una mentalità di quello convinto, con un senso del canestro unico. Un altro Carlton Myers, in Italia, non è ancora nato.
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