2022 Top-100: Numero 46 Maurizio Gherardini

Ha lasciato l'NBA ormai da sette anni, ma continua ad essere il dirigente italiano di maggior prestigio internazionale. Da GM del Fenerbahce ha già vinto un’Eurolega e una manciata di campionati e coppe turche, altri probabilmente ne vincerà, ma non sono i titoli ormai a definire la carriera di un dirigente che ha cambiato il modo di vedere il basket di vertice. Il manager per definizione, all’americana per dirla in maniera un po’ semplicistica. Dalle intuizioni folgoranti nella sua Forlì, in tempi ancora pionieristici, ai 14 anni di grandeur europea a Treviso, agli 8 nella stanza dei bottoni dei Toronto Raptors e Oklahoma City Thunder, ed ora altri 8 nella Istanbul che prova a diventare un hub mondiale non soltanto di basket. Quest’estate ha messo Sale Djordjevic sulla panchina che è stata a lungo di Zele Obradovic, ha contratto col Fenerbahce che va fino al giugno 2022, ma nulla lascia supporre che, a 65 anni, accetterà un incarico di prestigio (in passato gli hanno proposto più volte la presidenza di Lega) per tornare in Italia.

© Riproduzione Riservata
Superbasket # 55 (dicembre 2021-gennaio 2022) | Pagina 48