SB 40°: 2015 Laura Macchi

SB 40°: 2015 Laura Macchi

Laura Macchi è stata la Mabel Bocchi dei tempi recenti. Ovvio, la Mabel Bocchi rimane sempre la Nr. 1 di tutte le giocatrici nella storia del Basket Femminile in Italia! Ma ci sono somiglianze e questo porta a paragonarle. Mabel Bocchi è alta 188 cm; idem Laura Macchi. Mabel Bocchi ha vinto 8 scudetti con la mitica GEAS di Sesto San Giovanni; Laura Macchi ne ha vinti pure lei 8 scudetti, due con la Pool Comense e sei con la Famila Schio. Mabel Bocchi ha vinto la Coppa dei Campioni con la GEAS nel 1977-78; Laura Macchi ha vinto la EuroCup con la Famila Schio nel 2007-08. Poi, fisicamente ed atleticamente, erano pressoché uguali.

In Nazionale, Mabel Bocchi ha vinto una medaglia di bronzo negli Europei del 1974 a Cagliari, mentre Laura Macchi ha vinto un argento nei Giochi dei Mediterraneo nel 2001 e un altro argento nelle Universiadi del 2003. L’unica vera differenza fra le due in carriera è che Laura Macchi ha giocato anche due stagioni nella WNBA negli USA, con le Los Angeles Sparks, un’opportunità che non esisteva quando giocava Mabel Bocchi perché non c’era, ancora, la WNBA, nè nessun’altra lega pro di basket femminile. Nessuna delle due ha giocato in un’Olimpiade, evento aperto al basket femminile solo nel 1976, quando Mabel Bocchi stava arrivando alla fine della carriera.

Laura Macchi gioca, come dicono con il più grande complimento possibile, “Come un maschio”. La sua grande forza è l’entrata nell’uno-contro-uno, una forza inarrestabile perché sa tenere l’equilibrio, sa subire le botte senza scomporsi, sa abbassare il corpo per avere una base solida, sa proteggere la palla contro le mani che cercano di colpirla. Poi, è una giocatrice completa: sa difendere, sa prendere rimbalzi, sa passare la palla. Infine, gioca per la squadra. Una non vince 8 scudetti giocando da sola. Ogni allenatore che l’ha avuta è stato felice ad averla in squadra e ogni compagna è stata contenta di giocare con lei. Si chiama carisma, leadership, intelligenza. In altre parole, campionessa!

Clicca sul video seguente per il guardare il racconto di Dan Peterson.

© Riproduzione Riservata

Dan Peterson e Andrea Rizzonelli

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