Il film dei playoff Finale - EA7 Emporio Armani Milano vs Virtus Segafredo Bologna
GARA 1
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
92-82 (21-19; 36-44; 63-64)
È l’Olimpia Milano ad imporsi nella prima battaglia sportiva delle LBA Finals 2023. Nei primi 20’ la Virtus tenta per due volte la fuga, toccando anche vantaggi in doppia cifra (6-16 al 6’, 9-19 all’8’, 31-41 al 18’), ma Milano è brava a ricucire gli strappi. Il primo grazie ad un 12-0 propiziato da 7 punti di Datome, il secondo grazie alle giocate di Voigtmann, Melli e Baron. Chiuso il terzo periodo in sostanziale equilibrio (63-64), negli ultimi 10’ arriva la zampata decisiva dell’EA7, che con un parziale di 25-12 nei primi 8’ indirizza il match in suo favore e fa gioire i 12.000 di un Mediolanum Forum sold out.
IL MIGLIORE | Devon Hall, decisivo con canestri pesanti nelle fasi cruciali del match (15 punti, 4 rimbalzi, 5 assist, 21 di valutazione).
IL PEGGIORE | Mam Jaiteh, fatica enormemente in entrambe le metà campo nei 9’ minuti sul parquet.
LA CHIAVE | La capacità dell’EA7 di rimanere a contatto dopo un primo tempo difficile, per poi giocare una seconda metà di gara di grande qualità.
GARA 2
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
79-76 (14-17; 38-35; 57-54)
La prima spallata è della Virtus, che al 13’ tocca il +7 sul 17-24. L’EA7 ritorna a contatto grazie a Voigtmann e Hall (29-29 al 17’) e da qui detterà i ritmi facendo gara di testa. Nel terzo periodo arriva al +10 (51-41 al 24’) grazie ad una tripla di Napier, mentre Cordinier, Belinelli e Shengelia cercano di mantenere in scia la Segafredo (67-63 al 33’). Dal +7 firmato da due liberi di Shields (72-65 al 35’), la Virtus imbastisce un parziale di 8-0 che le vale il vantaggio al 38’, ma Shields insacca la tripla del controsorpasso e non sbaglia dalla lunetta (77-73 a 50’’). Per le Vu Nere pesano invece gli errori a gioco fermo di Shengelia e Hackett (2/6), con il 2/2 di Melli e la preghiera corta di Teodosic a chiudere le ostilità.
IL MIGLIORE | Shavon Shields, è clutch nel finale e gioca una partita da mvp assoluto (18 punti, 6/11 al tiro, 4 rimbalzi).
IL PEGGIORE | Alessandro Pajola, molto male in Gara 1, un po’ meglio in Gara 2 ma è troppo poco.
LA CHIAVE | Milano vince la battaglia a rimbalzo (39-27), non trema dalla lunetta (85%-66%) e poi ha uno Shields versione extralusso.
GARA 3
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
69-61 (15-17; 34-29; 52-42)
È nuovamente il fattore campo a dettar legge anche nel terzo appuntamento di questa serie finale. Dopo un quarto e spiccioli di sostanziale equilibrio, un 10-0 interno spinge la Virtus sul 29-20 al 16’. Milano ritorna a contatto con Baron e Shields (31-29 al 19’), ma nel terzo periodo è ancora la Segafredo ad allungare fino alla doppia cifra di margine (44-33 al 24’). Baron, Shields e Melli avvicinano l’EA7 sul -7 in un paio di occasioni (56-49 al 34’, 58-51 al 35’), ma Milano manca i colpi per ricucire ulteriormente. Sono allora una tripla di Hackett, un cesto di Teodosic e un’affondata di Mickey a sigillare il successo delle Vu Nere.
IL MIGLIORE | Daniel Hackett, chirurgico in attacco e mastino indomito in difesa. La sua partita: 13 punti (5/6 dal campo), 5 rimbalzi, 3 assist e 23 di valutazione.
IL PEGGIORE | Shabazz Napier, 3/10 al tiro con 5 palle perse.
LA CHIAVE | In una partita dalle basse percentuali, decide la maggiore precisione della Segafredo da due punti (70%).
GARA 4
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
93-89 D2TS (24-14; 40-31; 60-47; 76-76; 80-80)
Pazzesca, incredibile, emozionante. È davvero lunga la lista di aggettivi che potrebbero definire questa Gara 4. La Virtus ce l’ha in pugno per due volte nell’ultimo quarto (67-49 al 32’ e 74-65 al 36’), e c’è da aggiungere anche un +16 nel primo tempo (33-17 al 15’), ma l’Olimpia ha un cuore enorme e piazza una rimonta clamorosa che si conclude con la tripla side step di Napier per il 76-76 al 40’. Nei primi 5’ aggiuntivi la Segafredo è in bambola, ma l’EA7 non ne approfitta (sul 78-80 al 43’ fallisce più volte i colpi del ko). Si va allora ad altri 5’, nei quali le Vu Nere riescono a costruirsi un +5 dopo una tripla di Teodosic (91-86 al 49’), che risulterà decisivo per il pareggio 2-2 nella serie.
