Brindisi sconfigge Venezia tra le mura amiche, ma non basta: è la prima retrocessa in Serie A2
Fonte: Lega Basket
L’Happy Casa Brindisi conquista il successo contro l’Umana Reyer Venezia ma, data la vittoria di Treviso a Varese di 5 punti, è aritmeticamente retrocessa in Serie A2. Dopo due triple iniziali di Sneed (22 punti, 7 rimbalzi, 11 falli subiti, 33 di valutazione), Spissu (23 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 28 di valutazione) combina efficacemente con il centro Kabengele (19 punti, 12 rimbalzi e 26 di valutazione) e gli ospiti riescono ad arginare anche le giocate di energia di Washington e Laszewski (7 punti) (10-8). Successivamente, gli orogranata spingono sul pedale dell’acceleratore e piazzano un break di 2-14 con Spissu a mandare a bersaglio tre canestri (ben costruiti dai campagni) dall’arco e con le incursioni vincenti in transizione di Casarin e Tucker (11 punti) che costringono coach Sakota al timeout (12-22). Al termine del quarto, comunque sia, l’Happy Casa si rifà sotto firmando un controbreak di 7-0 grazie a una super schiacciata di Bayehe (17 punti e 7 rimbalzi) e ai centri dalla distanza di uno scatenato Sneed (19-22 dopo 10’). L’ottimo momento dei padroni di casa prosegue anche nel secondo quarto, dato che le bombe di Morris (14 punti) e l’energia di Sneed fanno proseguire il break locale sul 17-2, prima che Parks dal post-basso (assieme a un buon Wiltjer) scuota la Reyer con il libero del 31-25. Brindisi comunque ha tutta un’altra energia rispetto agli orogranata e ne approfitta segnando al ferro con Bartley (9 punti e 4 assist), Laquintana e Bayehe, prima che una bomba di Lombardi (7 punti e 9 rimbalzi) risponda a un semigancio di Brooks per il 40-29. Ci pensa quindi Tucker con un paio di incursioni vincenti a ridare la giusta spinta ai veneti e Kabengele dall’angolo scrive anche il -5, sebbene poi Bayehe dalla lunetta sigilli i 20’ iniziali del match sul 45-38.
Ad inizio ripresa, Tucker e Spissu si caricano l’Umana sulle spalle, Bayehe è però un fattore dall’altra parte del campo da vicino e da lontano e una tripla di Heidegger permette a Venezia di restare “solo” sul -6 (51-45). Nonostante poi sia Sneed a caricarsi gli orogranata sulle spalle, Spissu preme ulteriormente sul pedale dell’acceleratore e combina con un concreto Tessitori e uno scatenato Heidegger per il gioco da tre punti che rimette l’equilibrio sul 59-57. Sul finire del quarto, Morris si scatena di nuovo dalla distanza e le sue due bombe consecutive accompagnano Sneed nel nuovo allungo biancoblu (67-57 dopo 30’). Brindisi trova poi fortune da Lombardi e un concreto Laszewski nel pitturato ma, dopo aver raggiunto anche la doppia cifra di vantaggio, Tucker e Kabengele rimettono in carreggiata gli orogranata riportandoli anche a un singolo possesso di distanza; nei minuti conclusivi (e con Brindisi già conscia della retrocessione, vista la fine del match di Treviso) Washington e Sneed non tremano a cronometro fermo e gli ultimi errori di Heidegger e Wiltjer (11 punti) costringono la Reyer alla resa. Finisce 84-80.