Il monitoraggio del carico durante la stagione agonistica
L’analisi della preparazione della Virtus Segafredo Bologna attraverso l’utilizzo dei sistemi di K-Sport, società leader nella ricerca e nello sviluppo, su base scientifica, di metodologie e strumenti ad alto contenuto innovativo e tecnologico che assistono i professionisti del settore
Il controllo del carico di allenamento è un aspetto centrale della moderna scienza dello sport. Solitamente la raccolta, pulizia, analisi e interpretazione dei dati relativi al carico viene svolta con lo scopo di migliorare la performance dei giocatori e mettere in pratica strategie con lo scopo di abbassare l’incidenza di infortuni.
Alla Virtus Bologna monitoriamo quotidianamente il carico di allenamento attraverso l’utilizzo di una tecnologia dedicata: K-Sport (K-AI Wearable Tech, K-Sport World Srl, Fano, Italy).
In ogni attività svolta in campo i giocatori indossano una pettorina sensorizzata munita di un accelerometro e di sensori per il rilevamento della frequenza cardiaca.
Il carico di allenamento può essere suddiviso in due componenti:
- Carico esterno (i fattori di stress esterni applicati ad un atleta) in questo caso i parametri da noi monitorati sono: Il Training load ovvero il carico di allenamento totale determinato dalle accelerazioni svolte su tutti gli assi di movimento, accelerazioni, decelerazioni, salti e tutti i rapporti e le metriche derivate da questi valori.
- Carico interno (la corrispondente risposta psicofisiologica interna dell'atleta) in questo caso i parametri che noi rileviamo sono: la frequenza cardiaca e tutti i rapporti che questa ha con il tempo trascorso nelle varie soglie.
Per noi gli obiettivi del monitoraggio del Training Load sono:
- controllare se gli atleti hanno fatto ciò che era stato pianificato (carico esterno).
- valutare come gli atleti affrontano e tollerano il Training Load (indicazioni ricavabili dai parametri di carico interno).
- fornire dei feedback al capo allenatore e allo staff tecnico relativamente a eventuali anomalie nell’andamento del carico o nell’adattamento della squadra o dei singoli elementi, proponendo alternative adeguate e aggiustamenti, che lo staff potrà valutare.
- Individualizzare il carico: nelle squadre professionistiche la tipologia di giocatori differisce per età, caratteristiche fisiche, infortuni pregressi, ruolo, minuti di impiego in partita ed altre variabili. Perciò per far sì che il carico sia adeguato (allenante da un lato e non eccessivo dall’altro) è fondamentale che ogni giocatore sia monitorato in ogni attività che compie in campo.
- rientro di un giocatore in squadra dopo uno stop per infortunio: è fondamentale, infatti, poter controllare la progressione di carico, sia in termini di volume che di intensità (anche dal punto dei movimenti specifici e maggiormente stressanti a livello muscolare e articolare, come accelerazioni e decelerazioni ad alta intensità), a cui sottoporremo l’atleta in fase di recupero e quale sarà la sua risposta individuale nel momento in cui riprenderà gli allenamenti di squadra.
Purtroppo, l’unico limite che riscontriamo adesso è l’impossibilità di utilizzare i devices durante le partite ufficiali, perciò per ovviare a questo problema, che produrrebbe “buchi” importanti nel carico settimanale dei giocatori (contando che giochiamo 2/3 partite ogni settimana) abbiamo deciso di stimare indirettamente questo carico. Utilizzando i dati di tutte le amichevoli, anche ufficiali giocate in precampionato, abbiamo ricavato un carico medio che ogni giocatore accumula per minuto giocato, questo ci permette di stimare seppur sommariamente lo sforzo che dovrebbe produrre durante le partite.
Questa tecnologia è per noi di grandissimo aiuto nell’indirizzo del lavoro quotidiano; tuttavia, ogni scelta non può prescindere dalla conoscenza dettagliata del modello prestativo della pallacanestro, dalla conoscenza del contesto nel quale operiamo e dall’esperienza di campo e sensibilità costruita negli anni di pratica.
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Superbasket # 66 (giugno-luglio 202) | Pagina 36-37