Banchi: “Abbiamo cercato di trovare la giusta intensità e aggressività senza mai fermare la precisione dei loro tiratori”

Banchi: “Abbiamo cercato di trovare la giusta intensità e aggressività senza mai fermare la precisione dei loro tiratori”

Fonte: virtus.it

Al termine della partita contro l’Estra Pistoia, valida per la 25^giornata di LBA, queste sono state le parole di coach Luca Banchi: “Voglio congratularmi con Pistoia per la partita che ha giocato, valorizzata da questo ultimo quarto da percentuali difficilmente ripetibili. Abbiamo cercato di trovare la giusta intensità e aggressività senza mai fermare la precisione dei loro tiratori, questo ha generato una brutta reazione psicologica perchè chiaramente averli visti recuperare questo scarto così velocemente ha tolto lucidità al nostro attacco che fino a quel momento era riuscito ad essere efficace a certi regimi che non erano certamente quelli che mi auguravo riuscissimo a indirizzare nell’arco della gara. Nel nostro piano c’era certamente cercare di controllare i ritmi, ci siamo fatti trascinare in un corri e tira che è stato poi letale nel finale. Un secondo tempo da 59 punti subiti e un ultimo periodo da 32 con certe percentuali al tiro, complessivamente con un 11 su 12 dal campo testimoniano che non siamo mai riusciti a fermare la loro precisione, incisività e aggressività. E’ una squadra che gioca con questo piglio da inizio stagione, con questa sicurezza che devi essere bravo a controllare. Se per 30 minuti siamo riusciti a tenerli a distanza, qualche segnale che la nostra difesa non avesse l’intensità già c’era e dopo tutto si è manifestato in modo prorompente, complice il fatto che in loro crescesse la fiducia che possesso dopo possesso stessero recuperando il gap.” 

“Pistoia ha giocato con un numero bassissimo di palle perse, eravamo su un territorio rischioso. I 19 punti di vantaggio fanno credere che mantenendo certi regimi realizzativi tu possa comunque tenerli a distanza. Siamo incappati in un quarto periodo di una sterilità assoluta, con la tensione palpabile che si respirava in campo. Abbiamo perso fiducia e abbiamo cominciato a vedere il canestro veramente piccolo, questo ha dato ulteriore spinta ed energia ai nostri avversari. La sensazione era che il vantaggio lo avessimo costruito nella metà campo offensiva piuttosto che difensiva. Abbiamo ruotato 12 giocatori in campo, penso che per la squadra che siamo e i quintetti che proponiamo non si debba andare a scavare nell’ambito della fatica e della stanchezza, piuttosto sul fatto che non siamo riusciti a trovare risposte alla loro vena realizzativa. Tutto si è manifestato un po’ clamorosamente nell’ultimo periodo e questo ha avuto una valenza psicologica. Anche inconsciamente pensi che sia una partita che può continuare su quell’inerzia, che tu possa ancorarti alle tue percentuali e la facilità con la quale avevamo trovato una buona distribuzione tra gioco interno e precisione dell’arco. All’improvviso è diventato tutto difficile, il canestro si è chiuso, con Pistoia che si è sempre più arroccata dentro l’area sfidandoci a tirare ed è diventato letale insieme alle loro percentuali realizzative che non sono da tutti i giorni.”

Su Cordinier e Hackett: “Dopo essere passato dagli spogliatoi, Daniel ha chiesto espressamente di rientrare e avere la possibilità di giocare. Non mi è sembrato che fosse particolarmente limitato, vediamo cosa succederà nelle prossime ore. Per quanto riguarda Cordinier è un discorso più complesso, abbiamo sperato che l’infortunio si risolvesse in tempi inferiori, poi in realtà ci sono dei rallentamenti che mi fanno essere pessimista sulla possibilità di recuperarlo a breve.”

Redazione Superbasket

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