La grande festa per i 45 anni di Superbasket
A Pesaro è in esposizione “Superbasket 45°: i Tesori della Memoria”, la mostra per celebrare lo speciale compleanno della nostra rivista, fondata nel 1978 dall’indimenticato Aldo Giordani
Amici lettori! Questo è un numero ‘speciale’ di Superbasket. Ok, lo so, ogni numero è speciale! Questa volta, però, vogliamo offrirvi qualcosa di originale: un’edizione dedicata al 45° anniversario. Ci avviciniamo al mezzo secolo di vita: la rivista è stata fondata da Aldo Giordani nell’autunno del 1978, proprio durante il mio primo anno come coach dell’Olimpia Milano, stagione 1978-79. Difficile oggi, nell’era dei computer, di internet e dei social network, spiegare l’impatto che ebbe allora sul mondo della pallacanestro questo settimanale: una totale novità che proiettava il basket italiano (e non solo) nel futuro.
Per festeggiare questa ricorrenza, Superbasket ha organizzato un vero ‘party’ a Pesaro: “Superbasket 45°: i Tesori della Memoria”. Al Centro Arti Visive Pescheria, nel centro storico di Pesaro, il nostro editore e ideatore dell’iniziativa, Giampiero Hruby, e il curatore e memoria storica del progetto, Alberto Cecere hanno allestito una mostra unica al mondo. Un evento che negli Stati Uniti chiameremmo Expo, o addirittura festival: un’esposizione di cimeli e ricordi aperta al pubblico dal 23 aprile fino al 4 giugno. C’è il pienone ogni giorno.
Il 22 aprile abbiamo aperto le celebrazioni con una grande conferenza stampa che ho condotto nella sala centrale della vecchia Chiesa del Suffragio, accanto al Centro Arti Visive Pescheria. I relatori sono stati Giampiero Hruby e Alberto Cecere, che ci hanno accompagnato nel percorso attraverso il progetto, raccontandocene i dettagli. Erano presenti grandi ospiti: Franco Arceci, Presidente del Consorzio Pesaro Basket; il vicesindaco Daniele Vimini e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. È stato un immenso piacere quando il primo cittadino, aprendo ufficialmente le sale ai visitatori, mi ha sorpreso assegnandomi l’onore di tagliare il nastro.
Nel pomeriggio di sabato 22 aprile si è svolta un’importante ‘tavola rotonda’, anche se il tavolo era rettangolare e con il disegno di un campo da basket come tema! Il dibattito, “C’è ancora vita dopo il Pick & Roll?”, è stato condotto da Umberto Zapelloni, ex vicedirettore de La Gazzetta dello Sport, con quattro relatori: Valerio Bianchini (il ‘Vate’, il coach che ha vinto il primo scudetto a Pesaro), Franco Bertini (grande campione che ha vestito la maglia di Pesaro, nonché giornalista per Il Resto del Carlino/Pesaro), Sergio Tavcar, grande giornalista e storica voce del basket jugoslavo per TV-Koper (Capodistria) negli anni ’70, ’80 e pure ’90, ed io.
Nella sala principale della Chiesa del Suffragio, Giampiero Hruby e Alberto Cecere hanno sfruttato ognuna delle otto pareti della struttura ottagonale per dare voce ad un tema particolare, tutti importanti e interessanti, di carattere storico ed educativo. Li scoprirete. Si tratta di un tesoro da godersi, non solo per cinque minuti di flash senza imparare nulla. La ricchezza della mostra è strabiliante. La parete principale è dedicata al basket pesarese. Per questo, c'è stata una presenza massiccia della VL Pesaro: il Presidente Ario Costa, il GM Stefano Cioppi, coach Jasmin Repesa, l’addetto stampa Elio Giuliani e il responsabile marketing Enrico Franci.
Accanto a questa parete, come è giusto, un muro intero dedicato alla storia della Nazionale italiana. Ci sono divise da gioco di ogni epoca, compresa l’8 indossato da Sandro Gamba nell’Olimpiade del 1960 a Roma, con tanto di autografo. Poi accanto, ancora di moda, la ‘divisa cerimoniale’ indossata da Paolo Vittori alla stessa Olimpiade del 1960, con giacca, camicia, cravatta e pantaloni. Sembra confezionata ieri: giacca azzurra, pantaloni bianchi e cravatta regimental a strisce bianche e azzurre. Infine, le copertine di Superbasket dedicate all’azzurro.
Nella struttura a fianco, il Centro Arti Visive Pescheria, ci sono diversi settori: filatelia, giochi, libri, scarpe e divise da gioco, arbitri, Harlem Globetrotters, basket femminile e tanto altro. Anche se lo spazio è grande, è esposto forse solo il 25% dei cimeli a disposizione di Cecere. Con giudizio, la mostra si concentra su alcuni temi, esplorandoli a fondo. Ci saranno occasioni per mostrare tutto il resto. Un suggerimento: sarebbe bello che l’ideatore e il curatore pubblicassero un libro illustrato che tracci, per un pubblico di ogni età, la traiettoria del basket USA, in Europa e nel mondo.
Sono certo che il mitico Aldo Giordani, grande studioso del basket, avrebbe apprezzato ogni angolo della nostra Expo. Ah, sì, Aldo Giordani conosceva la pallacanestro da ogni angolazione. È stato un buon giocatore, ha vinto uno scudetto femminile come allenatore. Ha fatto conoscere il basket in Italia tramite la carta stampata (Guerin Sportivo, Gazzetta, Superbasket) e la televisione (Rai, telecronache della Serie A e della Coppa dei Campioni, nonché la Domenica Sportiva). È stato il più grande diffusore di sempre del basket in Italia. Infatti, prima o poi, dovremo dedicare una parete intera anche a lui. Anzi, più di una!
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Superbasket # 61 (maggio-giugno 2023) | Pagina 4-5