Un grande coach vanto del nostro basket

Un grande coach vanto del nostro basket

Posso dirlo? Sergio Scariolo non è come sembra. Non lasciatevi ingannare da quell’espressione seria, austera, ovviamente determinata, che ha durante le gare. La televisione è impietosa: anche se seleziona le immagini, in fondo propone i primi piani “solo e sempre” dei momenti salienti in cui la concentrazione dei protagonisti in campo non può essere che massima, con i volti assorti se non corrucciati. Spesso una vittoria dipende dai particolari. Per i particolari ci vuole attenzione assoluta, non si scappa.

Ho conosciuto, ed anche frequentato, Sergio Scariolo più all’estero che in Italia, come in occasione dei Giochi Olimpici, ad esempio. Probabilmente ci eravamo già presentati da tempo. Guidava, come è noto, la Nazionale spagnola. Nei rapporti quotidiani ed informali Scariolo si è dimostrato una persona arguta, dallo humor spiccato ed intelligente, di ampia cultura, con cui si può parlare di ogni argomento.

Siamo anche legati da un ricordo istituzionale, importante, ai Giochi di Londra 2012. Le palazzine di Italia e Spagna erano vicine nel villaggio olimpico in quella edizione dei Giochi. Come presidente del CONI accompagnavo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita al villaggio. Quando arriviamo alla nostra palazzina scoprimmo che la maggior parte degli atleti italiani, per vari motivi, non erano ancora rientrati dai campi di gara. Insomma la palazzina era vuota, o quasi. Scariolo, invece, era lì vicino… Ebbi modo di presentarlo al Presidente Napolitano come un italiano che dava onore e prestigio all’estero. Fu un incontro molto cordiale. Scariolo fu gentile e disponibile, Napolitano apprezzò e noi tutti tirammo un piccolo, ma sentito, sospiro di sollievo. 

Molti dei nostri allenatori sono famosi ed apprezzati a livello internazionale. Sergio Scariolo è uno tra questi ed è decisamente uno dei vanti dello sport italiano: giustamente nel 2021 è stato insignito con la Palma d’Oro, la più prestigiosa onorificenza del CONI riservata ad un allenatore. Non si è mai seduto sugli allori e non ha mai esitato a mettersi in discussione: per imparare nuove prospettive di gioco non ha esitato ad accettare di fare da assistente in NBA, nonostante fosse il capo allenatore della Nazionale campione d’Europa.

È nel suo DNA: dopo aver vinto giovanissimo lo scudetto a Pesaro nel 1991, ripartì dalla serie A2 a Desio, l’anno successivo, per poi lanciare la propria carriera internazionale. La Spagna avrebbe potuto essere un salto nel vuoto ed invece si è fatto apprezzare fino ad essere per due periodi, il secondo ancora in corso come sapete, il capo di una nazionale guidata al successo in ogni competizione. Gestendo quasi tre, ormai, generazioni di campioni spagnoli di livello internazionale, a dimostrazione che il coach conta… Fermo restando il valore dei giocatori.

Nel 2021 la Virtus Segafredo Bologna l’ha rivoluto in Italia per il grande salto in Eurolega. Scariolo ha smentito il detto “nemo propheta in patria” e ha portato la Virtus a vincere l’EuroCup e quindi a qualificarsi per l’Eurolega. Questi sono fatti. Ad Maiora Don Sergio.

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Giganti # 11 (maggio 2023) | Pagina 9

Gianni Petrucci

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