SB 40°: 2013 Alberto Cecere
Alberto Cecere ha iniziato come collezionista di cimeli del basket in tutto il mondo, non solo in Italia. Ha cominciato negli anni ’80, prima di tutto con i “souvenir” americani. Senza i mezzi tecnologici di oggi, ha contattato mezzo mondo via posta, telefono e fax per mettere insieme la sua collezione che, secondo me, interesserebbe pure alla Naismith Hall of Fame and Museum, perché spesso sono pezzi non solo rari ma unici nel mondo, ben curati, ben conservati: foto d’epoca, divise e tute conservate con massima cura. Ora, ha creato una delle più grandi collezioni al mondo. Alberto Cecere, con tutto ciò, è passato da appassionato collezionista a storico-curatore. Ha unito tutto questo alla sua grandissima fornitura di magliette, tute, scarpe, palloni, foto e altre cose.
Il risultato è una meraviglia. Lo è perché Alberto Cecere mette insieme quattro grandissime qualità: una tremenda passione per il basket, un grandissimo senso della storia, una dedizione al lavoro da vero stakanovista e un occhio clinico per i cimeli che rendono importante quanto bello un display del genere. Mettiamo tutto ciò insieme e abbiamo qualcosa di essenziale per il Basket Italiano: il suo museo. Ho visto con i miei occhi le foto salvate: bellissime, nitide, in bianco e nero, oppure seppiate e inedite. È stato come fare un salto indietro nel tempo di 50, 60, 70 anni.
Quando si fa un “viaggio” nel passato, come ho fatto io, il tempo si ferma. Certo, alcune delle cose che avevano salvato Alberto Cecere e gli altri precedevano il mio arrivo in Italia, nel 1973. Quindi, per me, non era solo un viaggio nel tempo, ma anche una grande lezione di storia del Basket Italiano. Vederla è tuttora una lezione di storia, di tradizione, di cultura del nostro sport, nonché un grande patrimonio da non rischiare di perdere mai più.
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