SB 40°: 1981 Valerio Bianchini

Valerio Bianchini ha fatto cose che pochi altri allenatori sono riusciti a fare. In Italia, è stato il primo coach a vincere scudetti con tre diversi club: Squibb Cantù nel 1981; Banco di Roma nel 1983; Scavolini Pesaro nel 1988. Solo Carlo Recalcati ha potuto fare come Bianchini. Per di più, Bianchini è l’unico a fare la finale scudetto con quattro club: i tre citati più Fortitudo Bologna nel 1997. In Europa, è stato il secondo coach, dopo il leggendario Col. Alexandre Gomelsky, a vincere la Coppa dei Campioni con due diverse squadre: Squibb Cantù nel 1982; Banco di Roma nel 1984. Più una Coppa delle Coppe con Cantù nel 1981.

Sia chiaro, questi colpi sono stati maggiormente merito suo. Ha vinto con Cantù nel suo secondo anno (finale il primo anno); ha vinto con Roma il primo anno; ha vinto con Pesaro il primo anno. Questo vuol dire impatto. Con questo, Bianchini, laureato universitario, è stati un genio con gli americani, cambiando Kim Hughes per Clarence Kea con Roma nel 1983, cambiando Aza Petrovic e Greg Ballard per Darwin Cook e Darren Daye a Pesaro nel 1988. Poi, grande occhio per i giocatori americani: Bruce Flowers a Cantù, Larry Wright a Roma, Tom Boswell a Cantù.  

Valerio Bianchini è stato anche importantissimo nel rendere il Basket Italiano non solo importante ma anche GRANDE. Le sue interviste sulla stampa e in televisione hanno creato ‘movimento’, con il risultato che la finale Roma-Milano del 1983 è ancora quella del record-media di pubblico, oltre 12.000 a partita. Ha anche allenato la Nazionale, con un 6° posto nel Mondiale del 1986 e un 5° posto (con una sola sconfitta!) nel 1987. Il ‘Vate’, come venne soprannominato, aveva squadre con un gioco semplice e con un’intensità incredibile. Infine, era forse il più forte allenatore ‘da partita’ in Europa, un tattico geniale.

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