IL MIGLIORE | Jordan Mickey, svetta sugli altri per continuità e presenza, chiude con 18 punti, 7 rimbalzi e 20 di valutazione.
IL PEGGIORE | Billy Baron, patisce la pressione difensiva, si sblocca solo nell’ultimo periodo.
LA CHIAVE | La forza d’animo di una Virtus resiliente e capace di rialzarsi dopo lo shock del finale dei regolamentari e le difficoltà del primo overtime.
GARA 5
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
79-72 (26-24; 42-37; 59-54)
Il “pivotal game” è dell’Olimpia Milano, che conferma la legge del fattore campo. L'EA7 detta i ritmi del match fin dalla palla a due, ma la Segafredo riesce a restare in partita nonostante la serata no di Teodosic e Shengelia (1/13 al tiro combinato). Nel terzo periodo i padroni di casa allungano fino a +13 (56-43 al 26’), la Virtus ricuce a -2 al 29’ con un controparziale di 11-0, ma al 32’ l’Olimpia riprende 7 lunghezze sul 65-58. Una tripla di Belinelli e l’unico cesto di Shengelia riscrivono -2 (67-65 al 35’), Shields e Biligha sono i mattatori per l’EA7 (73-65 al 37’). Belinelli e Cordinier le provano tutte per rispondere (74-70 al 38’), ma due rimbalzi offensivi capitali per l’Olimpia permettono a Shields di trovare il piazzato del +6 (76-70 a 53’’), a cui seguirà il 2/2 di Voigtmann per sigillare il 3-2.
IL MIGLIORE | Shavon Shields, un’ira di Dio, 22 punti (11 negli ultimi 10’), 5 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione.
IL PEGGIORE | Milos Teodosic, 0/6 al tiro, -8 di valutazione, una serata storta.
LA CHIAVE | Il dominio a rimbalzo dell’EA7 (40-26, 12-5 offensivi) e il cambio di pelle rispetto alle precedenti uscite (41 tiri da due, col 56%, e solo 20 da tre).
GARA 6
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – AX ARMANI EXCHANGE MILANO
85-66 (23-27; 49-43; 67-59)
L’orgoglio della Virtus vince la resistenza dell’Olimpia e forza la decisiva Gara 7. La Segafredo parte forte, sospinta dall’energia della sua gente, ma l’EA7 mette la testa avanti sul finire di primo quarto (con annessa tripla da metà campo di Voigtmann). Da quel momento però i padroni di casa faranno gara di testa: un 7-0 interno produce il sorpasso 30-27 al 12’ e al 18’ il vantaggio arriva a +8 sul 45-37. Nel terzo periodo il margine raggiunge la doppia cifra (56-46 al 23’), ma l’Olimpia trova un sussulto per riavvicinarsi ad un possesso sul 60-57 al 28’. L’ultimo quarto sarà tuttavia un monologo bianconero, nel quale la Segafredo scappa fino al +20 del 36’ (81-61), e stavolta non avrà nessuna distrazione.
IL MIGLIORE | Daniel Hackett, leader tecnico ed emozionale, annulla Napier e produce 13 punti, 7 assist e 23 di valutazione.
IL PEGGIORE | Shavon Shields, 7 punti complessivi (2 nei secondi 20’), la difesa bianconera riesce a limitarlo.
LA CHIAVE | La Virtus torna a fare la voce grossa da 2 (23/33, 70%).
GARA 7
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
67-55 (21-9; 38-29; 48-34)
È l’Olimpia Milano ad imporsi nella decisiva Gara 7, conquistando il suo secondo scudetto consecutivo, il 30° della sua gloriosa storia, quello che vale la terza stella. Il primo quarto segna già la partita, perché l’EA7 è padrona del campo e la Virtus resta per più di 6’ senza segnare. Nel secondo periodo la Segafredo tocca il -16 all’11’ (25-9), ma ha il merito di non crollare e risale a -9 alla pausa lunga. Nei secondi 20’ la stanchezza la fa da padrona, si segna pochissimo (basti pensare che dopo 7’ di terzo quarto il parziale recita 4-2). L’Olimpia comanda con vantaggio sempre attorno alla doppia cifra, la Virtus si avvicina a -8 al 36’ (55-47), ma le triple di Baron e Datome, insieme ad altri 5 punti della guarda USA, sono la sentenza definitiva sul tricolore meneghino.
IL MIGLIORE | Gigi Datome, prova da manuale, 17 punti con 7/10 al tiro, 4 rimbalzi e 1 stoppata per 17 di valutazione.
IL PEGGIORE | Marco Belinelli, il capitano bianconero stecca la partita (0 punti in 20’ con 0/6 da tre).
LA CHIAVE | Milano protegge l’area in maniera egregia, costringendo Bologna a tirare molto da fuori. La scelta paga enormi dividendi.
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Superbasket # 62 (luglio-agosto 2023) | Pagina 32-34