SB 40°: 2015 Stefano Sardara

Stefano Sardara è ciò che gli americani definiscono un ‘Hands-on President’. Cioè, ha le mani su ogni cosa. Qualcuno dirà che lui è un micro-manager. Può anche darsi. Ma ha ottenuto risultati con la sua Dinamo Sassari che nessuno, 10 anni fa (anche 50 anni fa) poteva mai immaginare. Dopo avere preso la Dinamo da Luciano Mele nel 2011, ha portato la Dinamo al Triplete nel 2015-16: Supercoppa Italiana, Coppa Italia, Scudetto. E’ la prima volta che un club da una delle due isole principali dell’Italia, la Sardegna e la Sicilia, ha vinto uno di questi trofei, figuriamoci tutti e tre.

Ciò che rende tutto impressionante è che, per la Dinamo, ogni trasferta richiede un volo aereo e almeno una notte in albergo. Stiamo parlando non solo di un costo notevole ma anche uno stress in più per i giocatori. Ma Stefano Sardara non si spaventa per queste cose. Anzi, raddoppia, trascinando la Dinamo in Europa, per altri voli, altri pernottamenti. Ovvio, il suo grande successo va legato alla bravura del suo coach nel 2016, Romeo Sacchetti. Per questo motivo il loro divorzio, l’anno successivo, ha avuto del clamoroso. Ma Stefano Sardara è così: vuole tutti sulla stessa pagina, la sua pagina.

Stefano Sardara non è un proprietario-presidente part-time. Per lui, il basket è tutto. Quindi, è in panchina, accanto allo staff tecnico, per ogni partita, in albergo con la squadra per ogni trasferta, presente ad ogni riunione, a dare ‘cinque’ ad un giocatore che esce dal campo. E’ anche una presenza costante per ogni riunione importante, sia che si tratti di Lega che di FIP, FIBA, ULEB. Non gli scappa nulla. E’ un ciclone di energia, il che viene rispecchiato nel suo modo di fare. Se deve cambiare un giocatore o un allenatore, non esita. Ora ha Enzo Esposito in panchina, coach giovane, emergente, ambizioso. Come Stefano Sardara.

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